La guerra delle due regine di Jennifer L. Armentrout
NATO DALLA DISPERAZIONE DELLE CORONE D’ORO…
Casteel Da’Neer ha provato sulla sua stessa pelle quanto la Regina di Sangue sia astuta e crudele, ma nessuno, nemmeno lui, avrebbe mai potuto prevedere fino a che punto si è spinta: ciò che ha fatto è a dir poco inimmaginabile.
E DALLA CARNE MORTALE…
Niente impedirà a Poppy di liberare il suo Re e distruggere tutto ciò che la Corona di Sangue rappresenta. Con la forza del Primordiale della Vita a guardarle le spalle e l’aiuto dei Wolven, dovrà convincere i generali di Atlantia a combattere la guerra a modo suo… perché a questo punto nessun’altra opzione è possibile se vuole costruire un futuro di pace per entrambi i regni.
UN POTERE PRIMORDIALE RISORGE…
Insieme, Poppy e Casteel devono abbracciare tradizioni vecchie e nuove per salvaguardare i loro cari e proteggere gli indifesi. Ma la guerra è solo l’inizio. Gli antichi poteri primordiali si sono risvegliati, rivelando l’orrore di ciò che era iniziato secoli prima. E forse, per porre fine a ciò che la Regina di Sangue ha cominciato, Poppy dovrà diventare ciò che è stato profetizzato per lei… e ciò che teme di più.
COME PORTATORE DI MORTE E DISTRUZIONE.
La guerra delle due regine di Jennifer L. Armentrout quarto volume della serie fantasy romance Blood and Ash in uscita oggi, 29 agosto, con HarperCollins.
Se mi seguite su Instagram avete visto nelle stories il mio avanzamento di lettura e letto le mie considerazioni. È stata una cosa più lunga del solito, normalmente i mattoni di questa saga li divoro in 2 giorni, ma qui ho scelto di andare con calma e avanzare ogni giorno di circa un centinaio di pagine. Poi non è andata esattamente così perché ci sono stati giorni in cui ho faticato e le cento pagine mi sono sembrate tante e altri in cui ho accelerato perché dovevo sapere, ero super coinvolta e non potevo accontentarmi.
Credo che la Armentrout avrebbe potuto darci un taglio, 200 pagine in meno nella prima metà le avrei apprezzate, troppe strategie militari e poco avanzamento di trama per i miei gusti, ma temo che la scelta sia di fare libri di 800 pagine l’uno per farlo star bene uno di fianco all’altro in libreria e quindi niente toccava allungare il brodo.
Dalla metà in poi tutto scorre a meraviglia e nella prima parte i capitoli di Casteel sono un toccasana per il lettore spezzando la monotonia delle lungaggini (non me ne vogliate). E poi abbiamo quelle ultime cento pagine in cui succede di tutto e si scoprono tantissime cose incredibili in perfetto stile Armentrout.
Ma il clou è il capitolo 44 quello che attendevamo da tantissimo e che finalmente ci è stato regalato fornendoci materiale per continuare a fantasticare almeno per 3/4 mesi. Grazie Jennifer per questa gioia che ci hai donato, grazie per come si è svolto, grazie per averci deliziato di così tanta bellezza. Ne avevamo davvero bisogno e non ci riprenderemo presto da LA scena per eccellenza.
In tutto questo il mio cuore inizia a virare pesantemente verso Kieran, in La corona di ossa si stava avvicinando e qui ha dato prova di essere degno di tutta la mia più sincera ammirazione, ma non solo lui perché pure Reaver a me fa ridere e io adoro i Draken con uno spiccato senso dell’umorismo. Insomma ce n’è per tutti i gusti e non ci si annoia mai, Casteel ormai è perso completamente, più sottone di lui non c’è nessuno al mondo e quindi questo forse lo fa entrare in una zona d’ombra in cui lo amiamo lo stesso, ma ci fa meno sangue di prima, non so se mi spiego.
Poppy è sempre più cazzuta e ormai le rivelazioni non la sconvolgono nemmeno più perché cos’altro può saltare fuori? Son sicura che la Armentrout riuscirà a trovare altro che ci lascerà a bocca aperta e che Poppy saprà accogliere la novità con un aplomb che non ci saremmo mai immaginati nel primo capitolo.
Insomma smeraldi non ho potuto dirvi molto perché ormai siamo al quarto capitolo e gli spoiler non sono ammessi quindi vi toccherà tuffarvi nella lettura per scoprire quali sono le novità e cosa racconta il capitolo 44 (ma per me ci siete già arrivate) io intanto vi do appuntamento a A light in the flame che sono certa non si farà attendere molto.