La risalita di Aly Martinez
Volevo saltare.
Lui mi ha fatto innamorare.
Essendo una celebrità, vivevo sotto gli occhi del pubblico ma, da qualche parte lungo la strada, mi ero persa sotto i riflettori. Finché lui non mi ha trovata: Sam Rivers, l’affascinante sconosciuto tatuato che mi ha salvata con nient’altro che una semplice conversazione. Ma la notte in cui ci siamo conosciuti eravamo entrambi su quel ponte per una ragione. I segreti del nostro passato ci hanno fatto incontrare, e poi ci hanno portato ad allontanarci. Riusciremo a trovare un motivo per resistere nonostante la vita ci trascini costantemente verso il basso? Forse c’è solo una cosa da fare quando due persone che hanno toccato il fondo si innamorano: risalire.
La risalita di Aly Martinez, primo volume contemporary romance della serie “The fall up” pubblicato il 6 maggio dalla Triskell Edizioni
È una notte fredda e piovosa sul Golden Gate Bridge, quando Sam Rivers si avvicina ad una donna misteriosa che scherma il suo sguardo indossando grandi occhiali da sole in piena notte e una parrucca. Sam la osserva, ormai, da tre notti, consapevole che chi si reca in quel luogo, con le stesse modalità della sconosciuta che sembra fissare un punto indefinibile, non lo fa solo per osservare il panorama. Lui lo sa, lo sa bene, ed è per questo che, con la sua ironia e il suo fascino, prova a distrarla e ad allontanarla da quelli che pensa siano i suoi propositi. Questo primo incontro è strano, particolare ma, allo stesso tempo, pregno di significato per entrambi. Sam non riconosce la donna dietro il suo travestimento, lei non sa chi sia lui, eppure, entrambi si rendono conto che qualcosa li spinge l’uno verso l’altra.
Leeve Williams, la cantante pop più popolare del momento, continua ad andare su quel ponte ogni notte, Sam, fa la stessa cosa perché sente di doverla aiutare. Notte dopo notte, battuta sarcastica dopo battuta sarcastica, i due iniziano ad interagire spinti da una sensazione di serenità che sentono quando sono insieme, una connessione che va al di là della comprensione. Guardandosi negli occhi sembra che ognuno dei due scorga in quello dell’altro le ombre che vi si annidano. Entrambi, si sentono avvolti da un filo invisibile che sembra legarli indissolubilmente. Nulla li accomuna, lei è una pop star, lui, un ragazzo semplice che si è fatto da sé, ma il destino sa bene cosa fare e quello che all’inizio sembrava semplice preoccupazione per l’altro, si trasforma in qualcosa di ben più complicato e più forte.
Tra loro l’attrazione fisica è innegabilmente forte, ma quello che li unisce a filo doppio, è il dolore nascosto nelle anime di entrambi. Due anime che, ferite nel profondo, cercano la cura l’una nell’altra, in una risalita dolorosa, lenta ma infinitamente bella, perché, se è vero che quando si cade in un baratro sembra impossibile trovare una via d’uscita o anche solo intravvedere un lumicino in fondo al tunnel capace di ridarti una speranza, è anche vero che con la persona giusta accanto, anche il buio più fitto fa meno paura. Ed è così che, insieme, stringendosi l’uno all’altra, risalgono da quel baratro e approdano in un mondo dai colori più vivi per risplendere di nuova luce.
Questo è il terzo libro che leggo di questa autrice e devo dire che, ogni volta, è riuscita a smuovere emozioni molto forti in me, così come ricordi che avevo lasciato andare via ai quali, grazie a lei, ho saputo dare una nuova prospettiva. È umano volersi lasciare andare al dolore così come lo è farsi prendere da mille responsabilità o, ancora, farsi carico dai tanti e forse troppi dolori del mondo. Sam e Leeve, a modo loro, fanno proprio questo, cercano di aiutare e di salvare quante più persone possibili ma, nel farlo, hanno perso la prospettiva su loro stessi, soprattutto da parte di Leeve che troverà in Sam un saldo pilastro a cui aggrapparsi, e ricambiandolo con una sensazione di pienezza che il giovane disperava di poter provare di nuovo. Il libro tratta argomenti molto forti, ma la bravura dell’autrice ne smorza la drammaticità grazie a dialoghi brillanti e ad uno stile scorrevole che, se da un lato ti spinge a volerne sapere di più dei “mostri” che si nascondono nella mente di entrambi, dall’altro non ne appesantisce assolutamente il racconto.
Sam è un personaggio molto ben costruito, forte per la sua Leeve ma, allo stesso tempo, pieno di una fragilità che lo rende più umano e non il solito macho che spacca il mondo a mani nude, per difendere la donna che ama. È un uomo che, con la sua semplicità, riporta nella vita di Leeve quella normalità che la giovane ha perso lungo il cammino.
La risalita è una storia d’amore non convenzionale, bella proprio perché non si rifà a stereotipi e clichè usati e abusati. Leeve e Sam sono fragili come fiori in balia di una tempesta dove un nulla potrebbe strapparli dal terreno in cui sono piantati, ma sono anche forti come querce secolari. Non esitate a lasciarvi trascinare da questa storia, né rimarrete colpite, affascinate ed emozionate proprio come è successo a me.