La mia estate indaco di Marco Magnone

la mia estate indaco

Trama Viola ha quattordici anni e custodisce un segreto legato al giorno peggiore della sua vita, che lei chiama il Giorno in Cui Ho Toccato Il Fondo. Finora ha sempre passato le vacanze in montagna, in roulotte con i suoi adorati nonni e in compagnia della sua migliore amica. Quest’anno però il nonno è in ospedale e Viola si è appena trasferita con i genitori in una città di provincia dove non conosce nessuno e la vita è grigia anche in pieno agosto. Si preannuncia un’estate da dimenticare, ma un pomeriggio tutto cambia, quando Viola si imbatte in un gruppo di ragazzi e ragazze che giocano a pallavolo e che potrebbero diventare i suoi nuovi amici. Tra loro c’è l’indecifrabile e magnetico Indaco, che sembra nascondere molti misteri e ben presto spinge Viola a sfidare le regole, costringendola a superare le sue più grandi paure.
La penna delicata e diretta di Marco Magnone, qui al suo esordio nel romanzo realistico, immortala un’estate in cui tutto cambia e un primo amore tutto da scoprire.

La mia estate indaco di Marco Magnone, libro di narrativa per ragazzi pubblicato da Mondadori ragazzi l’11 giugno.

Questo mese ero certa di non riuscire ad aggiungere nessuna lettura per ragazzi, la tabella di marcia per concludere tutto entro il 30 giugno era serratissima. Così, quando Elisa ha proposto libro a noi blogger, ho tentennato parecchio, ma alla fine ho dovuto cedere. La mia forza di volontà ha vacillato pericolosamente e dopo un giorno mi sono trovata tra le mani la bozza copertinata (quanto m piacciono le bozze, anche se mi si staccano sempre i fogli).

Parto subito da un giudizio puramente estetico: la cover è stupenda. Entrando in libreria è impossibile non notarla. Oltre alla copertina è bella l’impaginazione, nei libri per ragazzi la cura al particolare è molto importante.

A scatola chiusa ho inserito La mia estate indaco tra i libri da far acquistare per la biblioteca della scuola dove ho insegnato quest’anno e, a lettura terminata, sono convinta di aver fatto la scelta giusta.

Il target a cui si riferisce è quello degli adolescenti, io lo consiglierei in seconda e terza media, e nei primi due anni delle superiori. Perché tratta delle tematiche importanti, come sono soliti fare i libri per ragazzi. Pone l’accento sull’accettazione di noi stessi, sulla comprensione dei problemi degli altri, sulle dinamiche tra ragazzi e sul rapporto tra genitori e figli.

E poi c’è Indaco, che è l’incarnazione di tante cose, belle e brutte, dei ragazzi di oggi. Indaco è un personaggio enigmatico, senza dubbio il più interessante della comitiva. In lui vivono diverse contraddizioni, sembra il cattivo ragazzo, quello da cui tenersi alla larga il più possibile, ma è anche in grado di mostrare un’empatia che poco si addice a chi sembra fregarsene del mondo.

Viola al contrario è un libro aperto, qualsiasi emozione provi le si legge in faccia, per lei è impossibile nascondere i suoi sentimenti. E l’estate dei quattordici anni sembra essere davvero terribile. Niente va per il verso giusto. Il nonno, con cui era solita trascorrere delle bellissime estati in montagna, ha avuto un malore e a questo si aggiunge il trasferimento da Torino a una città di provincia che sembra avere molto poco da offrire.

Viola vorrebbe avere la possibilità di stare accanto al nonno, per quanto le sia possibile, ma non le viene data questa opportunità e ne soffre tantissimo, certa che potrebbe essergli d’aiuto nella guarigione.

Come ogni adolescente che si rispetti vive in continuo conflitto coi genitori, in particolare con la madre. Chi non ha passato quella fase? Mi domando spesso come abbiano fatto a sopportarmi. Perché quando finisci le medie ti senti grande, ma sei ancora solo una bambina un po’ cresciuta. Vorresti spaccare il mondo e poter fare sempre e solo quello che ti dice la tua testa. Il punto di vista dei genitori non ha alcuna importanza. Cosa ne sanno loro dei problemi che stai affrontando? Tutte le sciocchezze ti sembrano di vitale importanza, tutte le stupidaggini ti sembrano ostacoli insormontabili, ma vuoi mettere la gioia delle prime scoperte, l’incanto dei primi amori e le giornate passate in giro con gli amici? Tutto questo ha un valore inestimabile. Perché l’adolescenza per i ragazzi è tanto difficile quanto bellissima da vivere, per i genitori invece è solo un periodo di passaggio molto complicato da accettare e da affrontare.

L’estate di Viola cambia all’improvviso quando si imbatte in una compagnia di ragazzi e ragazze della sua età e capisce che forse non tutto è perduto e può cercare di farsi qualche amicizia. La connessione con alcuni di loro è immediata, con altri praticamente impossibile (perché la str**nza deve esserci in ogni compagnia che si rispetti) e poi c’è lui, Indaco, il ragazzo che ti attrae come una calamita perché sembra assolutamente inaffidabile. Alzi la mano chi non ha avuto una sbandata per il ragazzaccio della compagnia? Quello che i tuoi genitori, se potessero, farebbero migrare a migliaia di chilometri di distanza per non farti cadere in tentazione. State tutte belle composte, vero? Impossibile sottrarsi al fascino del peccato e Viola non fa eccezione. Indaco la stupisce, la stuzzica, la comprende come nessuno, le fa vivere dei momenti indimenticabili. La aiuta a sbollire la rabbia che sente dentro e le fa sentire la sua vicinanza. Viola con lui sente di poter essere se stessa, di potergli confessare tutte le sue paure, perfino il Giorno in Cui Ho Toccato Il Fondo…ma lui sarà davvero ciò che sembra?

Lo stile di Magnone è coinvolgente, semplice, diretto. Gli adolescenti sono il suo pane, è evidente, e li descrive come se fosse nel pieno di quella fase della vita. Ho apprezzato tantissimo la caratterizzazione che ha dato loro, Viola, Indaco e tutti i loro amici sembrano reali, esattamente come i ragazzi che ho conosciuto quando ero adolescente anch’io. Magnone ha dipinto un quadro in cui è facile ritrovarsi e di cui ognuno può dare la propria interpretazione. Senza filtri. Senza timore. Con la gioia e la spensieratezza che devono essere il motore di quel periodo, ma anche con le incertezze che lo caratterizzano.

4 stelle

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