La locanda dove il mare parla piano di Emma Sternberg

la locanda dove il mare parla piano

Trama Quando Linn perde in un solo giorno fidan­zato, casa e lavoro, impara due grandi lezioni. La prima: mai mettere tutta la tua vita in ma­no a un uomo. La seconda: mai disperare, perché la vita stessa sa sempre come sorpren­derti. Di lì a poche ore, infatti, un certo Mr. Cunningham, «cacciatore di eredi», spunta dal nulla con una notizia sensazionale: Linn ha ricevuto una casa negli Hamptons da una fantomatica zia d’America.

Lasciata la Germania con il primo volo per New York, Linn scopre così la Sea Whisper Inn, ovvero la locanda Sussurro del Mare: un’antica villa, un tempo adibita a pensione, dotata di parco, discesa al mare e – nuova sorpresa – cinque inquilini fissi. Sono i migliori amici della zia, cinque arzilli vecchietti che sanno come godersi la vita, tra Manhattan ghiacciati e riposini pomeridiani. Mentre Linn tenta di escogitare un piano per salvare dai debiti la casa e magari riaprirla ai turisti, è sempre più conquistata dai fantastici cinque e dai loro racconti affascinanti su zia Dorothy e sulla vita glamour che si era reinventata dopo la fuga dall’Europa.

Ma in quella storia manca un dettaglio fon­damentale, un segreto struggente di cui resterebbe traccia solo in un quadro, miste­rioso e introvabile. Proprio la ricerca di quel dipinto scomparso permetterà a Linn di aprire una porta su quel passato … e fare finalmente luce sul proprio futuro.

la locanda dove il mare parla piano

Recensione di Veronica – Care lettrici eccomi oggi a presentarvi un romanzo che ho avuto l’onore di leggere in anteprima, La locanda dove il mare parla piano di Emma Sternberg edito da Sperling & Kupfer in uscita proprio oggi.

Posso già anticiparvi che questo romanzo l’ho divorato in pochissimi giorni, e non perché avessi fretta di recensirlo, ma perché non riuscivo a smettere di leggere, presa com’ero dal conoscere le scelte di Linn e della sua stramba combriccola!

Dopo la morte dei suoi genitori Linn è cresciuta passando da una famiglia affidataria all’altra, sentendosi perciò spesso sola. Da adulta può contare sull’amore di Martin, suo fidanzato da quasi 5 anni con il quale convive in una bellissima mansarda in centro a Monaco, e su un buon posto di lavoro nell’agenzia viaggi della famiglia di Martin.

Linn è felice e innamorata, o almeno è questo ciò che crede. Un giorno, rientrando a casa prima, trova il fidanzato con un’altra e il mondo sembra crollarle addosso, ma non ha nemmeno il tempo per disperarsi perché poche ore dopo la terribile scoperta irrompe in casa sua tale Mr. Cunningham, un cacciatore di eredi, che la informa di aver ricevuto in eredità da una zia di secondo grado, Dorothy Webber, un immobile a Southampton, un vecchio alberghetto di 16 stanze ora in disuso. Questa occasione non può che essere presa al volo! Linn firma un accordo con Cunningham, mette alcune cose in valigia e senza pensarci troppo vola in America.

Una volta approdata nel Southampton si trova di fronte al Sea Whisper Inn, locanda Sussurro del Mare” e ne rimane subito colpita. Tutto le ricorda un luogo perfetto, dall’aria romantica e tranquilla.
Fortunatamente l’acquirente già c’è ed è pronto a sborsare un sacco di soldi per acquistare la casa, tutti i problemi di Linn potrebbero risolvesi in un batter d’occhio ma qualcosa frena le operazioni di vendita. La locanda è abitata da cinque fantastici vecchietti, arrivati a Sea Whisper Inn come turisti e mai più ripartiti. Linn trascorre quindi tre settimane in compagnia di Patty, la migliore amica di Zia Dotty per ben 50 anni, Ornella di origini italiane che rifiuta di utilizzare l’accento inglese e beve solo ed esclusivamente caffè espresso, Eleonore ex insegnante d’arte che ama i romanzi gialli e il tè e infine gli uomini di casa: Maxwell, ex insegnate di biologia con la passione per la ricerca e Frederic, il poeta che ha perso l’ispirazione, perché come dice Ornella “lì con loro sta troppo bene, loro lo amano a prescindere e non dovendo più dimostrare niente a nessuno non ha più l’ispirazione per scrivere”. Ecco, diciamo che gli inquilini del Sea Whisper Inn sono tutt’altro che scialbi pensionati che attendono l’ora della fine, sono persone che hanno ancora voglia di stare insieme e divertirsi. Tutti loro hanno avuto nella vita una persona speciale con cui erano stati felici e ora si tengono compagnia per soffrire un po’ meno.

Il Sea Whisper Inn è una villa in condivisione di vedovi e vedove, una comunità di cuori spezzati, una casa per chi ha perso il focolare.”

Un uragano costringe Linn a trattenersi più del dovuto, ma costringe è davvero il verbo adatto? E se invece non fosse più voluta ripartire? E se si fosse sentita più a casa al Sea Whisper Inn che in qualsiasi altro posto?

Ha davvero ancora senso vendere?

Con l’aiuto di Ted, l’affascinante figlio di Eleonore, Linn tenta di frenare l’accordo con Cunningham, cerca di riparare i danni della casa e salvarla dagli immensi debiti in cui versa. Riaprirla ai turisti è l’unica possibilità per salvaguardare l’immobile ed evitarne la vendita che obbligherebbe gli abitanti a lasciare la loro amata casa.

Nel frattempo nuove porte vengono aperte, e vecchi scatoloni scoperchiati. Linn continua a scoprire affascinanti storie sul passato di sua zia, sui legami che aveva con gli altri inquilini e sul suo amore di gioventù. Un passato collegato a un misterioso quadro sparito, che tutti vogliono, ma nessuno sa dov’è … un quadro che svela più di quanto dovrebbe chi era Zia Dotty; una verità che forse nessuno sa e magari nessuno dovrebbe sapere. E quale ruolo ha Paul Byron, pittore del quadro in questione?
Tra ricerche approfondite e chiacchierate di fronte all’ottimo Manhattan preparato dall’inguaribile romantica Patty, Linn ha modo di scoprire se stessa, realizzare qualcosa sulla sua vita e sul suo modo di legarsi alle persone, legami divenuti difficili da gestire dopo la morte dei genitori. Legami che credeva speciali ma che forse non lo erano.

“Evidentemente cercavo in lui qualcos’altro, o almeno anche qualcos’altro. Evidentemente non amavo soltanto lui, ma anche il focolare che lui mi offriva. Amavo la sensazione di avere un posto nel mondo, in una cerchia di persone che mi aveva messa spontaneamente al centro, in un contesto di cui ero diventata parte”

Riuscirà Linn ad aiutare i suoi cinque amici, tenere la casa, ritrovare se stessa, innamorarsi di nuovo e scoprire il segreto che Zia Dotty si è portata nella tomba?

E’ molta la carne al fuoco in queste 360 pagine. Pagine dense di parole che non stancano mail, di una trama ben studiata, ricca, scorrevole e non prevedibile. Molte cose mi aspettavo avessero un diverso sviluppo e invece sono stata piacevolmente colpita nello scoprire come l’autrice sia stata brava fino alla fine a non far incappare il lettore nel classico commento “ecco, lo sapevo”.

Ho davvero apprezzato La locanda dove il mare parla piano perché mi ha permesso di addentrarmi in un storia che non è il classico contemporary romance. Come Patty anch’io sono un’inguaribile romantica, ecco perché adoro leggere di bellissime storie d’amore ma Emma Sternberg ha saputo farmi battere il cuore pur mettendo la storia d’amore in secondo piano.

E’ riuscita a farmi innamorare degli anziani inquilini ed è riuscita a farmi immergere totalmente nello scenario romantico e suggestivo in cui ha ambientato la storia, tant’è che mi è venuta voglia di organizzare un viaggio negli Hamptons. Mentre leggevo mi sembrava di percorrere le stanze del Sea Whisper Inn e senza rendermene conto mi ritrovavo a fare il tifo per Linn sperando fino all’ultimo che riuscisse ad aiutare la banda dei cuori spezzati.

Vi lascio con questa citazione, che fra altre mi ha colpito molto.
“la vita non è una cosa da cui si può scappare, ma qualcosa in cui si deve approdare. E lei approdò” . A volte rimaniamo aggrappati a un passato che non possiamo cambiare, senza renderci conto di quanto è bello ciò che ci sta intorno, di quante possibilità ha in serbo per noi il futuro. Siamo così impegnati a fuggire da ciò che ci fa paura, come il cambiamento, che ci precludiamo chissà quante occasioni di essere felici…

bellissimo

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