La Hague e Mont Saint Michel. Diario di viaggio…#roadtonormandia4
Programma intenso per questo quinto giorno di viaggio: Penisola de La Hague e Mont Saint Michel.
Super rigenerati da una bella dormita ci mettiamo in viaggio per una giornata intensa che ci porterà a coprire le ultime tappe del nostro giretto in Normandia.
Direzione penisola de la Hague per scoprire la parte più aspra e selvaggia della Francia, vi sembrerà di essere arrivati in Irlanda con le sue scogliere a picco sul mare, i suoi pascoli verdi e i suoi minuscoli villaggi che ti fanno pensare di essere in un’altra epoca, è un posto incantato e se volete affrontare un vero viaggio alla scoperta della Normandia è una tappa obbligatoria proprio perché decisamente poco turistica.
Noi abbiamo deciso di fare due tappe per ammirare questa natura incontrastata, Nez de Jobourg, la scogliera più alta d’Europa in cui il vento che spira dal mare si fa sentire con tutta la sua furia e la manciata di case con il suo piccolo porto di soccorso imbarcazioni che corrisponde al nome di Goury, parcheggiata la nostra moto abbiamo fatto una bella passeggiata sulla spiaggia fino ad arrivare agli scogli di Cap de la Hague per ammirare il faro che si scorge in lontananza.
Dopo questa parentesi selvaggia, che abbiamo molto apprezzato, ci tocca fare una cosa davvero super turistica…visitare Mont-Saint-Michel, insomma bisogna compensare!
Devo dire che ho trovato piuttosto triste il confronto tra le due realtà, a Mont-Saint-Michel mi è sembrato tutto preconfezionato e ho fatto fatica ad apprezzarlo a pieno, basti pensare che è l’unico posto in cui ho trovato le calamite che ho iniziato a collezionare da quando affrontiamo questi viaggi on the road, e questa cosa invece di riempirmi di gioia mi ha fatto un po’ deprimere (cavolo mi sa che ha ragione il mio moroso quando mi dicono che non sono mai contenta)!
Mont-Saint-Michel è riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità e meta di pellegrinaggi fin dal Medioevo ed è uno dei luoghi più visitati di tutta la Francia quindi potete immaginare la confusione che c’è, praticamente un flusso continuo di persone in cui t’immetti e se ti fermi sei perduto, comunque è di una bellezza unica e vale la pena di essere visitato, forse esistono orari migliori delle 15/16 del pomeriggio per riuscire a muoversi con più calma e poterlo ammirare meglio, probabilmente alla mattina presto e verso sera i turisti diminuiscono drasticamente e resta solo chi vi alloggia.
Raggiungiamo l’hotel verso sera, ma il bello della Normandia è che le giornate sono un po’ più lunghe rispetto a noi e facciamo pure fatica a trovarlo perché non mi ero resa conto che fosse così lontano da Fougères, comunque il Brit Hotel du Parc, nonostante la posizione che non ti consente di raggiungere la città a piedi, è nuovo, bello e pulito con camere molto spaziose e un ampio parcheggio a disposizione degli ospiti.
Doccia veloce e poi via in moto a cercare qualcosa da mangiare a Fougères, bella città d’arte e di storia con il suo castello feudale con torri e bastioni testimonianza del Medioevo e offre romantiche passeggiate lungo il fiume e il bel giardino pubblico.
Qui per la prima volta in tutta la vacanza abbiamo assaggiato due specialità tipiche francesi, che da noi in Italia non sono per niente a questo livello, galettes e crepes, in una creperia dove fa tutto una signora da sola, davvero ottime.
Cosa ne pensate? Non vi viene voglia di mangiarle?
2 risposte
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[…] il viaggio questi sono i link: Annecy e Troyes, Etrétat e Rouen, Honfleur e Omaha beach, La Hague e Mont Saint Michel, Auxerre e […]