La carrozza della santa di Cristina Cassar Scalia
Trama La notizia di un omicidio scuote Catania, gelando gli ultimi entusiasmi della più sentita ricorrenza cittadina. Mentre nell’aria si avverte ancora l’odore acre dei fuochi d’artificio, Vanina Guarrasi è alle prese con un caso che fa scalpore. È la mattina del 6 febbraio, la festa di Sant’Agata si è appena conclusa e «la Santa», come tutti la chiamano, è rientrata nella cattedrale. Nell’atmosfera distratta, da fine evento, che pervade strade e popolazione, un uomo viene ritrovato in una pozza di sangue nell’androne del Municipio, dentro una delle Carrozze del Senato. L’opinione pubblica è sconvolta e il sindaco in persona sollecita l’intervento della Guarrasi. La vicenda si presenta subito ingarbugliata, un intrico di piste che conducono sempre alla vita privata e familiare del morto, Vasco Nocera. Vanina, però, fatica a dedicare all’indagine l’attenzione che meriterebbe. A Palermo sta accadendo qualcosa che esige la sua presenza; è un richiamo che non può ignorare. Stavolta più che mai per la soluzione del mistero saranno importanti l’aiuto della sua squadra e l’impegno del commissario in pensione Biagio Patanè, che a dispetto dell’età non si ferma davanti a niente. «Vanina è una di noi e ci fa ridere perché nelle sue battute ritroviamo un’antica ragionevolezza, arma di sopravvivenza imperitura nei mondi difficili.» (Roberta Scorranese, «Corriere della Sera»)
Gli altri romanzi con protagonista Vanina Guarrasi: Sabbia nera, La logica della lampara, La Salita dei Saponari, L’uomo del porto e Il talento del cappellano – tutti pubblicati da Einaudi.
La carrozza della santa di Cristina Cassar Scalia, giallo poliziesco e sesto romanzo della serie della Vicequestora Vanina Guarrasi pubblicato da Einaudi lo scorso 31 maggio.
Quando mi viene chiesto perché amo così tanto i gialli rispondo che sono il mio guilty pleasure, una realtà alternativa dove posso permettermi il lusso di evadere da ciò che mi circonda e avere la consapevolezza che, almeno tra le confortanti pagine di un libro, il male non trionferà. Ho conosciuto la penna di Cristina Cassar Scalia lo scorso anno e, complice una promozione editoriale molto carina, ho acquistato di getto i primi quattro libri della serie. La settimana dopo li avevo già letti tutti e bramavo un nuovo romanzo con protagonista la Vicequestora Guarrasi, palermitana di nascita e catanese di adozione. Vanina, dopo una brillante carriera all’antimafia di Palermo, e dopo aver assicurato alla giustizia quasi tutti i mandanti e gli esecutori materiali del barbaro assassinio del padre, si trasferisce a Catania, alla sezione Crimini contro la persona, un passo indietro rispetto alle sue competenze, ma è una sua scelta, un modo per mettere un punto fermo tra il suo passato e il presente. Era solo una ragazzina di 14 anni quando il padre veniva assassinato davanti ai suoi occhi dalla mafia. Da allora, in una sorta di promessa all’amato genitore, ha giurato che avrebbe messo dietro le sbarre tutti coloro che avevano spezzato la sua famiglia, e c’è riuscita. Catania è diventata la sua seconda casa, e la sua squadra di sottoposti quasi una famiglia. E poi c’è lui, l’amato commissario Biagio Patanè, un anziano poliziotto in pensione conosciuto nel primo libro della serie, Sabbia nera, che sta vivendo una seconda giovinezza a fianco della Vicequestora. È lui che, a dispetto dell’età, collabora con la sua amica Vanina, è protettivo con lei, e insieme formano una squadra investigativa improbabile ma che funziona veramente.
Il sesto libro della serie si apre a Catania nel giorno finale della lunga festa alla patrona della città: Sant’Agata. Mentre la statua della santa sta per fare il suo ingresso in cattedrale, nel palazzo municipale in una delle Carrozze del Senato viene rinvenuto, da due studentesse straniere a Catania grazie all’Erasmus, il cadavere di un uomo in una pozza di sangue. È il sindaco in persona a richiedere l’intervento della Vicequestora. Il corpo appartiene a Vasco Nocera, uomo di mezza età con una strana famiglia alle spalle: il defunto non viveva più sotto il tetto coniugale con la moglie, ma in una delle ville di sua proprietà e non era in buoni rapporti nemmeno con i due figli. L’indagine sembra parecchio complessa, e a complicare il tutto viene richiesta la presenza di Vanina a Palermo dove ci sono notizie confortanti sull’ultimo latitante rimasto impunito per l’omicidio del padre. Tornare nella sua città è sempre difficile, significa riaprire ferite che non si sono mai rimarginate del tutto, e a Palermo c’è anche un pezzo di cuore di Vanina, un rapporto in stallo con Paolo, l’uomo della sua vita. Ma stare con lui significa fare pace con il suo passato e scendere a compromessi, e Vanina non è pronta ancora a lasciarsi andare.
“Poi, quattro anni prima, di punto in bianco Vanina aveva deciso di lasciare la sua città e di allontanarsi dalle persone che più amava. Tra le quali c’era lui, Paolo Malfitano.”
I romanzi di Cristina Cassar Scalia coniugano sapientemente vicende giudiziarie procedurali a scorci di vita privata. Se amate come me la coerenza narrativa, è bene approcciarsi agli scritti dell’autrice seguendo l’ordine di pubblicazione della serie. Ogni libro contiene un’indagine che si risolve prima che il romanzo sia concluso, ma c’è anche tanto altro: scorci di vita passata, cibo, tantissimo cibo, ci sono sentimenti e c’è Giustizia, quella che spesso manca nella realtà di tutti i giorni.