La musica nelle ossa di Christian Antonini
Mosca, 1960. Anna sa bene ciò che ci si aspetta da lei e cosa significa studiare nel prestigioso Istituto Superiore Stella Rossa: ottimi voti, una condotta modello e un futuro già scritto nei più alti ranghi della società sovietica. E tutto procede come programmato, almeno finché alla Stella Rossa non arriva un nuovo studente diverso da chiunque altro. Marko gira per i corridoi con il colletto della giacca alzato e un sorriso sfrontato, in classe fa domande scomode e il suo passato sembra avvolto nel mistero. Ma, soprattutto, Marko non ha paura di sfidare quelle regole che sembrano assurde in anni in cui i giovani di tutto il mondo inneggiano alla libertà sulle note sfrenate del rock and roll, severamente vietato in Unione Sovietica, come tutto ciò che viene dall’Ovest. Ed è proprio con lui, tra feste segrete e riviste eversive, che Anna scopre quelle canzoni proibite. Violare le regole significa però giocare con il fuoco, e alla resa dei conti Anna e Marko rischiano di perdere ogni cosa: il loro rapporto, il loro futuro, la libertà.
La musica nelle ossa di Christian Antonini, libro per ragazzi pubblicato da Mondadori libri per ragazzi il 25 ottobre.
Ho atteso tantissimo l’arrivo di questo libro e appena l’ho avuto tra le mani ha avuto per me un richiamo così forte da passare davanti a tante altre letture. La bellezza della cover non rende nella foto, ma vi assicuro che dal vivo vi conquisterà. Questo è un romanzo per ragazzi, ma io che di anni ne ho ben 37 l’ho apprezzato tantissimo e lo consiglierò a tutte le mie studentesse di terza perché permette di capire quanto sia difficile vivere sotto un regime autoritario e, che per quanto a noi sembri lontano nel passato, sono moltissime le persone che vivono questa oppressione ogni giorno sulla propria pelle e che rischiano di morire per i propri ideali.
Non avevo mai avuto modo di scoprire la penna di questo autore e sono felice di averlo fatto perché è trascinante, fluida e sa come coinvolgere il lettore facendolo sentire parte dell’azione. Christian Antonini entra di diritto a far parte degli autori di libri per ragazzi da consigliare.
Siamo a Mosca nel 1960, nel pieno della Guerra Fredda, gli americani sono il nemico e ogni cosa occidentale è bandita, per essere dei buoni sovietici occorre seguire regole molto rigide e trasgredire significa andare incontro a una punizione esemplare.
Anna è una ragazza molto intelligente, orfana di madre e con un padre assente molto rispettato nel prestigioso Istituto Superiore Stella Rossa che lei inizia a frequentare. I loro incontri sono rari e poso affettuosi, per Anna è come se avesse perso anche lui insieme all’amata madre. Anna è una studentessa molto brillante, tanto da entrare a far parte dell’élite della scuola, il Circolo del Cosmo, insieme al nuovo arrivato Marko, unico ragazzo.
Ovviamente questo innesto porterà scompiglio e non solo perché Marko è un tipo molto interessante e avvenente, ma perché non ha paura di mostrarsi apertamente contrario a certe rigide regole imposte da chi sta al comando. Il suo passato è avvolto nel mistero, a chiunque gli chieda qualcosa in merito racconta una storia diversa, tanto che la sua fama cresce di giorno in giorno e non passa inosservata agli istruttori e ai professori che devono vigilare sul corretto funzionamento di ogni cosa.
Anna non fa eccezione, fin da subito non riesca a levare lo sguardo da Marko, si sente attratta da lui come non le era mai successo prima e nonostante lui inizia a uscire con un’altra del Circolo e resti per lei un mistero il suo passato e il rapporto con il fratello maggiore, sente che di lui può fidarsi e che la sua voglia di alzare la testa opponendosi alle regole che li tengono all’oscuro di ciò che accade in Occidente non è così sbagliata come viene loro inculcato da anni.
Marko porta nel Circolo il rock and roll e la storia di come questa musica proibita veniva introdotta in Unione Sovietica l’ho trovata davvero affascinante e poetica, ma non solo, porta anche la voglia di comunicare al di fuori del gruppo, mettendoli in serio pericolo perché se verba volant, scripta manent e quando le proprie idee vengono stampate in serie e disseminate non solo nell’Istituto, ma anche al di fuori di esso le regole del gioco cambiano e tutti i ragazzi coinvolti rischiano di perdere tutto in nome della libertà.
La musica nelle ossa è stato un viaggio bellissimo in un periodo della storia che purtroppo conosco troppo poco e sono felice che Christian Antonini abbia voluto regalarci un finale degno di questo nome, perché la storia di Anna e Marko non poteva restare in sospeso e le ultime pagine donano speranza a chiunque abbia la fortuna di imbattersi in questo libro.