La prima stella della notte di Susan Elizabeth Phillips

Trama Piper Dove è una ragazza ambiziosa e determinata: il suo sogno è diventare la migliore detective di Chicago e riscattare un passato difficile e tormentato. Il suo primo incarico consiste nel pedinare Cooper Graham, celebre ex quarterback dei Chicago Stars, una vera e propria star in città. Peccato che venga scoperta quasi subito… Ora che rischia di perdere casa e agenzia, Piper non ha altra scelta che accettare il lavoro nel club alla moda di Cooper, lo Spiral, ma la vita dell’ex campione negli ultimi tempi è diventata piuttosto movimentata e rischia di coinvolgere la ragazza in affari ben più pericolosi di una crisi finanziaria. Qualcuno ce l’ha con Cooper e sta facendo di tutto per sabotare le sue attività e minarne la popolarità. Piper sa che ormai è troppo tardi per slegare il proprio destino da quello di un uomo che la attrae terribilmente e che sente poter essere quello giusto. Perché niente intriga di più lo spirito competitivo di uno sportivo che una sfida impossibile: conquistare una donna spaventata dai sentimenti.

la prima stella della notte

Recensione di Esmeralda – La prima stella della notte di Susan Elizabeth Phillips ottavo capitolo della mia serie preferita in assoluto dedicata alla squadra di football migliore al mondo: i Chicago Stars. Questo libro giaceva sulla mensola dedicata alla serie completa della mia libreria da parecchi mesi ma non riuscivo mai a trovare il momento perfetto per leggerlo, così ho atteso fino alle vacanze di agosto, inaugurando le mie letture vacanziere con la donna che tiene in mano il mio cuore di lettrice, la reina indiscussa, Susan Elizabeth Phillips. Ho letto pareri discordanti su questo ultimo capitolo, addirittura alcuni dicevano che non avrebbe dovuto scriverlo, tutte queste critiche ho faticato a comprendere cosa riguardassero perché io l’ho A-DO-RA-TO. SEP non ha perso nulla del suo smalto e della sua capacità unica di creare protagonisti che ami alla follia grazie ai loro caratteri sui generis, per me La prima stella della notte ha un unico difetto, 283 pagine, ne avrei volute avere da leggere almeno 500 per quanto ho amato ogni attimo della storia tra Piper Dove e Cooper Graham.

E’ sempre un buon giorno per essere Cooper Graham questa è una delle sue certezze, ex stella dei Chicago Stars ritiratosi dopo tre stagioni al top e un anello del Super Bowl al dito. Carriera lasciata quando ancora all’apice per non diventare una di quelle star che devono abbandonare per sopraggiunti limiti di età rimpiazzati da giovani e aitanti quarterback. Coop ha fatto della competitività il suo mantra e lo si capisce fin dal primo capitolo quando una normale uscita di jogging si trasforma in una gara con un ragazzino di quindici anni reo di averlo superato durante la corsa, bimbo che non vuole altro che un selfie con il giocatore preferito da suo padre.

Difficilmente è un buon giorno per essere Piper Dove questo è una delle sue certezze, investigatrice privata un po’ improvvisata che deve seguire Coop per conto di investitori che vogliono capire se la scelta di aprire lo Spiral e trasformarlo nel primo di una catena di locali gestiti da ex sportivi sia una scelta vincente o solo il capriccio di un uomo pieno di soldi.

Piccolo problema Piper non è proprio portata per essere mimetica e Cooper la smaschera dopo pochissimo tempo, Piper per giustificare il suo inseguimento dice di essere Esmeralda Crocker, la sua stalker, ma non pericolosa, ci tiene a precisare…cioè vi rendete conto che nome ha scelto di usare la SEP? Questo è destino, ragazze!

Coop non se la beve, la sbatte fuori dal suo locale e dopo averla trovata a inseguirlo nuovamente decide di rivalersi su di lei e farla lavorare per lui aiutandolo a scoprire i problemi dello staff del suo club. Quello che scoprirà Piper sarà molto di più di qualche bottiglia rubata da barman e cameriere e qualche buttafuori poco ligio al dovere…la vita di Cooper è in pericolo anche se lui non vuole aprire gli occhi di fronte all’evidenza dei fatti.

Le protagoniste della SEP sono incredibili e Piper non fa eccezione, adoro la capacità di questa autrice di creare donne forti, con le palle, che potrebbero vivere benissimo senza un uomo a fianco perché bastano a se stesse e non temono di mettere la propria faccia in tutto ciò che fanno. Piper è questo all’ennesima potenza, lei è un uomo a tutti gli effetti anche “nell’incapacità di innamorarsi”, più portata a buttarsi in rapporti occasionali che in storie serie. Quello che Piper di certo non si aspetta è di scoprire che, non solo può essere sia tosta che femminile senza problemi, ma di rendersi conto che forse non è incapace di innamorarsi, semplicemente non ha mai trovato l’uomo giusto che le facesse mettere in mezzo i suoi sentimenti. Coop sarà la sua medicina e la sua rovina perché quando sei stata cresciuta per essere immune ai sentimentalismi è difficile credere di poter cambiare e che qualcuno possa provare sincero affetto o addirittura amore per te.

Piper e Coop sono due facce della stessa medaglia, si assomigliano come nessuno dei protagonisti della SEP prima d’ora, scelta che ho approvato al 100%. Insieme mi hanno fatta ridere, sospirare e anche arrabbiare. Un mix esplosivo che vi consiglio di non lasciarvi scappare per nessun motivo al mondo, certa che, se amate lo stile della SEP e la sua capacità innata di mettere insieme più personaggi amalgamandoli così bene da immaginarveli in carne a ossa interagire davanti a voi, di La prima stella della notte non potrete fare altro che innamorarvi alla follia.

bellissimo

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