La revisione di Federico Leva e Christian Pastore

Trama Quando Tito Sperla riceve la prima email di Orazio Cinabro, un leggendario scrittore scomparso dalla scena letteraria molti anni prima, non crede ai suoi occhi. E ancor meno crede a quello che legge, quando Cinabro gli rivela di aver ricevuto da un amico La purezza, il romanzo che Sperla sta tentando faticosamente di far pubblicare, e di averlo trovato bellissimo.

Dopo aver individuato nel libro di Sperla alcuni margini di miglioramento, Cinabro si offre di fargli da guida, per aiutarlo a perfezionare il romanzo in vista della pubblicazione.

Sperla accetta con entusiasmo, e inizia così un serrato carteggio tra i due, carteggio che a un certo punto, però, comincia a prendere una strana piega. Cinabro si fa via via più irritabile e irritante, a volte offensivo, nei confronti del giovane discepolo. Qualcosa, nel rapporto tra i due, sta cambiando. Sperla non se ne accorge, o forse non vuole accorgersene, ma è ovvio che dietro i mutamenti nel tono di Cinabro c’è qualcosa in più dell’umore ballerino di un vecchio bilioso.

La revisione di Federico Leva e Christian Pastore. Edito il 04.06.2019 da Mondadori. Genere: narrativa contemporanea. 252 pagine

Devo dire che in quanto a originalità dei libri che sto leggendo ultimamente non ho nulla di cui lamentarmi. La revisione è un libro originalissimo, dalla trama inaspettata e lo svolgimento ancor più innovativo. Il romanzo, infatti, inizia con un epilogo: l’epilogo de La purezza, il libro che uno dei protagonisti ha scritto e sta cercando di proporre sul mercato editoriale. Prosegue con una donna che si reca in commissariato il sedici di agosto, quando la città è deserta e nessuno all’interno del commissariato, devastato dal caldo, ha voglia di ascoltarla: ma la donna ha una storia da raccontare e soprattutto da far leggere, si tratta di una strana testimonianza riguardante l’esplosione di una palazzina avvenuta qualche giorno prima a causa di una fuga di gas. L’esplosione ha provocato delle vittime, tra le quali, appunto, l’autore della suddetta opera La purezza. Ida, questo il nome della donna, è la ex compagna di Tito, l’aspirante scrittore, ed è venuta in possesso della corrispondenza che il suo compagno ha avuto negli ultimi tempi con uno scrittore, noto ai vecchi tempi per alcune pubblicazioni, ma ormai dimenticato. Il resto del romanzo è fatto proprio da questa corrispondenza che ci ritroviamo a leggere in prima persona e tra una mail e l’altra conosciamo due uomini ognuno pazzo a modo suo. L’autore già affermato, infatti, è venuto in possesso dell’opera di Tito e positivamente colpito dal suo talento si decide di aiutarlo, fornendogli mail dopo mail, dei suggerimenti che dovrebbero renderlo adatto alla pubblicazione. Peccato che le mail, finiscono per parlare davvero poco del romanzo in questione e diventano uno scambio tra due pazzi, o per lo meno, tra un pazzo conclamato e un uomo che decide di seguirlo a suon di consigli e medicinali. Una corrispondenza che si fa sempre più inquietante, fino ad arrivare alla presentazione della parcella da parte di Cinabro… una parcella tutt’altro che economica.

Devo dir la verità, a volte il delirio di alcune mail mi è un po’ pesato, ma a parte questo, non bisogna affatto rinunciare a continuare la lettura, sarebbe un peccato… soprattutto perché, quasi senza che ce ne rendiamo conto, abbiamo un piccolo giallo da risolvere davanti ai nostri occhi. Insomma, un romanzo appassionante, per chi non ha paura delle trame complicate.

Il personaggio che più mi è piaciuto e che più mi ha colpito è stato senza ombra di dubbio il Commissario Possessere, uomo mediocre che non può attirare la simpatia di chi legge.

È così che sono diventato commissario di polizia. E se in tutti questi anni, ventisette per la precisione, non mi hanno esonerato dalle mie funzioni per comprovata incompetenza, è solo perché nel pubblico impiego basta non qualificarsi come autori di stronzate colossali e si dormono sonni tranquilli, soprattutto in orario di lavoro.

Geniale, a mio avviso, la copertina scelta dalla Mondadori, dove due libri fanno baruffa tra loro. L’opera è scritta a due mani da due autori che non conoscevo e che entrambi svolgono la professione di traduttore e questo mi ha reso ancora più piacevole e interessante la lettura.

4 stelle

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