La felicità ha i tuoi occhi di Chiara Trabalza

Trama Sara è una donna in fuga. Scappa da un amore sbagliato, fatto di soprusi e di violenza, ha lividi sul corpo e ferite nel cuore. Cerca un modo per ricominciare a vivere e tornare a sorridere. Per farlo si rifugia in un piccolo borgo sul mare, circondata dall’affetto di sua cugina e dei suoi zii, che gestiscono un ristorante. E proprio qui, Sara conosce Michele, un uomo rude e schivo, scorbutico e pungente. Tra i due sono subito scintille. Non si sopportano, sono agli antipodi e non perdono occasione per litigare. Eppure non possono evitarsi, perché Michele è lo chef del ristorante e dovrà insegnare a Sara i trucchi del mestiere. Tra litigi, battibecchi e divertenti schermaglie, tra un pizzico di cannella e una spolverata di zucchero a velo, Sara e Michele finiscono per innamorarsi. Ma il passato torna a bussare alla porta. Non è facile guarire le cicatrici dell’anima, ci sono ferite che fanno ancora male. Sara ha troppi lividi e troppa paura. Michele ha lottato tutta la vita e nasconde un grande dolore. Entrambi hanno un passato doloroso alle spalle e ricordi da cancellare. Ma il destino riserva delle sorprese inaspettate e rimescola le carte. Perché niente è facile, ma tutto è possibile. Si può sempre ricominciare, basta crederci. E la vita, qualche volta, regala una seconda occasione.

Una storia d’amore e di passione, divertente e ironica, deliziosa come una favola. Un romanzo profondo, intenso, commovente. Un amore che profuma di mare, di sogni e di cioccolato.

Nulla è facile

Ma niente è impossibile.

Perché il lieto fine qualche volta esiste davvero, non solo nelle favole.

la felicità ha i tuoi occhi

Recensione di Karmen – Era da tempo che continuavo a rimandare ma, approfittando delle vacanze natalizie, ho iniziato la lettura dell’ultimo Self della dolcissima Chiara Trabalza con il titolo di “la felicità ha i tuoi occhi”, pubblicato il 29 novembre.

Una Favola Moderna con due protagonisti uno agli antipodi dell’altro.

Se anche voi, come me, amate le storie d’amore romantiche dalle tinte rosa e lilla, questo è il romanzo che fa per voi…

Sara è una giovane donna poco più che trentenne, in fuga da Stefano, un uomo violento e da una relazione che le ha distrutto l’anima ed il corpo. Un uomo che, tale non si può definire.

Ha vissuto gli ultimi mesi nella paura, fingendo di essere forte nella speranza che tutto si sarebbe sistemato e che quell’uomo sarebbe tornato quello di cui si era innamorata due anni prima.

Come potevo essere stata così cieca? Come avevo potuto sbagliarmi così tanto? Come avevo potuto confondere l’amore con il possesso, la gentilezza con il dominio, le carezze con gli schiaffi? Quelle domande me le ero ripetuta spesso negli ultimi tempi e purtroppo nessuna risposta avrebbe potuto ormai cancellare le ferite che mi portavo nel corpo e nell’anima.  

Ma dopo l’ennesimo litigio, che si è concluso con il suo corpo ricoperto di lividi, con la complicità della cugina Elisa, decide di salire su quel treno che da Firenze la porterà a Praiano, sulla costiera amalfitana. In viaggio, con il cuore pieno di speranza, il desiderio di rimettersi in gioco e ritornare a sorridere ed iniziare la sua nuova vita lontana da Stefano.

L’ultima cosa che Sara immagina è che ad attenderla, in quel piccolo e colorato paesino, arroccato sulla scogliera a picco sul mare, al posto della cugina ci siano due occhi azzurri come il cielo, profondi  come gli abissi ma allo stesso tempo velati di quella tristezza e malinconia di chi ha sofferto molto nella vita.

Quegli splendidi occhi appartengono a Michele,  il trentottenne  capo cuoco e ottimo pasticcere del ristorante del “Bouganville” l’hotel di proprietà degli zii e luogo in cui Sara lavorerà.

Michele è un uomo cupo, ombroso, schivo e scorbutico, con la tendenza a tenere celato tutto ciò che esiste al di fuori della propria vita lavorativa, quasi a voler proteggere i propri affetti da tutti i mali del mondo.

Tra di loro, in cucina, sono subito scintille, non si sopportano e non perdono l’occasione di far sfociare i loro battibecchi in veri e propri litigi.

D’altro canto, la solitudine è la migliore amica di Michele, quindi, immaginate cosa potrebbe succedere quando un vulcano tutto boccoli ramati, unghie perfette e lentiggini, si troverà ad invadere il suo spazio personale, riempiendo i suoi silenzi con mille chiacchiere? Una nuvola profumata di primavera che nonostante il suo passato, crede ancora nei lieto fine, quello delle favole,  quello del “e vissero per sempre felici e contenti”.

Perché, nonostante le mie storie sbagliate, nonostante il dolore che Stefano mi aveva inflitto, nonostante la paura che adesso mi stringeva il cuore, nonostante tutto, io credevo ancora nell’amore e non volevo arrendermi. Avrei rincorso la mia felicità, avrei inseguito il mio sogno. L’uomo giusto esisteva, ne ero sicura. Era là fuori da qualche parte. L’amore, quello delle favole, quello che fa sospirare e battere forte il cuore, quello che ti colma e ti culla, ti sostiene e ti fa sorridere senza motivo, esiste davvero. Non avevo nessun dubbio.  

Sara e Michele sono così diversi, lei così fiduciosa nel futuro, lui così cocciuto e chiuso nelle proprie convinzioni, continuamente sopraffatto dal senso di inadeguatezza che, gli ha serrato il cuore danneggiato in una camera a tenuta stagna.

Non sarà facile per Sara trafiggere quella corazza in modo da trovare uno spiraglio tra le tenebre di cui si è circondato Michele.

Io ero un grosso orso rude, lei una piccola principessa delicata.

Io ero meticoloso e preciso, lei confusionaria e tutta matta.

Io ero cupo come l’inverno, lei fresca e sorridente come l’estate.

Io ero il buio della notte, lei il sole del mattino.

Io non credevo più nell’amore, lei viveva per amare.

Non avremmo mai trovato un punto d’incontro.

Non ci sarebbe mai potuto essere nulla tra di noi.  

Ma è o non è una Favola?

Sarà in grado Sara, con il suo raggio di sole, di far sciogliere lo strato di gelo attorno al cuore di Michele?

Riuscirà Michele ad abbandonare il proprio senso di inadeguatezza rendendo felice Sara e donarle il suo Lieto Fine?

Cari Smeraldi è la prima volta che leggo un romanzo di Chiara Trabalza e non vi nego che sono piacevolmente colpita. Questa ragazza è la Regina delle similitudini, con le sue dolci parole è in grado di far sciogliere anche i cuori più gelidi, la sua scrittura è semplice, familiare, coinvolgente, di un romanticismo al limite del diabete.

«Mi hai salvato senza che lo sapessi. Mi hai amato quando non me lo aspettavo. Mi hai sorpreso quando non speravo più nulla dalla vita. La felicità ha i tuoi occhi» mi sussurrò tra i capelli, le sue labbra a contatto col mio collo.

Ma da dove aveva tirato fuori tutta quell’improvvisa dolcezza?

Mi avrebbe fatto venire una crisi iperglicemica.  

Grazie ai POV alternati dei due protagonisti avremo modo di carpirne meglio le sensazioni, le emozioni e gli stati d’animo.

Nonostante il passato di Sara non sia stato per nulla clemente con lei è speranzosa, fiduciosa, mai vittima né tanto meno sconfitta, incapace di piangersi addosso ma anzi fermamente convinta che, anche per lei arriverà il tanto desiderato lieto fine. Al contrario Michele è timoroso, spaventato dall’abbandono e per questo non disposto a rimettersi in gioco nuovamente dopo diversi anni di solitudine.

Due personaggi così diversi ma, allo stesso tempo, così simili, uniti dalla passione per la cucina e per lo splendido mare che farà da cornice alla loro romantica storia d’amore.

Eravamo così diversi eppure così simili, spaventati da noi stessi, dal nostro passato e da quel nuovo sentimento che cresceva nei nostri cuori. C’era un’alchimia unica e speciale tra di noi, potevo percepirla ogni volta che eravamo vicini. Avevo sempre saputo che sotto quella sua corazza dura e spinosa si nascondeva un animo buono, forse ferito dalla vita, ma proprio per questo ancora più sensibile.

Una Storia da leggere tutta d’un fiato a cuore aperto, con tanto tantissimo Amore, Amore Raccontato, Amore Sofferto, Amore Sospirato ed infine Amore Dichiarato, devo dirvelo Girls, Chiara sa decisamente parlare d’Amore.

Complimenti Cara!!

«Mi sorprendi, mi sconvolgi, mi lasci senza fiato » sussurrai felice sbattendo le ciglia.  

Consigliato calorosamente a chi crede nelle favole e nei “e vissero per sempre felici e contenti”.

Lei era la colla in grado di aggiustare i pezzi del mio cuore, era la polvere di fata che mi aveva restituito la capacità di sognare, era il mio riparo dalle ferite della vita, era la roccia salda alla quale potevo aggrapparmi, era la stella luminosa che mi aiutava a ritrovare la strada. Sara era il calore del sole in estate, profumata come una giornata di primavera, meravigliosa come il mare. Era coraggiosa, aveva il cuore spezzato ma il sorriso stampato sul viso. Era matta e imprevedibile, sapeva essere tutto e il contrario di tutto, dolce e timida ma anche spavalda e arrogante, caparbia e insolente ma anche insicura e impacciata.

bellissimo

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