La lettrice testarda di Amy Witting

Isobel ha nove anni e il suo compleanno si avvicina. Ma, come ogni volta, non ci saranno regali per lei. C’è solo una cosa che fa volare Isobel lontano dalle rigide regole che la famiglia le impone: leggere. Ma deve farlo di nascosto perché sua madre crede che non sia un’attività adatta a una bambina, che dovrebbe limitarsi a riordinare la casa e a preparare la cena. Isobel cresce alimentando la sua passione segreta di notte, alla luce di una flebile candela. Finché, a sedici anni, la sua vita non cambia radicalmente, quando è costretta a lasciare tutto, cercarsi un lavoro e una nuova sistemazione. È la prima volta che Isobel si scontra con il mondo. Con un mondo che non è solo la sua famiglia e il suo quartiere. È convinta di non avere gli strumenti per relazionarsi con gli altri. Le sembra di dire la cosa sbagliata, si sente fuori luogo. In fondo sua madre l’ha fatta sempre sentire così. Tanto che, quando incontra un gruppo di ragazzi che amano i libri come lei e passano le serate a discuterne, Isobel all’inizio rimane in silenzio. Ora che finalmente è in un contesto in cui può essere sé stessa, in cui può parlare liberamente di letteratura, ha paura. Ma piano piano le parole di Byron, Auden e Dostoevskij fanno breccia nelle sue insicurezze e le insegnano il coraggio di dire quello che pensa. Di far valere la propria opinione senza nascondere la cultura che si è costruita negli anni con le sue letture. Di aprire il cassetto in cui riposa il suo sogno. Il sogno di prendere una penna in mano e liberare quel flusso di parole che ha trattenuto per troppo tempo. Perché anche per una donna tutto è possibile.

Amy Witting ha fatto della lotta per i diritti delle donne il suo manifesto. “La lettrice testarda” è un elogio della letteratura e della sua capacità di illuminare la realtà. Un romanzo di formazione sulla scoperta del proprio posto nel mondo. Una protagonista pronta a sfidare le convenzioni per decidere della propria vita in piena autonomia.

La lettrice testarda di Amy Witting, romanzo di narrativa pubblicato da Garzanti il 28 maggio.

Ma quanto è bella la cover di questo libro? Me ne sono innamorata appena l’ho vista nella newsletter e ho desiderato leggere questo libro pubblicato per la prima volta in Australia nel 1989 col titolo di I for Isobel.

Amy Witting è il nom de plume della scrittrice e poetessa Joan Austral Fraser. Nata a Sydney nel 1918, dedica la propria vita all’insegnamento della lingua inglese e francese nelle scuole secondarie, approdando alla narrativa in età matura. Considerata una delle più importanti autrici australiane e insignita dell’Order of Australia per la sua attività in campo letterario, muore a Sydney nel 2001.

È importante capire da dove parte questa narrazione e chi era la sua autrice per affrontarne la lettura. I primi capitoli di La lettrice testarda mi hanno strappato più di un sorriso, perché Isobel nonostante venga vessata dalla madre ha in sé una gioia e un carattere che non hanno bisogno di approvazioni. Isobel Callaghan è una piccola ribelle che per il quieto vivere deve modificare se stessa, deve fingersi ciò che non è, apparendo meno intelligente e più docile e gentile di ciò che la indole le suggerisce.

Isobel ha in sé tutta la forza necessaria per sopravvivere ai continui soprusi della madre, alla sua cattiveria e alle rigide imposizioni che le propina ogni giorno. Una madre che non mostra quell’amore che ogni madre dovrebbe riversare sui propri figli e di cui cerca di soffocare ogni slancio. Per fortuna ci sono i libri che la coccolano, l’accompagnano durante la sua crescita e le donano un porto sicuro in cui rifugiarsi ogni volta che le cose non vanno come dovrebbero.

Isobel si incolpa di molte cose che esulano dalla sua volontà, cerca di sottostare alle regole della madre anche se non le comprende, cerca di modificare le sue azioni e di reprimere la sua natura, anche se le risulta molto dispendioso e difficile farlo. Quando chi ti dovrebbe essere più vicino e amarti incondizionatamente ti accusa di viltà, disonestà e ghiottoneria finisci per crederci anche tu, sentendoti in difetto per sempre anche quando quella persona non è più di questo mondo.

Isobel faticherà non poco a scrollarsi di dosso il senso di inadeguatezza che le è stato inculcato fin da bambina, lei non è pronta per il mondo che l’attende là fuori, la vita non è per niente semplice e lo scoprirà a sue spese. Imparerà a sopravvivere, comprenderà che non si può stare soli al mondo e che esistono persone affini a lei con cui le piacerà passare il suo tempo libero e che la faranno sentire viva come mai prima. Ma questo non la renderà comunque libera da ciò che sua madre le ha messo in testa.

Inutile diventare cattivi Inutile diventare buoni. Sei quello che sei e qualsiasi cosa Tu faccia non ti aiuterà a uscire dai guai.

La lettrice testarda non è un romanzo da affrontare con leggerezza, è il cammino di Isobel verso la consapevolezza di sé e quindi è tortuoso, i suoi pensieri a volte non vanno nella direzione che avresti pensato, sono figli del tempo e come tali vanno soppesati e metabolizzati. Sono felice di aver potuto scoprire un’autrice che ha fatto la storia della letteratura del suo paese e lo consiglio a chi ama la narrativa di alto livello.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.