La maledizione del vero amore di Stephanie Garber
“Evangeline Volpe aveva sempre creduto che un giorno si sarebbe ritrovata in una fiaba.”
Si è avventurata nel Magnifico Nord in cerca del suo lieto fine e sembra proprio che lo abbia trovato: ha sposato un bellissimo principe e vive in un castello leggendario.
Ma Evangeline non ha idea del prezzo devastante che ha pagato per vivere la sua fiaba, non sa che cosa ha perduto né che Apollo, suo marito, è determinato a fare in modo che non lo scopra mai impedendole di ricordare e tenendola legata a sé con l’inganno. Inoltre, per essere sicuro che le cose restino tali, dovrà uccidere Jacks, il Principe di Cuori.
E Apollo non è il solo a mettersi tra Evangeline e Jacks, c’è anche una donna pronta a tutto perché il Principe di Cuori sia solo suo…
Sangue sarà versato, cuori verranno rubati e il vero amore sarà messo a dura prova in questo capitolo conclusivo e mozzafiato della trilogia cominciata con C’era una volta un cuore spezzato.
La maledizione del vero amore di Stephanie Garber, volume conclusivo della trilogia One upon a broken heart, pubblicato da Rizzoli il 7 maggio.
Non so come parlarvi di questo terzo volume, in parte perché non l’ho amato quanto i precedenti e in parte perché non voglio farvi spoiler. Cosa impossibile, ve lo assicuro.
La Garber come sempre ci trascina in un attimo all’interno della storia, con lei le riletture non sono necessarie perché le sue scelte restano indelebili nei lettori e nell’arco di poche pagine ero ancora lì, immersa nelle atmosfere gotiche che lei ama, alla ricerca della memoria di Evangeline e con la voglia di ritrovare il mio amato Jacks.
Apollo e Evangeline sono marito e moglie, ma Evangeline ha perso la memoria e deve ricostruire ogni cosa, compreso il rapporto con Apollo. Anche se non le viene naturale affidarsi ad Apollo e concedersi come una donna innamorata. Pensa di essere felice e di dover temere il Principe di Cuori sulla cui testa pende una taglia e che le viene presentato come la fonte di tutti i suoi problemi, un essere soprannaturale mostruoso e privo di morale.
Quanto è lontana dalla verità e quanto questa condizione getta nello sconforto colui che la ama pur non essendo più in grado di amare. Apollo gioca tutte le sue carte, tiene sotto scacco Evangeline certo di poterla gestire e poterla tenere all’oscuro di tutti i suoi piani fino al giorno in cui Jacks non sarà più una minaccia.
Evangeline però non ama essere comandata, non ama essere tenuta sotto una campana di vetro e quando le si presenta l’occasione di esplorare e di provare a recuperare la memoria non si fa scappare l’opportunità. Certo non è facile fuggire da Apollo, ma lei non è sola, Jacks non può lasciarla al suo destino e, anche se lui non dovesse mai più far parte della sua vita, vuole che sia libera di scegliere, sorridere, sbagliare, gioire. Deve aiutarla a recuperare la memoria.
Avrei voluto molto più Jacks, anelavo i capitoli dal suo punto di vista, speravo sbucasse all’improvviso e quando irrompe sulla scena per salvare Evangeline i momenti tra loro sono energia e tensione. Detto questo, funziona tutto? Purtroppo no, ci sono cose che non mi hanno convinto, altre che sono rimaste senza soluzione (forse in attesa di una nuova serie spin-off?), ma almeno il libro non è finito male e questo già mi rincuora visto come si erano messe le cose a un certo punto.
Insomma smeraldi, se siete fan della Garber e avete letto i primi due capitoli dovete mettere un punto e chiudere la trilogia, che mi sento in ogni caso di consigliare a chiunque perché Jacks è un personaggio bellissimo e vi fareste un torto a non volerlo conoscere.