La mappa che mi porta a te di J.P. Monninger

LA MAPPA CHE MI PORTA A TE di J.P. Monninger

Trama L’amore ci trova. Sempre. È l’estate dopo la laurea, quella della libertà e dei progetti, quando il futuro ti inebria con le sue infinite possibilità e la vita sembra invitarti a percorrere mille strade diverse. Quell’estate, al termine del college, Heather parte per l’Europa con le amiche del cuore. È un viaggio zaino in spalla, alla scoperta della magia del vecchio continente, i romanzi di Hemingway a farle da guida da una capitale all’altra. Ad attenderla al suo ritorno negli Stati Uniti c’è un avvenire già accuratamente tracciato: un impiego sicuro, l’inizio di una carriera importante, le aspettative della famiglia. Ma su un treno notturno da Parigi ad Amsterdam, ecco, inaspettato, l’incontro con Jack, capace in un istante di cambiare il corso del suo viaggio e della sua vita. Jack non segue gli schemi. Lui, la carriera e le aspettative, se le è lasciate alle spalle senza rimpianti. Ora sta attraversando l’Europa seguendo un itinerario annotato in un vecchio taccuino: apparteneva a suo nonno che, dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale, si era concesso di conoscere meglio quei Paesi prima di tornare in America. Per Jack, quel diario è un tesoro prezioso e non esita a condividerlo con la ragazza che lo ha conquistato in un istante. È così che le traiettorie di Heather e Jack si uniscono, in un viaggio dell’anima che è scoprirsi e amarsi, vedere con gli stessi occhi spettacoli mozzafiato, nutrirsi di poesia, suoni, profumi. È un’estate unica, in cui tutto è un sogno possibile. Ma quando, come ogni estate, volgerà al termine, Heather e Jack dovranno decidere se restare compagni di viaggio per la vita o tornare alle rotte prestabilite. Sul loro destino pesa un segreto. E sarà la più grande prova d’amore.

la mappa che mi porta a te

Recensione di Esmeralda – La mappa che mi porta a te di J.P. Monninger pubblicato il 29 agosto da Sperling & Kupfer, che ringrazio infinitamente per la copia inviatami, che custodirò gelosamente nella mia libreria perché è davvero un gioiellino.

Mi sono innamorata perdutamente della cover nell’istante stesso in cui il mio sguardo si è posato su di essa, romantica, dolce, un’immagine che ti fa sognare a occhi aperti di vivere quel momento, un bacio indimenticabile con i fuochi d’artificio che esplodono alle tue spalle. Dopo la cover divina è arrivata la trama a conquistare il mio cuore, un viaggio per l’Europa, zaino in spalla, con un diario scritto nell’immediato dopo guerra a fare da bussola. Come si può resistere alla sete di avventura, alla voglia di vedere attraverso i tuoi occhi, e le tue sensazioni, quello che gli occhi di tuo nonno hanno visto settant’anni prima di te? Sono rimasta affascinata dai racconti del suo diario, dalla poesia che le sue parole emanavano e dalle immagini di catastrofica distruzione, ma anche di infinita gioia per la fine della guerra, che proiettavano nella mia mente. Non credo sia stato semplice per un americano ricostruire scene così vivide da sembrare reali dell’immediato dopoguerra europeo e devo ammettere che, memore dei pochi racconti che sono riuscita a sentire di quegli anni, ho sentito salire in me un po’ di angoscia. Avrei voluto poter parlare con mio nonno dei suoi anni in guerra e dei ben otto trascorsi prigioniero prima di poter fare ritorno a casa ma non ho mai potuto, perché mio nonno se l’è portato via un male incurabile quando avevo solo quattro anni e perché, in qualunque caso, di quegli anni orribili non voleva proprio parlare con nessuno. Perché l’orrore della guerra vissuta in prima persona, al fronte, coi tuoi amici che cadono intorno a te come foglie, è un’immagine che la tua mente vuole cercare di non rievocare mai più, nemmeno nei racconti ai figli e ai nipoti, perché il dolore che ti lascia dentro rimane incolmabile e riviverlo riapre ferite che bruciano ancora come se ti trovassi ancora lì, inerme, di fronte alla follia del genere umano.

la mappa che mi porta a te

La mappa che mi porta a te non è però, e per fortuna, un racconto di guerra, tutt’altro, racconta la nascita di un amore impensato e non cercato, un amore che ti travolge e ti lascia senza fiato per quanto è potente. Un viaggio in Europa, alla scoperta della sua bellezza decadente e della sua poesia, impossibile da trovare in altre parti del mondo, si trasforma per Heather nel viaggio alla scoperta del sentimento più forte e importante, quello che muove il mondo intero, l’amore.

Quello tra Heather e Jack è un vero e proprio colpo di fulmine, anche se Heather è restia ad ammetterlo perfino a se stessa, si attraggono fin dal primo istante e faticano a staccarsi anche quando sembra la cosa giusta da fare…ma giusta per chi? Heather non vuole di certo al suo fianco un ragazzo che le dica apertamente che la sua vita tutta schemi e decisioni già prese non sia degna di essere vissuta e Jack, che di schemi e previsioni non ne vuole proprio sapere, fatica a tenere a freno la sua lingua lunga e il suo bisogno di esprimere sempre a voce alta i propri pensieri. Come faranno a trovare un equilibrio tra i loro caratteri agli antipodi? Tra le loro spiccate personalità che non sono molto bravi a imbrigliare per il bene del loro rapporto? Mi sono divertita molto a leggere i loro battibecchi e le incomprensioni la fanno da padrone, trovare un equilibrio è difficile in ogni coppia ma per Heather e Jack a tratti sembra davvero impossibile. Sono il bianco e il nero, lo yin e lo yang, si attraggono e respingono in egual misura, senza freni e inibizioni, loro possono essere tutto o niente, e io, che sono un mix perfetto dei due faticavo a decidere da quale parte schierarmi.

la mappa che mi porta a te

Lui era uno spirito libero, romantico e impulsivo, io un tipo più equilibrato. Su questo aveva ragione lui. Io puntavo alla carriera; lui era la lepre e io la tartaruga, lui la cicala e io la formica. Non che uno dei due avesse torto e l’altro ragione, o che uno fosse superiore e l’altro inferiore: eravamo solo diversi.

Un romanzo difficilmente dimenticabile, diverso dal solito, scritto da un uomo che riesce però a parlare al cuore delle donne con una delicatezza e una cura nei dettagli impeccabili. La mappa che mi porta a te è un gioiellino della narrativa e sono stata felicissima nel leggere che diventerà un film, la sceneggiatura come l’ha pensata J.P. Monninger è già perfetta e spero che modificheranno la trama il meno possibile. Un perfetto equilibrio tra sogno e vita vera, un romanzo che vi lascerà a bocca aperta, con un finale aperto a mille epiloghi, e vi farà comprendere la forza e potenza del vero amore, capace di valicare ogni ostacolo che la vita gli pone davanti.

bellissimo

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