La ritrattista di Chiara Montani

Una ragazza con un sogno impossibile. Un grande pittore pronto ad aiutarla. Un mistero che solo insieme possono risolvere.

Roma 1459. Lavinia non avrebbe mai immaginato che qualcuno potesse commissionarle un ritratto. Da quando è nata, si è sentita ripetere che le donne non possono diventare pittrici, ma ora, nella sua vita, nulla è più come prima. Vive a Roma, lontana dalla sua Firenze, in una locanda dove altre giovani donne inseguono la propria indipendenza. Solo una cosa non è cambiata: accanto a lei c’è Piero della Francesca; per tutti un maestro di valore assoluto, per Lavinia l’uomo che è riuscito a insegnarle i segreti della pittura. E Piero è in pericolo. Dopo essere stato testimone di un incendio in cui ha perso la vita una vecchia amica, riceve una serie di messaggi cifrati che scatenano una gara d’astuzia in cui sembra che l’avversario sia sempre in vantaggio. Piero vorrebbe fare affidamento solo sul proprio intuito, ma ha imparato che l’aiuto di Lavinia è prezioso. I due si mettono allora sulle tracce di un antico manoscritto greco che potrebbe avere a che fare con il tentativo di salvare il Despotato di Morea, ultimo baluardo della cristianità contro l’invasione turca. Il gioco si sta facendo più grande di loro e la verità sembra a portata di mano. Finché qualcuno attenta alla vita di Lavinia. Solo allora la giovane comprende che, lontano da pennelli e colori, il mondo può essere oscuro e pericoloso per una donna sagace e intelligente come lei. Che a volte non basta il coraggio, a volte bisogna andare oltre i propri limiti. Solo così si può essere liberi davvero.

Con Il mistero della pittrice ribelle, Chiara Montani ha scalato le classifiche e conquistato lettori e librai italiani. Ora torna con i due amati protagonisti che sono stati al centro di un passaparola senza fine: Lavinia, giovane donna che non vuole sottostare alle convenzioni del suo tempo, e Piero della Francesca con il suo affascinante mondo fatto di arte e razionalità. Una nuova avventura impreziosita dalla meraviglia di una Roma che, ancora lontana dai fasti del barocco, sa già abbagliare.

La ritrattista di Chiara Montani, romanzo giallo storico in uscita oggi, 7 giugno, con Garzanti.

Era un anno e mezzo che speravo nella pubblicazione del seguito di Il mistero della pittrice ribelle e devo dire che l’attesa è stata ben ripagata perché la Montani ha scritto una storia ancora più avvincente della precedente in cui la storia d’amore tra la nostra amata Lavinia e Piero della Francesca è in primo piano.

E vi assicuro che di Piero della Francesca finirete per innamorarvi in modo assoluto, chissà quale fosse il vero carattere di questo artista, chissà se davvero possedesse il fascino che gli attribuisce l’autrice o se questo sia solo frutto della sua fantasia, fatto sta che questa versione conquista non solo il cuore di Lavinia, ma anche quello di noi lettori.

Lavinia e Piero sono lontani da mesi, dopo gli eventi di Firenze che li hanno visti coinvolti e che ancora tormentano i sogni della nostra eroina, ma il tempo di separazione forzata sta per giungere a termine e ben presto torneranno a lavorare a stretto contatto. Piero però non sembra felice di vederla e se c’è una cosa che Lavinia non ha intenzione di essere è un peso per l’uomo che possiede il suo cuore e a cui deve molto di ciò che ha imparato dell’arte e dell’amore. Così, giunta a Roma e visto il comportamento scostante di Piero decide di cavarsela da sola e di trovare un alloggio e un lavoro che la tengano il più possibile lontano da lui. Nella locanda di Monna Florina non solo trova ospitalità, ma anche l’opportunità di realizzare il suo primo ritratto su commissione. Monna Florina è una donna che susciterà la vostra ammirazione e sarà per Lavinia come una sorella maggiore, forse addirittura una madre, la prenderà sotto la sua ala, la proteggerà e le donerà le consapevolezze di cui ha bisogno.

Piero però non ha nessuna intenzione di tenersi alla larga di Lavinia, anche se sa che dovrebbe farlo per il suo bene perché è incappato in qualcosa che potrebbe mettere in pericolo chiunque gli stia attorno. Dopo che ha assistito a un incendio che ha visto morire una delle sue più vecchie amiche, un incendio che grida a gran voce un avvertimento, sa che deve indagare per riuscire a venire a capo del segreto che si nasconde e non è certo di riuscire a tenere Lavinia al sicuro dal nemico contro cui sta lottando, un nemico che sembra voler comunicare solo con lui, un nemico che sembra conoscerlo nel profondo e che non ha paura di usare chiunque per raggiungere il suo scopo.

Lavinia però non vuole essere messa da parte, l’attrazione tra lei e Piero è incendiaria e non possono spegnerla in nessun modo trovandosi a pochi passi l’uno dall’altra. Devono portare avanti fianco a fianco le indagini, mettendosi in costante pericolo, perché chi vuole stabilire un contatto con Piero non è felice di vedere il sentimento che lo unisce a Lavinia e proverà a toglierla di mezzo in più di un’occasione.

Ma quanto è stato appagante vedere l’autrice destreggiarsi in modo così convincente nella Roma del 1459 e trovare vecchie conoscenze come Leon Battista Alberti, Masolino e Masaccio? Ho adorato ogni passaggio, ogni intrigo, ogni avvenimento e mi sono sentita parte degli eventi, come se fossi io stessa Lavinia e avessi l’onore di incontrare alcuni dei più grandi artisti del Rinascimento. Istruttive le note finali dalla Montani che ci spiega come si è documentate e quali parte sono più romanzate di altre, per me ciò che ne è uscito fuori è notevole e non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il prossimo capitolo perché la conclusione di La ritrattista è stata per me un vero colpo al cuore e non so cosa accadrà in futuro, quello che so è che non vedo l’ora di scoprirlo.

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