La casa vicino alle nuvole di Nickolas Butler
Trama Gretchen Connors sembra avere tutto: il fascino, un impiego prestigioso, un ricchissimo conto in banca e diverse proprietà tra una costa e l’altra degli Stati Uniti. Ma allora perché si è messa in testa di far costruire una lussuosa dimora tra le aspre montagne del Wyoming? E soprattutto perché pretende che sia pronta in pochi mesi? Quando Cole, Bart e Teddy, titolari della True Triangle Construction e amici da una vita, vengono assoldati per la gestione del cantiere, nutrono molti dubbi sulle motivazioni reali della signora, ma la somma esorbitante che gli viene offerta per consegnare l’appalto nei tempi prescritti, con la prospettiva di ricavare più soldi di quanti ne abbiano mai sognati, li convince ad accettare. Quella casa abbracciata alle rocce e impreziosita da una sorgente termale non è un lavoro qualsiasi: chi la realizzerà avrà l’occasione di cambiare le proprie sorti, di dire addio a un’esistenza passata a spaccarsi la schiena per risparmiare pochi spiccioli o per rimediare qualche droga capace di far dimenticare la solitudine; chi se la godrà potrà finalmente ricongiungersi alle proprie radici, sposare la magnificenza selvaggia della natura. Quella casa tra le nuvole non è un progetto qualsiasi: è una casa per cui vale la pena vivere, una casa per cui vale la pena morire.
La casa vicino alle nuvole di Nickolas Butler, libro di narrativa contemporanea pubblicato da Marsilio Editore il 30 settembre appena trascorso.
E va bene lo ammetto, ho fatto l’ennesimo salto nel vuoto, o meglio un mezzo salto! Del resto è risaputo che Nickolas Butler è un grande della narrativa contemporanea americana, conosciuto ai più per il pluripremiato Shotgun Lovesongs. Quindi sapevo che mi sarei trovata davanti una storia di spessore, ma non ero minimamente preparata a ciò che poi ho letto!
Mi sono chiesta come un intero romanzo potesse essere ambientato attorno a tre ragazzi che cercano di costruire in fretta e furia una casa da sogno nel bel mezzo del nulla. Ed è questo che mi ha incuriosita di più (ma anche la cover ha il suo perché, ça va sans dire). Certo non potevo fare un errore di valutazione più grande!
La casa vicino alle nuvole è un thriller psicologico che esamina le conseguenze dell’avidità -non solo monetaria ma anche affettiva-, dei limiti dell’uomo spinti al limite per la promessa di ricchezze, dei sacrifici e delle decisioni che cambiano la vita con un impatto esplosivo. Ma è anche -e soprattutto- una storia di solitudine e di speranze infrante, di amicizia e amore perduto.
Ne siete già intrigati? Bene, perché il viaggio che vi aspetta sarà tortuoso ed al cardiopalma quanto l’avvicinarsi di una deadline immaginaria. La sentite l’ansia che monta inesorabile?
Cole, Bart e Teddy sono tre amici d’infanzia che, al di là delle vicissitudini personali ed uniti dal sogno comune di farcela nella vita, hanno istituito una società di costruzioni, la True Triangle Constructions appunto. Sono uomini semplici con un background a volte problematico, ognuno dotato ma anche azzoppato a modo suo, ma uniti da un’amicizia leale e solida con la quale riescono a sostenersi a vicenda.
Cole è la mente nonostante abbia difficoltà con le relazioni. Si è appena separato ma non ha certo superato il dramma della relazione terminata. Conserva sapientemente il dono della parlantina per concludere in maniera eccelsa gli affari, di qualunque natura essi siano.
Bart è il braccio, sempre tanto sensibile quanto complicato. Totalmente allo sbando e senza punti di riferimento, amici a parte, è alle prese con l’abuso di sostanze e sogni apparentemente irraggiungibili. L’unico mezzo che lo separa dalla felicità? Il lavoro. Quello stesso per il quale si sta totalmente logorando.
Teddy è sicuramente il cuore. L’unico sposato e padre di famiglia: un mormone rispettoso delle regole e dei sani principi. Ma anche se non è la sega più affilata nella cassetta degli attrezzi è sicuramente il più onorevole e nel momento del bisogno sfodera delle abilità importanti per portare avanti la squadra.
In uno dei loro momenti più bui, quando i lavori importanti scarseggiano e i tre amici si vedono costretti ad accettare qualsiasi cosa per sopravvivere, piomba letteralmente dal cielo un’offerta più allettante che mai. A farsi avanti è Gretchen Connors, una ricca ed enigmatica avvocatessa di San Francisco che sta cercando un’impresa di costruzione per terminare la sua casa appena iniziata sulle montagne fuori Jackson. Il progetto è molto più che ambizioso, tanto che già sulle prime è facile immaginarselo come un capolavoro, certamente diverso da qualsiasi cosa quei tre abbiano mai fatto prima. Una volta terminato, infatti, promette di essere l’attrazione architettonica di Jackson, letteralmente un Eden in terra che potrebbe lanciare la True Triangle dritta tra le società più richieste. Ma nonostante l’esca del progetto, la proprietaria è un osso duro e vuole vedere la costruzione finita entro pochi mesi: un’impresa impossibile resa però irresistibile dal bonus esorbitante che li attende in caso di successo. Un bonus a dieci cifre che potrebbe cambiare non solo il corso della loro attività ma anche delle loro vite.
Ma quanto sono disposti a sacrificare per realizzare i loro desideri?
Tra vicende al cardiopalma e una narrazione avvincente, La casa vicino alle nuvole è una cruda esplorazione della società americana. Uno squarcio tra la bellezza retorica del sogno al quale siamo abituati a credere, che ci permette di sondare esattamente le differenze tra gli abbienti e i disagiati in un racconto ammonitore di avidità e violenza che si chiede: quanto è “abbastanza”? E quanto non potrà mai esserlo?
Non fermatevi quindi alle apparenze, perché questo è un thriller compulsivo e avvincente che esplora temi profondi e attuali ruotando attorno al mezzo del denaro per ciò che è in realtà: uno strano mito collettivo.
Certo il mistero qui non manca: perché la scadenza ravvicinata? Perché quella posizione remota seppur idilliaca? Qual è il problema che attanaglia Gretchen? Riusciranno i tre a terminare i lavori in tempo?
Tuttavia le pagine scorrono talmente veloci che i nodi arrivano al pettine molto prima del previsto, lasciando al lettore ancor più inquietudine. E adesso, cosa succederà?
C’è da dire che Nickolas Butler sa come rendere un romanzo appetibile e, anche se i suoi personaggi sono profondamente imperfetti, mostra sempre un affetto insolito per loro. La disparità tra classi è forte, la tensione è palpabile tanto che il lettore è portato a credere che il rischio di intraprendere questo progetto valga davvero tutto lo sforzo. Un unico biglietto fortunato della lotteria: solo pochi mesi di inferno e tutti i sogni potranno avverarsi!
Chi non ci proverebbe?
Eppure anche i ricchi hanno i loro problemi in paradiso e l’unico punto che li accomuna è ovviamente la ricerca della felicità.
La casa vicino alle nuvole è un racconto palpabile che vi si attaccherà addosso per giorni e giorni. Ricco non solo di suspense ma anche di sentimenti agli antipodi quanto cupidigia e amicizia. L’epilogo -sbalorditivo ed inaspettato- contiene un po’ di tutto, dal trionfo alla tragedia, dal pathos alla redenzione. Ecco perché sembra reale, perché questo potrebbe succedere davvero in uno sperduto paesino sulle Montagne Rocciose!
La grandezza di Butler però sta anche nell’esporre la storia lasciando trarre al lettore le proprie conclusioni. Che non arrivano immediate ma affiorano lentamente rendendoci grati per la vita, e questo di per sé la rende già più che degna di essere letta. Un’allegoria didattica che ricorda a tutti noi che l’amore e l’amicizia possono essere una forza redentrice in un mondo sempre più dedito al materialismo e al tangibile.