La Principessa dei mondi – La Terra di Monica Brizzi

Trama In un mondo devastato dalla guerra, in cui umani e alieni combattono per la supremazia, lui ha una sola missione: riprendersi la Terra. Lei un solo scopo: sopravvivere.”
È il 2320 quando Niristilia parte per una missione. Direzione Terra. Ma all’arrivo le cose non vanno come dovrebbero e Niristilia viene fatta prigioniera dagli umani.
Lei è la Principessa di Mirika, sorella dell’attuale Re, che ha bombardato e invaso la Terra, già decadente, con un unico scopo: conquistarla.
Tuttavia, a Max, il capo dei ribelli, e ai suoi compagni sorgono molte domande: perché la Principessa racconta tutto il contrario di ciò che si aspettavano? Perché non sembra avere a cuore il fratello e il suo regno?
Ma anche un’altra guerra si fa spazio giorno dopo giorno nel cuore dei due giovani… Lotteranno per uscirne vincitori o alla fine cederanno?

Recensione a cura di Dalia – La Principessa dei mondi – La Terra di Monica Brizzi, pubblicato il 10 maggio 2019, Genesis Publishing

È sempre un’avventura leggere qualcosa che si discosta dalle mie letture abituali e scegliere un distopico è stato un buon modo per variare un po’. Il libro, che è il primo di una trilogia, non si perde in chiacchiere, aprendosi all’interno di una navicella spaziale nell’anno 2320. I suoi occupanti, tutti alieni, atterrano in un luogo non ben identificato del pianeta Terra, che sette anni prima è stato attaccato proprio dal loro pianeta grazie all’aiuto di potenti bombe che hanno spazzato via tre quarti della popolazione terrestre e reso il nostro pianeta un cumulo di macerie. All’interno della nave spaziale c’è Niristilia, sorella del re del pianeta Mirika, unico responsabile di tutta questa desolazione. La giovane è stata spedita in territorio nemico senza ricevere alcuna spiegazione, né una motivazione valida. Appena atterrati vengono immediatamente fatti prigionieri e rinchiusi in celle di detenzione dove vengono interrogati e picchiati per conoscere le intenzioni nascoste dietro questa loro venuta che non ha nulla di normale. Sembrerebbe una cosa atroce per una principessa di sangue reale, ma non è una cosa così strana per Niristilia. In realtà, la vita di questa bellissima ragazza è stata una continua serie di dolori. E no, non mi riferisco ai dolori dell’anima ma a quelli fisici. La povera fanciulla non ha mai saputo cosa fosse la tenerezza, l’amore familiare o quello del proprio popolo. Nella sua esistenza ha conosciuto solo botte e castighi tremendi di cui non riesce a spiegarsi i motivi. Quando era solo una bambina di sei anni gli stessi genitori l’hanno abbandonata a se stessa nel palazzo. Quando poi entrambi sono morti la sua situazione è anche peggiorata. Il fratello, più grande di lei di venticinque anni la odia a morte, e non perde occasione per farla picchiare dai propri servitori. Nel suo paese è odiata da tutti senza un motivo apparente e, quando, di punto in bianco, quell’uomo che sulla carta dovrebbe essere il suo paladino, in quanto unico parente rimastole in vita, ha deciso di mandarla sulla Terra senza darle nessuna spiegazione, la poverina non ha potuto fare altro che salire sulla navicella e imbarcarsi in questa nuova avventura. Quindi anche sulla terra il calvario sopportato per tanti anni, ricomincia di nuovo. E questa volta è ancora più straziante perché quando era sul suo pianeta, vedeva nella Terra il suo unico mezzo per avere una vita diversa.

         “Ero riuscita a sopportare la mia vita su Mirika perché covavo una speranza che si chiamava Terra. La odiavo, sì, odiavo quel pianeta. Ma allo stesso tempo sognavo che lì le cose andassero diversamente, che mio fratello non mi controllasse più, che riuscissi a trovare una vita d’uscita…”

E invece, non potendo rispondere alle domande dei suoi carcerieri, perché ne è all’oscuro e raccontando solo fatti opposti a quelli che i ribelli sanno di lei e della sua famiglia, le cose non fanno che peggiorare. Tanto che, ad un certo punto, decide di lasciarsi morire. Il suo spirito, dopo anni di vessazioni è allo stremo.

Tra i suoi carcerieri c’è Max, il capo dei ribelli che lottano per riprendersi il pianeta, un giovane che ha suppergiù la sua stessa età. É lui che la interroga spesso e che le chiede continue spiegazioni, lui che le porta da mangiare e fa in modo che nessuno la picchi più o che la tratti male. Tra loro scatta qualcosa, ma lei non sa cosa siano i sentimenti e lui ha perso tutta la sua famiglia a causa degli alieni, tra loro sembra non possa esserci alcun futuro. Per lei Max è un nemico, e tale deve rimanere per la sua salute mentale.

         “Volevo che fosse un nemico, Esigevo che lo fosse. Perché la scossa che mi aveva trasmesso al suo tocco non presagiva nulla di buono, e se avessi smesso di provare sentimenti negativi  nei suoi confronti, sarebbero arrivati quelli positivi…”

Non aggiungo altro per non togliervi la possibilità di scoprire da sole quanto contenuto in questo primo libro, vi dirò solo che leggere la storia di questa fanciulla è stato un po’ doloroso, almeno all’inizio. Conoscere i pensieri e i dolori della protagonista, unica voce narrante della storia, non è stato facile. Niristilia è inerme di fronte al dolore, ha conosciuto solo quello in tutta la vita, è pervasa da una grande rabbia per le ingiustizie che ha ricevuto da tutti, ma non sa assolutamente come poter cambiare le cose. Come contrastare l’angoscia e la paura che da sempre la assalgono rendendola priva di forze. Prova odio per i terrestri perché, dopo essere stati attaccati, hanno a loro volta attaccato il suo pianeta, ma allo stesso tempo, è distrutta dal dolore nel vedere cosa ha fatto quel pazzo del fratello, per appropriarsi della Terra. La sua anima è scissa in due, da una parte il suo mondo che spera di poter rivedere un giorno e, dall’altra, questo nuovo pianeta che le offre spettacoli eccezionali. Solo quando scoprirà un segreto che la riguarda, inizierà a intravvedere la possibilità di una vita nuova. Una vita in cui sentirsi utile e non solo una reietta maltrattata da tutti. Molto bello il rapporto che instaurerà con molti dei ribelli che all’inizio della storia diffidavano di lei. Essendo solo il primo dei tre libri, dovrò attendere i seguenti per vedere come i nostri protagonisti potranno realizzare i loro sogni. Io personalmente sono molto curiosa di vedere cosa si inventerà l’autrice per liberare la terra dagli alieni e far vincere i buoni. Non conoscevo l’autrice ma devo dire che ha una scrittura scorrevole e in grado di farti immaginare le scene che si svolgono, con poche e semplici parole. Ne consiglio la lettura a coloro che vogliono provare questo genere di lettura perché l’autrice ha creato degli scenari davvero particolari per descrivere Mirika, il suo popolo e quello che è rimasto del nostro Pianeta, e anche a coloro che amano le storie d’amore dolci e sofferte che sono lente a partire, ma che hanno tutte le caratteristiche per far battere il cuore dei lettori per la loro dolcezza.

4 stelle

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