La casa dei sogni di Trisha Ashley
Trama Quando Carey Revell riceve in eredità la grande casa di famiglia, non ne è proprio entusiasta… La casa è enorme ma in condizioni fatiscenti e, come se non bastasse, ci vivono un paio di lontani parenti che non hanno alcuna intenzione di andarsene. Ma lui al momento è senza un lavoro, ha rotto con la sua ragazza e quella vecchia casa, in fondo, potrebbe essere un’occasione per ripartire. Deve solo trovare qualcuno che lo aiuti a riparare le vetrate… Angel Arrowsmith è un’artista e ha trascorso gli ultimi dieci anni condividendo la vita, la casa e il lavoro con il suo mentore e fidanzato perfetto. Ma un giorno, all’improvviso, ha perso tutto e si è ritrovata sola e con il cuore spezzato. La situazione sarebbe stata disperata, se il suo vecchio amico Carey non le avesse proposto di aiutarlo a sistemare la proprietà appena ricevuta in eredità. Angel e Carey si trasferiscono dunque pieni di speranze. Ma quella vecchia dimora – scopriranno presto – custodisce dei segreti. Svelarli insieme potrebbe far nascere un inaspettato legame…
Recensione di Margherita – La casa dei sogni dell’autrice Trisha Ashley, pubblicato il 26 luglio da Newton Compton Editori.
Dopo 12 giorni a Natale e Cosa indossare al primo appuntamento Trisha Ashley torna in Italia con un nuovo romanzo.
Scopriamo la trama.
Carey Revell è un ragazzo di trent’anni sicuro di sé e pieno di entusiasmo, dai folti capelli rossi e occhi viola-azzurro. La sua vita è destinata a cambiare nel momento in cui, inaspettatamente, un avvocato gli comunica di aver ricevuto in eredità la casa di famiglia, in quanto ultimo discendente della famiglia Revell. Si tratta di una grande e antica villa, Mossby, con annessa una proprietà terriera sconfinata. Inizialmente non è molto entusiasta della notizia, la casa versa in pessime condizioni da molto tempo ormai e in aggiunta nella proprietà vivono anche alcuni parenti lontani che non hanno nessuna intenzione di andare via. Carey la vede come un’ottima occasione per ricominciare, da poco ha perso il lavoro in tv, la fidanzata lo ha piantato ed ha bisogno di riprendersi fisicamente. Dopo aver visitato la proprietà e dato uno sguardo alla casa capisce di aver bisogno di aiuto nella sua ristrutturazione soprattutto per alcune riparazioni particolari, chi meglio di una sua cara amica?
Angel Arrowsmith è un’artista nell’arte vetraria, per dieci anni ha vissuto e lavorato al fianco del suo fidanzato e mentore Julian, fino a quando all’improvviso si è ritrovata sola, senza lavoro e senza casa. La situazione sembra senza via di uscita, le sue uniche certezze sono svanite lasciandola smarrita e piena di dubbi verso il futuro, costringendola così a dover ripartire da zero. Ma in suo aiuto sopraggiungerà Carey che le proporrà di aiutarlo nella risistemazione della casa ereditata, soprattutto per quanto riguarda la restaurazione di alcune vetrate antiche. Angel accetterà, con qualche remora, di trasferirsi con lui nella proprietà. Per entrambi questo rappresenta un nuovo inizio, una nuova avventura ma, ben presto, si accorgeranno che c’è molto di più in quelle stanze e nelle storie raccontate da chi conosce Mossby, molti segreti sono custoditi in essa. Scoprirli non sarà facile e inaspettatamente questo li avvicinerà sempre di più fino a far nascere un vero legame.
“…lo seguii per un’altra porta a dimensione di hobbit… e mi fermai appena entrata nella camera da letto, colta da un fremito. Nell’antica torre non avevo avvertito la presenza schiacciante dei secoli passati, ma quando la gelida oscurità di quella stanza mi avvolse, fu come se fossi piombata in un’altra epoca.”
Non ho letto nulla di questa autrice fino ad oggi, e ne sono rimasta un po’ delusa soprattutto perché leggendo la trama mi aspettavo qualcosa di più, la storia si è rivelata troppo lunga, a mio parere, e per la maggior parte non mi ha entusiasmata molto.
L’autrice si sofferma molto sulle nozioni dell’arte del vetro e sul procedimento della sua lavorazione e, seppur lo abbia trovato interessante, ha reso la storia più lenta e pesante anche a causa dei troppi dettagli ed informazioni varie. Inizialmente ho fatto molta fatica a proseguire, tutto si svolge in maniera piatta ma, per fortuna, c’è il fattore mistero che anima la storia ma solo superata la sua metà, rendendo la lettura più spedita e coinvolgente.
I personaggi principali sono ben descritti ed avrete un primo piano sui loro pensieri ed emozioni, aiutandoci a comprenderli meglio.
Carey è un ragazzo pieno di inventiva conosciuto soprattutto per la sua capacità di apprendere nuove abilità ed assorbirle come una spugna. Dopo una delusione lavorativa e sentimentale sente il bisogno di rimettersi in gioco e l’eredità ricevuta gli sembra un buon punto di partenza per iniziare una nuova fase della propria vira e dedicarsi ad un nuovo progetto.
Angel è un artista con un grande dono nella lavorazione del vetro, crea meravigliose opere grazie soprattutto alla sua originalità. Anche lei, come Carey, si ritrova ad affrontare un periodo buio della propria vita ed aiutare il suo migliore amico significa avere un’occasione per ripartire da zero, con un nuovo lavoro ed una nuova vita.
“Mi viene in mente che la mia vita sembrava un disegno fisso: i quasi dieci anni idilliaci della mia infanzia insieme a Carey, il deserto solitario del collegio, il felice ricongiungimento all’università e poi la vita con Julian. Era arrivato il momento di un nuovo periodo di siccità, anche se stavolta avevo ancora Carey.”
Intorno ai nostri protagonisti ruotano molti personaggi secondari (un paio anche inquietanti)alcuni più di altri essenziali per la comprensione delle varie vicende che coinvolgono Mossby ed a far chiarezza sul passato.
È un vero e proprio viaggio tra passato e presente, entrambi andranno di pari passo nel romanzo e questo aspetto l’ho trovato molto interessante, tutto si basa su segreti e misteri custoditi per anni e anni all’interno della grande villa che non aspettano altro di essere finalmente svelati. Comprenderete meglio man mano che vi addentrerete nella storia.
Le scoperte e le varie rivelazioni che troverete leggendo vi sconvolgeranno suscitando un maggiore interesse e curiosità, soprattutto nella parte finale che, secondo il mio parere, è la migliore di tutto il libro. Con l’approssimarsi della conclusione il ritmo si fa più incalzante e gli eventi si susseguono rapidamente vivacizzando la storia. È davvero un peccato per la lentezza con cui ci accoglie all’inizio, avrei preferito una maggior lunghezza verso l’epilogo visto il sorprendente cambiamento che avviene nelle vicende che coinvolgono i nostri due protagonisti.
Ho notato anche la ripetitività di alcuni concetti, qualcuno in meno avrebbe giovato molto nell’alleggerirla e l’avrebbe resa più scorrevole.
Se avete letto e amato i precedenti romanzi di Trisha Ashley e il suo stile di scrittura allora non posso che dirvi di dare una possibilità anche a La casa dei sogni.