La libreria degli amori impossibili di Elisabetta Lugli

la libreria degli amori impossibiliTrama Anna vive a Torino e lavora alla Stella Polare, una libreria che offre ai suoi lettori una scelta di libri ricercati e raffinati. Quel posto le piace, nonostante le stranezze di Adele, la ricca proprietaria dal carattere brusco, a volte quasi ostile. Per il resto, la vita di Anna si divide tra una stramba famiglia, amiche eccentriche e una storia d’amore che non è mai davvero decollata. La sua routine s’interrompe quando, una mattina, legge sul giornale locale che Claudia, la sua migliore amica ai tempi dell’università, che non vede da molti anni, ha avuto un incidente. Combattuta sul da farsi, decide alla fine di andare a trovarla, non sospettando che quell’incontro possa cambiare la sua vita…
Anna torna in libreria letteralmente sconvolta: tanti anni fa Claudia le ha mentito, Claudia l’ha indotta a lasciare Luca, il suo primo grande amore, Claudia ha condizionato le sue scelte. Le domande sul passato si affollano nella mente di Anna, tutte senza risposta. O almeno così sembra. Perché Anna non sa ancora che il destino sta per giocarle un altro scherzo. Qualcuno, proprio quel giorno, entra alla Stella Polare…

la libreria degli amori impossibili

Recensione di Cassandra La libreria degli amori impossibili di Elisabetta Lugli pubblicato dalla Newton Compton Editori.

Avete presente quella sensazione che vi coglie quando state guidando fiduciose sotto l’indicazione del navigatore ma improvvisamente davanti a voi c’è una strada chiusa?

Siete sbalordite, confuse e dalla bocca iniziano a fuoriuscire una serie di imprecazioni che farebbero arrossire vostra madre.

Ecco mi sento esattamente in questo modo. Perché questo libro non può finire così. Sicuramente è uno scherzo che la Newton ci ha fatto per non svelarci come finisce realmente. Un finale così aperto non lo leggevo da un secolo. Un finale così deve essere bandito, proclamato “proibito” perché lascia nel lettore – almeno ha lasciato a me – la sola voglia di gettare il computer fuori dalla finestra.

Solitamente quando inizio un libro che già dal primo capitolo non mi prende o non mi ispira curiosità lo ripongo nella libreria dicendo che forse non è il momento giusto per quella lettura o semplicemente lo accantono per non riprenderlo più in mano.

Per La libreria degli amori impossibili mi è capitata una situazione analoga, ma dovendo fare la recensione in anteprima mi sono armata di coraggio. Purtroppo devo dire che questo libro fa parte della seconda categoria, ovvero dei libri che mai e poi mai prenderò nuovamente in mano. Perché sostanzialmente non mi lasciato niente se non, appunto, la rabbia per il finale.

Mi dispiace perché si vede che l’autrice ha messo se stessa nella stesura del romanzo, ha curato nei minimi particolari il lato emotivo dei personaggi. Purtroppo, per me, non è bastato a farmi amare i protagonisti e le vicende.

La storia viene narrata in terza persona, principalmente dal punto di vista di Anna ma la scrittrice ci da degli assaggi, seppur brevi, anche della vita di altre persone.

Parliamo ora della protagonista!

Anna, una donna che per tutto il libro non fa altro che tormentarsi con il pensiero: se fossi rimasta con Luca, il mio primo, grande e unico amore, come sarebbe la mia vita adesso?

Forse è questo quesito che mi ha impedito di prenderla in simpatia. Credo che sia normale per una persona chiedersi, nel corso della vita, dove sarebbe in quel momento se avesse scelto B invece che A, ma Anna se lo chiede sempre, ne sembra quasi ossessionata. Non vede quanto è cresciuta, quanto la vita le ha dato nonostante non ci sia Luca ad accompagnarla. Lui è un fantasma del suo passato, che si ripresenta nella sua quotidianità in maniera improvvisa e le fa mettere in discussione quasi tutte le scelte fatte.

Il suo punto fermo è la Stella Polare, la libreria dove lavora con una proprietaria silenziosa che presto si scoprirà avere un passato doloroso…ma niente spoiler!

Questa non è una recensione negativa, perché il libro è scritto bene, i personaggi hanno caratteristiche e personalità ben precise ma (c’è sempre un ma) non mi ha lasciato la sensazione di voler rimmergermi nelle sue pagine. Non mi ha lasciato niente. Negli ultimi capitoli si è ripresa, Giulia è il personaggio che mi è piaciuto di più, sia per la sua storia sia per la felicità che le riserva il futuro.

Non lo inserisco nella categoria “libri da spiaggia”, ma lo consiglierei a chi vuole iniziare un libro senza pretese, ma che ti lascia con un finale a dir poco sconvolgente. Sono rimasta con la bocca aperta a forma di una tondeggiante O per almeno cinque minuti. Un finale che mi ha sconvolta, non riesco a usare un altro termine.

Nonostante tutto se la scrittrice dovesse pubblicare un seguito lo leggerò, soltanto per sapere cosa succederà.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.