La memoria delle farfalle di Annamaria Piscopo
Giulia ha sedici anni, pochi grilli per la testa e un’amica del cuore, Alice, con cui trascorre tutte le sue giornate tra la scuola e il tempo libero. Finché un giorno Alice muore sotto i suoi occhi e il mondo di Giulia va in pezzi.
Una sera incontra Mattia: diciotto anni, capelli ribelli, un ragazzo dolce e semplice che nelle ore libere dal liceo lavora in un allevamento di farfalle, la sua passione. Anche lui ha subito una perdita, sua madre è morta pochi mesi prima e sta ancora cercando di ricostruire la sua vita attorno a quell’assenza. Giulia e Mattia si cercano, si innamorano, si perdono, fino al momento in cui capiscono che insieme possono essere più forti.
Ma con il passare dei mesi, Giulia si rende conto che la realtà intorno a sé nasconde delle ombre. Alice aveva dei segreti e lei, forse a causa del trauma della perdita, li aveva dimenticati. Un passo alla volta, Giulia deve trovare il coraggio di affrontare il dolore, le cose non dette e quelle che ha dimenticato, arrivando a scoprire quanto può essere forte l’amore, in tutte le sue forme.
Recensione in pillole
valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
consigliato a: ragazze dai 13 anni in su
perché leggerlo: è un libro molto coinvolgente e ben costruito in cui
apprendi le cose con le giuste tempistiche, senza fretta e
le tessere del puzzle si incastrano alla perfezione.
La memoria delle farfalle di Annamaria Piscopo, romanzo young adult in uscita oggi, 3 marzo, grazie a Rizzoli.
Uno dei motivi per cui apprezzo la casa editrice Rizzoli è che mi permette di conoscere nuove validissime voci del panorama italiano. La memoria delle farfalle mi ha attratto subito per la copertina che con una sola immagine rappresenta perfettamente la sensazione di nebulosità che domina la vita della protagonista. Già perché Giulia ha ben poche certezze da quando Alice è morta davanti ai propri occhi e tutte le sue certezze vacillano, come se la realtà fosse ben distante dai ricordi che riaffiorano nella sua mente giorno dopo giorno.
Alice che si volta a salutarmi, la faccia serena un attimo prima e poi che si deforma subito dopo. Come se avesse visto qualcosa di tremendo. Il mio nome che si spegne sulle sue labbra. I miei piedi immobili. La sua mano non ce la fa ad arrivare al petto, stramazza al suolo. Grido, ma non mi muovo. E quando arrivo da lei urlandole di alzarsi, piangendo e soffocando nelle lacrime, ha già chiuso gli occhi.
Alice agli occhi di Giulia era assolutamente perfetta, la migliore amica che potesse trovare al mondo, è lei a sentirsi costantemente fuori posto, sbagliata, come se la mancanza di Alice al suo fianco la rendesse difettosa. Giulia fatica ad andare avanti con la propria vita, fatica a trovare la gioia di un tempo, frequenta anche una psicoterapeuta per riuscire ad uscire da questa situazione così difficile. La psicoterapeuta, Angela, diventa una figura molto importante per Giulia, la aiuterà non solo come medico curante, ma le starà accanto come una sorella maggiore, guidandola e spronandola ad accogliere il passato che man mano riaffiora nella sua mente.
Ma questa non è solo la storia di Giulia, Mattia è l’altro protagonista, anche lui ha subito pochi mesi prima un lutto devastante. La sua amata madre è venuta a mancare, colei che era il collante della sua famiglia, la donna che lo spronava a essere se stesso e a non accantonare i suoi sogni. Mattia ha una passione incredibile per le farfalle, grazie a un amico della madre ha cominciato a lavorare a stretto contatto con loro, ne conosce tutti i particolari e spera di potersi dedicare a loro anche in futuro.
Una sera a una festa i cammini di Giulia e Mattia si incrociano, lei è devastata, ha bevuto troppo e lui si trova a soccorrerla. «Gli ho detto che mi chiamo…» prendo un respiro «Alice. Mi chiamo Alice, così gli ho detto.» «Perché l’hai fatto?» Sembra preoccupata. «Volevo essere lei, lì con lui. La ragazza che lui avrebbe voluto. Volevo essere simpatica, spigliata come era lei.» Giulia non si è mai sentita all’altezza della perfezione di Alice e adesso che lei non c’è più il ricordo le sembra ancor più inavvicinabile, ma Mattia vede in Giulia tutto ciò che lei non riesce a scorgere, non riesce a levarsela dalla testa e spera di poterla rivedere presto.
Il destino li fa rincontrare e Mattia non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare questa ragazza che riesce a smuovergli qualcosa dentro che nemmeno lui sa spiegarsi. Giulia prova lo stesso per lui, ma non riesce a essere sincera comunicandogli il suo vero nome. Tutto ciò che si raccontano è vero, insieme si sentono più forti, in grado di affrontare tutti i loro tormenti e di mettere da parte la tristezza che alberga nelle loro anime. I giorni passano e niente può restare sepolto a lungo…saranno abbastanza forti da affrontare tutto insieme o la loro giovane età li separerà?
La memoria delle farfalle è un libro molto coinvolgente e ben costruito in cui apprendi le cose con le giuste tempistiche, senza fretta e le tessere del puzzle si incastrano alla perfezione. C’è molta sofferenza nelle pagine sgorgate dalla penna di Annamaria Piscopo, quella sofferenza che ti fa avvicinare ai protagonisti in punta di piedi con la voglia di stringerli in un abbraccio fortissimo per cercare di consolarli e di fargli sentire che tu ci sei, sei lì con loro che vivi tutto con trasporto. Giulia e Mattia sono due persone speciali che attraversano questo mondo non senza difficoltà. Mattia vorrebbe che ci fosse giustizia, si batte per gli altri anteponendoli a se stesso, per un amico si getterebbe in pasto ai leoni senza paura delle conseguenze. Giulia porta dentro sé un dolore che può arrivare ad annientarla, la felicità è una sensazione che non si sente bene addosso, come se non meritasse di essere felice. Mattia e Giulia insieme donano speranza, fanno pensare al lettore che per chiunque, anche l’anima più persa che cammina su questa terra, esista la possibilità di trovare serenità. Spero con tutto il cuore che Annamaria Piscopo scriverà un seguito perché la storia di Giulia e Mattia ha ancora molto da dare e io sarò qui pronta a soffrire e a gioire con loro.