La ragazza di Roma Nord di Federico Moccia

Trama Simone, ventenne romano, sta viaggiando in treno da Napoli verso Verona. Lì c’è Sara, la sua ragazza, che sta frequentando uno stage. L’amore l’ha spinto a farle una sorpresa romantica nel giorno del loro primo anniversario. A Roma sale sul treno una ragazza che si siede proprio davanti a lui. Simone la nota subito per la sua bellezza. Iniziano a parlarsi, e lei si rivela simpatica, originale e intrigante. La sintonia tra i due cresce, ma Simone pensa sempre e solo a Sara e racconta il motivo del suo viaggio. La sconosciuta, colpita dalla sua storia d’amore, decide che non sveleranno i loro nomi né alcuna informazione utile a rintracciarsi. Lei sarà la ragazza di Roma Nord, lui Argo. Quando la viaggiatrice scende a Firenze, si salutano immaginando che sia per sempre ma la vita, si sa, è imprevedibile. Simone, arrivato a Verona, trova Sara con un altro. Tradito e avvilito, torna a Roma e dopo aver ascoltato le critiche e i consigli di amici e familiari che quando ti lasci diventano stranamente i massimi esperti dell’amore, ripensa a quell’incontro sul treno e decide di rintracciare “la ragazza di Roma nord”. Ma come può ritrovarla? Se tutto è nato su un treno, la chiave può essere solo una stazione. Simone decide di aspettarla dove lei è scesa, sperando di rivederla. Così Santa Maria Novella, a Firenze, diventa la sua nuova casa. Per Simone inizia una lunga attesa. Ma un gesto del genere non può passare inosservato. La sua storia inizia a circolare sui social, diventando un vero caso mediatico. Tante persone lo avvicinano, colpite dalla sua decisione. Perché quando vedi qualcuno che rompe gli schemi e lotta per il suo desiderio, ti chiedi sempre se conosca la risposta per trovare la felicità. La sua vita piano piano cambia, incontra tanta nuova gente, rivaluta molte cose e chissà se insieme a questa crescita non arrivi anche la ragazza di Roma Nord… “La ragazza di Roma nord” contiene pagine scritte da: Antonietta Cantiello, Fabio Castano, Federica Costabile, Loredana Costantini, Gian Carlo Lisi, Rebecca Puliti, Noemi Scagliarini, Michela Zanarella.

La ragazza di Roma Nord di Federico Moccia, contemporary romance, pubblicato da Sem lo scorso 5 dicembre.

Tutti abbiamo uno scheletro nell’armadio, qualcosa che teniamo a non far sapere agli altri, che custodiamo gelosamente dentro di noi, perché temiamo di essere giudicati. Mi chiamo Lorella, ho quasi 22 anni e 240 mesi, e il mio scheletro nell’armadio è un autore, lontano anni luce dai miei gusti letterari, che ho sempre non solo apprezzato, acquistato e letto, ma anche consigliato. Sì, sono una “Mocciosa” e ne vado fiera. Quando nel 2004 venne pubblicato Tre metri sopra il cielo, ero un’adolescente attempata, una ragazza un po’ cresciuta che si vergognava di aver perso la testa per Babi e Step. La mia generazione, in questo senso, è leggermente snob, se ammetti ad alta voce di amare un autore fuori da determinati standard vieni squadrata e additata, come se tu di letteratura non capissi nulla. Quello che sfugge a molti è che i giovani non leggono, e Federico Moccia con i suoi libri li spinge a prendere in mano un libro per la prima volta e innamorarsi irrimediabilmente della lettura. Perché è innegabile che la sua penna semplice, non ricercata ma assolutamente affascinante, abbia avvicinato al magico mondo dei libri coloro che non ne volevano sapere. E diciamocelo pure, lui sa come arrivare dritto ai suoi lettori giovani e non. Il motivo è molto semplice: li conosce e li sa raccontare come pochi autori sono capaci fare. È immediato, parla il loro linguaggio, lancia mode ed è sempre attuale e al passo coi tempi. Con La ragazza di Roma Nord, torna a raccontarceli, questi giovani, con le loro passioni, le loro fragilità, e li inserisce con cognizione di causa in un contesto reale e attuale quale quello dei Social. Se quindici anni fa si esprimeva il proprio amore con un lucchetto attaccato ad un palo o uno striscione sospeso su un ponte, oggi le dichiarazioni d’amore vengono veicolate e urlate ai quattro venti attraverso Instagram o Facebook.

Simone è un giovane di vent’anni, studente di giurisprudenza, innamorato della sua Sara da un anno, e circondato da tre amici davvero affiatati.

Gli amici, quelli sono pezzi unici. Come i fiocchi di neve. Non ne trovi mai uno uguale all’altro.”

Mannaggia a te, Federico, se non avessi un terrore folle dell’ago questa frase la tatuerei sulla mia pelle. Ma non perdiamoci in chiacchiere. Simone, romano di nascita, si trova a Napoli dai suoi amici per una breve vacanza, quando decide di fare una sorpresa alla sua fidanzata, che si è trasferita a Verona per seguire un corso da sommelier. Sul treno che da Napoli lo porta a Verona, alla stazione di Roma sale una incredibile ragazza dagli occhi verdi. Si siede nel suo stesso vagone di fronte a lui, e tra i due scocca immediata una scintilla. Si raccontano, si parlano con gli occhi, si ritrovano ad avere molte cose in comune. Scelgono entrambi di non rivelare i propri nomi perché, nonostante la loro reciproca sintonia, Simone rimane fedele a Sara, sta andando da lei, e questo amore merita rispetto. Decidono, però, di affibbiarsi dei nomignoli, convinti che questa breve parentesi, questo viaggio condiviso, sia solo un tratto di strada da percorrere insieme, e che non si rivedranno più. Simone per lei è semplicemente Argo (come il cane di Ulisse) e lei sarà solamente La ragazza di Roma Nord. Alla stazione di Firenze, la sconosciuta scende e Simone prosegue il suo viaggio, ma a Verona lo aspetta una amara realtà. Trova Sara, inconsapevole del suo arrivo a sorpresa, tra le braccia di un altro uomo.

Tradito e sfiduciato, Simone torna a Roma, e dopo aver ricevuto le magre consolazioni di amici e familiari, decide di rialzare la testa e ripensa alla ragazza del treno. Rimpiange di non averle lasciato alcun contatto per poterla rivedere, ma è fermamente intenzionato a ritrovarla. Tutto è nato su un treno, la stazione è il punto di partenza. Così, armato di striscione e coraggio, si trasferisce in pianta stabile alla stazione di Firenze e comincia a cercare la Ragazza di Roma Nord. Ma il suo comportamento non passa inosservato e ben presto genera un’ondata di interesse di proporzioni enormi perché, nell’epoca in cui le informazioni viaggiano sulla rete, la notizia diventa virale nel giro di un solo giorno, e Simone si ritrova suo malgrado al centro di una grande attenzione mediatica. Ma la Ragazza di Roma Nord risponderà a questo gesto plateale?

Non ve lo dico, così come non vi rivelo come si chiama la tipa in questione, scopritelo da soli. Lasciatevi trascinare da questa storia tenerissima, bella, pulita, che spinge anche i lettori più scettici a riflettere. Simone è un ragazzo determinato, senza grilli per la testa, non si lascia travolgere dalla improvvisa notorietà, ha un obiettivo e lo persegue incurante di quanto gli succede intorno. Ho amato la sua pacatezza, il suo non montarsi la testa. Non gli interessano le luci della ribalta, vuole credere ancora nell’amore dopo il tradimento di Sara, vuole innamorarsi di nuovo.

Federico Moccia ci racconta ancora una volta una storia attuale e figlia dei nostri tempi, un romanzo che si dipana lungo i binari di un viaggio in treno. E per una pendolare nostalgica come la sottoscritta , questo elemento del viaggio è stato un grandissimo punto di forza. E ancora una volta, l’autore ci sorprende con una iniziativa che gli fa onore. Ne La Ragazza di Roma Nord, si è avvalso della collaborazione di otto aspiranti scrittori, giovani che hanno collaborato con lui alla stesura del romanzo, includendo degli inserti, che sono sicura non faticherete a rintracciare nel testo. Che dire ancora? Grazie, Federico, grazie perché ogni volta mi riconcili con il mio lato adolescente e sognatore.

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