La moglie segreta di Gill Paul
Trama 1914. La Russia è sull’orlo del collasso economico e sociale e la famiglia Romanov si trova di fronte un futuro terribilmente incerto. La granduchessa Tatiana è innamorata dell’ufficiale di cavalleria Dimitri, ma gli eventi prendono una piega catastrofica, mettendo a rischio la loro storia d’amore e le loro stesse vite.
2016. Dopo una rivelazione inaspettata e devastante, Kitty Fisher lascia precipitosamente Londra per andare a rifugiarsi nel cottage del suo bisnonno nello Stato di New York. Lì, sulle rive del lago Akanabee, trova un prezioso ciondolo di antica fattura che la porta sulle tracce di un segreto di famiglia a lungo custodito…
Recensione a cura di Paulina B. Lawrence Ho appena terminato di leggere La Moglie Segreta dell’autrice Gill Paul, continuate a leggere per scoprire che cosa ne ho pensato…
La Moglie Segreta è un romanzo storico e d’amore che fantastica, partendo da alcuni spunti trovati nei diari della granduchessa Tatiana Romanov, figlia dello zar Nicola II, su una ipotetica storia d’amore tra la stessa e Dimitri Jacovlevič, ufficiale dell’esercito russo. (Se leggerete fino in fondo, dopo l’ultima pagina troverete anche alcuni cenni sui materiali utilizzati dall’autrice per la ricostruzione storica della vita della famiglia Romanov, tra cui appunto il suddetto diario.)
La storia inizia durante la seconda guerra mondiale e procede, passando per la rivoluzione bolscevica, fino ai giorni nostri, intrecciando il racconto della vita di Dimitri – che è il protagonista a tutti gli effetti – a quello della pronipote, Kitty Fisher, sua unica erede. Vi anticipo che questo romanzo non è per tutti, non solo per la lunghezza estrema, ma anche perché le vicende storiche, e in particolare la prima guerra mondiale e la rivoluzione russa, sono descritte con dovizia di particolari, secondo me anche troppi. Se siete persone molto sensibili potreste ritrovarvi a dover saltare interi paragrafi (cosa che non pregiudicherà in ogni caso il senso della storia….) per evitare di leggere brutture quali corpi divisi in più parti con arti vari seminati ovunque; se non siete persone impressionabili, tali dettagliate descrizioni reiterate potrebbero comunque ad un certo punto annoiarvi. Diciamo che, come scrittrice, avrei sicuramente dedicato meno spazio alle brutture della guerra, che appesantiscono la trama e allungano troppo la lettura, e come lettrice mi sono trovata, nel caso di alcuni paragrafi, e decidere di procedere oltre senza terminarne la lettura, perché un bollettino di guerra all’interno di un romanzo storico mi pare fuori luogo, soprattutto visto che, in sostanza, si tratta soprattutto di una storia d’amore.
Per la maggior parte della lettura – fatte le eccezioni sopra menzionate – la trama è comunque davvero avvincente, anche per questo non voglio dirvi troppo, e la storia d’amore tra Dimitri e Tatiana è molto appassionante, anche se con l’epilogo finale direi che si scade secondo me – purtroppo – nel melodramma.
Tutt’altra cosa è la storia di Kitty Fisher, pronipote di Dimitri. Kitty scopre il tradimento di suo marito pochi giorni dopo essere venuta a conoscenza di essere l’unica erede di Dimitri e di essere entrata in possesso, tra le altre cose, di un cottage sul lago Akanabee. In preda allo sconvolgimento, lascia Londra improvvisamente per gli USA e sparisce per oltre tre mesi dalla vita del marito, installandosi nel cottage del bisnonno. La sinossi ufficiale riporta la scoperta di un ciondolo antico nel suddetto cottage, fatto di rilievo semplicemente perché dopo questo ritrovamento Kitty comincia a fare ricerche sul suo bisnonno, di cui sia la madre che la nonna le hanno parlato poco e niente. Non vi racconto come va a finire tra Kitty e il marito ovviamente, sarete voi a scoprirlo, vi dico però che ho trovato imparagonabili le due storie d’amore – l’una profonda e incrollabile, l’altra messa in crisi dalla temporanea chiusura emotiva di Kitty in seguito alla morte dei suoi genitori, a cui il marito risponde facendo sesso con una procace signora conosciuta sul web (!?) – e i modi di rapportarsi degli amanti, e ho trovato frettoloso e anche discutibile il finale tra Kitty e Tom. L’intensità della storia d’amore tra Dimitri e Tatiana non trova alcun riscontro in quella tra Kitty e il marito, direi che siamo proprio su due pianeti diversi, l’unico motivo che mi viene in mente per giustificare tale disparità è che si tratti di un escamotage dell’autrice per dare rilievo alla storia di Dimitri e Tatiana…
Il bello di questo romanzo credo stia soprattutto nel modo in cui ci viene raccontata la storia di Dimitri, sia direttamente da un narratore onnisciente nella parte a lui dedicata, sia attraverso le scoperte che Kitty fa sulla vita del suo bisnonno, e spesso gli eventi delle due parti – quella ambientata nel presente e l’altra che dal 1914 arriva al 1986 – si intrecciano, e l’autrice ci lascia in sospeso tra l’una e l’altra parte della narrazione, facendo si che il lettore rimanga incollato al romanzo. I personaggi fondamentali sono ben costruiti, soprattutto Dimitri, ma anche Tatiana, Rosa – che spicca a tutto tondo – e Kitty. Su Tom non mi esprimo, dico solo che il suo tradimento mette in moto tutta una serie di situazioni tra cui soprattutto la partenza avventata di Kitty, quindi lo trovo più pretestuoso che psicologicamente motivato.
Cosa dirvi ancora, senza togliervi il gusto della lettura? Se avete voglia di immergervi in un romanzo veramente molto lungo, ma anche avvincente, di quelli i cui personaggi alla fine li conoscerete a fondo tanto da iniziare a sognarveli anche di notte, e se siete lettori/lettrici tenaci, che non mollano un tomo a metà, neanche se contiene bollettini di guerra e qualche piccola caduta di stile in mezzo ad alcuni refusi, questo romanzo fa per voi.
Io personalmente di questo romanzo voglio sicuramente portare con me l’intensità dell’amore di Dimitri e Tatiana, che vi trasmetto con un’unica citazione:
“Vuoi appoggiare la fronte alla mia? Così ciascuno dei due saprà cosa pensa l’altro”
(Gill Paul, La Moglie Segreta)
