La maledizione di Timber Manor di F. E. Feeley Jr.
Mentre è ancora in lutto per la perdita dei suoi genitori, Daniel Donnelly riceve la chiamata inaspettata di una zia che non ha mai incontrato e che, di punto in bianco, gli affida il controllo della fortuna di famiglia e della tenuta dei Donnelly, Timber Manor. Anche se suo padre lo aveva sempre tenuto all’oscuro del passato del loro nome, la curiosità e il bisogno di ritrovare la sua famiglia portano Daniel a fare un tuffo nel passato.
Nascosta in un’area remota del nord-ovest, nel corso degli anni Timber Manor è diventata un luogo silenzioso. Le sue camere vuote ospitano solo vecchi mobili coperti da teli bianchi e impolverati. Quando Daniel arriva e sua zia avvia il restauro della casa in suo onore, strani avvenimenti iniziano a scuotere la quiete della magione. Daniel viene perseguitato da incubi e ricordi che non sono i suoi. Tornata in vita con tutte le tragedie del suo passato, Timber Manor minaccia di schiacciarlo sotto il peso della sua storia.
Lo sceriffo Hale Davis è cresciuto lavorando nella tenuta dei Donnelly. Nel vedere Daniel in difficoltà, giura di proteggere l’uomo che ha catturato il suo cuore e di aiutarlo a svelare il mistero che si cela dietro alla maledizione e a confrontarsi con il passato: non c’è in gioco solo la vita di Daniel, ma anche la salvezza della sua famiglia.
La maledizione di Timber Manor di F. E. Feeley Jr. primo volume horror a tematica male to male della serie “Memorie delle ombre umane” pubblicato il 23 maggio 2020 dalla Triskell Edizioni
Tra le molteplici letture fatte da quando collaboro con il blog, mancava ancora il genere horror ma, vi ho sopperito leggendo “La maledizione di Timber Manor”, primo romanzo stand alone della serie “Memorie delle ombre umane” che ha, per così dire, sconvolto un paio di volte il mio sonno.
F.E.Feeley Jr. dà vita ad un racconto corale, i personaggi sono molteplici e ognuno di loro racconterà gli eventi del passato e quelli attuali dal proprio punto di vista, permettendo al lettore di avere una visuale più ampia. Abbiamo, quindi, Daniel e Hale, la coppia protagonista, la zia Carol, Francine una sorta di veggente, tre lupi e la “casa” vera protagonista della vicenda. Ora, con la promessa di non svelarvi nulla del racconto in sé cercherò di parlarvene un pochino.
Daniel Donnelly ha da poco compiuto ventitré anni quando perde entrambi i genitori in un incidente in mare. Convinto di essere rimasto solo al mondo, rimane stupito quando viene contattato dalla sorella del padre che lo invita a raggiungerla dall’altra parte del paese per conoscersi meglio. Carol è una donna di cui ha sentito parlare solo vagamente e che non ha mai conosciuto, ciononostante, fin da subito la zia lo accoglie con enorme gioia. Cresciuto come figlio unico ed estremamente protetto da sempre, Daniel sente il peso di aver litigato con il padre prima che morisse. Il senso di colpa, la mancanza degli affetti più cari e il trasferimento in un altro Paese sono tutti eventi che hanno messo a dura prova la sua mente e, soprattutto, i suoi sentimenti.
Hale Davis, poco più che trentenne è lo sceriffo del paesino teatro delle avventure dei nostri protagonisti, è un uomo tutto d’un pezzo che crede solo in quello che può toccare con mano. Solido, leale e affascinante si ritrova completamente spiazzato nel sentire una forte attrazione nei confronti di un giovane appena conosciuto. Eppure il sentimento è lì, non lo ha cercato ma gli è piombato addosso come un fulmine a ciel sereno.
Carol Donnelly ha rinunciato a molto nella sua vita, primo fra tutti il fratello che adorava, il papà di Daniel. Quando scopre che non avrà più l’occasione di rivederlo non esita nemmeno un istante a contattare quel nipote tanto amato da lontano per renderlo l’erede di tutto. E quel tutto è tanto: soldi, aziende, terreni e una villa che è stata ed è l’orgoglio e il vanto dei Donnelly.
Francine ricopre il ruolo dell’elemento esoterico, il punto di luce che potrebbe aiutare al momento del bisogno. Di lei scopriremo la natura e la missione. Tutti fatti interessanti che sicuramente potrebbero tornarci utili nei libri seguenti.
E, infine, i Lupi e la Casa ma qui sarete voi a dover scoprire il loro ruolo all’interno della vicenda.
A distanza di qualche giorno dalla fine della lettura sono ancora un po’ titubante nella scelta delle parole per descriverlo. Sicuramente non è stata una brutta lettura, il libro è tradotto benissimo e il racconto scorre veloce e con un buon uso delle descrizioni dei luoghi che permettono al lettore di calarsi nei panni dei personaggi e respirare la loro stessa angoscia, ma c’è un qualcosa che non mi ha convinta fino in fondo. A dirla tutta avrei preferito meno informazioni su questa o su quell’altra cosa e concentrarmi di più sugli eventi horror o su quelli amorosi che, invece, passano da zero a cento nell’arco di quattro pagine. Va bene il colpo di fulmine ma, a mio parere, il coinvolgimento dei due protagonisti è stato ancora più veloce di una saetta scagliata da Giove in persona. Ecco, avrei voluto ci fosse più suspense sui fatti misteriosi che accadono e, invece, scopriamo quasi subito di cosa si tratta. Comunque state tranquille, il libro non finisce con alcun cliffhanger ed è una storia che vi invito a leggere perchè qualche brivido di terrore ve lo strapperà di sicuro, soprattutto se lo leggerete di notte come ho fatto io e, anche se in questo frangente, non mi è piaciuta la storia del colpo di fulmine, posso assicurarvi che vi sentirete partecipi della relazione tra Daniel e Hale, fin troppo dolce e al limite della perfezione nel tumulto della vicenda. Il sentimento che provano l’uno per l’altro fin da subito, è un faro nella notte buia che li circonda. Ma non vi aspettate troppa passione, non perché non la provino ma perchè hanno deciso di fare le cose con calma e qui, a mio parere, un po’ di anacronismo c’è. Due uomini, nel pieno dei loro anni migliori, con gli ormoni a mille che aspettano? Non so, non mi ha convinto anche perchè i due sono sempre appiccicati l’uno all’altro. Ma, in definitiva è un buon inizio di serie, le tematiche sono affascinanti, il pizzico di terrore lo si prova, i sentimenti di certo non mancano, quindi che aspettate? non pensate ai miei piccoli dubbi, anzi confutatemeli leggendo la storia di Daniel e Hale.
Ultima precisazione, per dovere di onestà, assegno al libro quattro stelline perchè il mio blog non ha mezze misure, ma in realtà non è un quattro pieno