La piccola libreria di Venezia di Cinzia Giorgio

la piccola libreria di venezia

Trama Margherita ha un dono: sa consigliare a ogni persona il libro giusto. È per questo che, delusa dalla fine della sua storia d’amore, lascia Parigi e torna a Venezia, con l’intenzione di aprire una libreria nella bottega d’antiquariato appartenuta al padre. Poco prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione, rovistando tra vecchie carte, Margherita trova, incastrata in fondo a un cassetto, una foto che ritrae una giovane donna. “Per Anselmo, il mio grande amore”, recita la dedica sul retro, che riporta anche data e luogo: aprile 1945, Borgo degli Albizi, Firenze. Margherita nota con stupore che la ragazza ha al collo un ciondolo identico a quello che le ha lasciato suo zio Anselmo. Com’è possibile? Quel ciondolo è un pezzo unico, non può trattarsi di una copia. Incuriosita dalla scoperta, decide di indagare e parte per Firenze. La sua piccola ricerca la conduce in una libreria, la cui proprietaria è la figlia di Emma, proprio la donna della foto. Ma in quel luogo Margherita conosce anche qualcun altro: Fulvio, uno scrittore un tempo famoso, che non pubblica da anni e che nasconde un mistero nel suo passato…

Recensione di Margherita – La piccola libreria di Venezia

Dopo “La collezionista di libri proibiti”, la scrittrice Cinzia Giorgio torna con un nuovo coinvolgente romanzo edito da Newton Compton Editori.

Avete mai pensato ai libri per curare le ferite dell’anima?

Bé, secondo la protagonista di questo libro ciò è possibile!

Margherita Calvani è una ragazza di 25 anni e ha un dono particolare: sa consigliare ad ogni persona il libro giusto. Vive a Parigi e lavora per la casa d’aste con Olimpia, il grande amore di suo padre, scomparso tempo prima. Dopo l’ennesima delusione da parte del suo fidanzato Alain, Margherita ha bisogno di una svolta decisiva e decide di tornare a Venezia. In questa città, in cui si sente a casa più di ogni altro luogo, c’è la bottega d’antiquariato appartenuta a suo padre, desidera rilevarla e ristrutturarla per crearne una libreria di romanzi classici. Prima dell’inizio della ristrutturazione, dà uno sguardo alla bottega ormai in stato di abbandono e, mentre la sua mente si affolla di idee e progetti, scorge, tra vecchie carte, una foto che ritrae una giovane donna. Non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per la dedica trovata sul retro della foto, firmata con il nome Emma e indirizzata a suo zio Anselmo.

“Per Anselmo, il mio grande amore.”        Aprile 1945, Borgo degli Albizi, Firenze

Oltre alla dedica, quello che stupisce ancora di più Margherita è che, la donna in foto ha un ciondolo identico al suo, che porta tuttora al collo, donatole proprio da suo zio Anselmo. Com’è possibile che questa ragazza sconosciuta avesse un ciondolo uguale al suo? Non può essere una copia.

Incuriosita da quanto visto, chiede aiuto a Olimpia e, insieme a lei, inizia la ricerca per scoprire chi sia quella ragazza e che legame abbia con il suo ciondolo. I risultati la porteranno a Firenze, precisamente in una libreria di proprietà di Eleonora e guarda caso figlia di Emma, la donna della foto. All’interno della libreria, che ha catturato subito l’attenzione di Margherita, incontra anche uno scrittore un tempo famoso: Fulvio Orsini. Da tempo ormai sembra non scrivere più, dedicandosi solo alle sue vigne e ai suoi ulivi come viticoltore. Ma se all’apparenza sembra un uomo come tanti, anche se misterioso per alcuni versi, Fulvio nasconde un segreto del suo passato. Cosa nasconderà questo scrittore rifugiatosi nella campagna toscana tra i suoi vigneti?

Quando, finalmente, Margherita conoscerà Emma, viaggerà insieme a lei nei suoi ricordi di gioventù, per comprendere eventi e decisioni prese anni prima e collegate al ciondolo. Scopre inoltre che il mezzobusto raffigurato su di esso appartiene ad una dama: Olympe de Gouges, autrice della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina.

Perché è stata ritratta proprio questa donna, vissuta anni fa, sul ciondolo?

E quale legame ha con Emma?

In attesa di scoprire altro su Emma e sulla collana, Margherita e Fulvio, complice una serie di coincidenze, si troveranno a incontrarsi più volte e, di conseguenza, a conoscersi meglio. C’è ben altro dietro le parole non dette e le loro paure…

“L’amore è un dio capriccioso, incostante e non ti lascia il tempo di riflettere: una persona che fino a pochi minuti prima non sapevi nemmeno fosse al mondo, all’improvviso diventa il tuo mondo.”

Non ho avuto ancora il piacere di leggere il precedente libro di Cinzia Giorgio, “La collezionista di libri proibiti”, non sapevo cosa aspettarmi, ma posso affermare che non ha deluso le mie aspettative! Cinzia Giorgio ha saputo sorprendermi e trascinarmi nella sua storia come poche, basta un po’ di romanticismo, mistero, storia, amore per i libri ed ecco che il risultato è unico. La storia è per lo più incentrata sugli eventi presenti ma sono stati ritagliati dei momenti dedicati ai racconti di Emma, che hanno reso il tutto più reale. Ad ogni inizio capitolo troviamo citazioni tratte da romanzi classici che si collegano perfettamente allo svolgersi della trama. Mi sono ritrovata, così, a passare ore ed ore davanti al mio kindle curiosa di scoprire il resto della storia e a tifare per Margherita e Fulvio. Ho amato entrambi i protagonisti, imperfetti con le loro paure e sofferenze ma perfetti insieme, Margherita ha il dono di saper curare i mali con i libri, leggendo dentro l’animo delle persone è in grado di consigliare la lettura che sia loro di aiuto in quel momento. I libri le sono sempre stati di conforto e di aiuto specialmente nei momenti difficili, dandole un motivo per andare avanti e farsi coraggio.

“Non c’è nessun amico più leale di un libro.” Ernest Hemingway

Fulvio, invece, è un uomo cauto e che non rivela molto di sé, preferisce rifugiarsi nella solitudine, a causa di un errore commesso in passato che è ancora vivo in lui, influenzando così il suo presente e chi gli sta intorno. Ho trovato anche bellissima l’idea di introdurre a fine libro un breve prontuario per curarsi con i libri, che mi ha invogliato a prendere appunti su libri classici che ahimè non conoscevo. Si tratta di esempi pratici su come utilizzare romanzi classici per lenire il dolore dell’animo, molto utile e interessante e che proverò senza dubbio.

“I libri salvano la vita. Se non la salvano la migliorano, se non la migliorano la colorano e se non la colorano allora state leggendo il libro sbagliato. Ricominciate da capo.”

Come amante dei libri non posso che ritenermi soddisfatta per aver letto e conosciuto questa meravigliosa storia e apprezzato la bravura di questa scrittrice così attenta e preparata sui libri classici tanto da invogliare il lettore a cercarli.

E ricordatevi, se c’è un libro che vi salva in un momento difficile allora è quello giusto per voi!

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