L.I.L.Y. #tuttasbagliata di Lea Landucci

Il romance incontra la graphic-novel

Lily è una diciassettenne chiusa e ostile, sempre pronta a rifugiarsi nel suo mondo fatto di libri e fumetti. Ha un solo obiettivo nella vita: diventare una mangaka di talento.

Quando ottiene un posto nel programma estivo di una prestigiosa accademia di Manga in Giappone, sua madre per concederle il permesso le impone una sfida: sarà costretta a uscire dal guscio e soddisfare i dieci punti della sua “lista della crescita”. Lily dovrà dimostrare di essere capace di stringere relazioni, aprirsi ai cambiamenti e, soprattutto, provare l’ebrezza del suo primo appuntamento romantico.

Sarà in grado di scavare a fondo in sé stessa e trovare la forza per superare le ferite del passato e i nuovi ostacoli della vita? Riuscirà comunque a tenere al sicuro il suo segreto inconfessabile?

L’unica possibilità sarà quella di farsi aiutare dalle sole persone di cui si può fidare: il fratellastro per il quale ha una cotta assurda da sempre e il suo insopportabile migliore amico.

Una delicata storia d’amore queer che affronta una tematica fondamentale, la scoperta e l’accettazione della propria identità, in un viaggio attraverso un’adolescenza fluida e anticonvenzionale.

L.I.L.Y. #tuttaSbagliata è un progetto multimediale: le parole di Lea Landucci si intrecciano con le illustrazioni di Elena Boccolini grazie alla collaborazione tra Always Publishing e la Scuola Internazionale di Comics di Firenze.

L.I.L.Y. #tuttasbagliata di Lea Landucci, young adult pubblicato da Always Publishing il 13 ottobre.

Ho letto tutto di Lea e di certo non potevo lasciarmi sfuggire questo. Io adoro gli young adult e sono felicissima che una casa editrice come la Always abbia voluto puntare su una storia fuori dalla sua comfort zone. La penna di Lea è maturata e le sue ultime storie sono di maggiore impatto, nel mio cuore avrà per sempre un posto speciale Call me Maybe, ma anche la nostra Lily ha un mondo di cose da dire e da dare.

Lily è un’adolescente con un rapporto conflittuale con la madre, e chi non ha avuto un rapporto conflittuale con i genitori durante la crescita? Lily è lo specchio di ciò che si passa in quegli anni, le frasi scagliate senza nessuna pietà, le cattiverie gratuite dette in un momento di nervosismo, la voglia di emanciparsi senza nessun motivo valido se non la libertà di fare quel cavolo che ci pare. Per Lily sua madre è un mostro con tre teste che non le permette di essere se stessa, la realtà è che è una donna che per lavoro è spasso assente, che a volte sbaglia i metodi e che sicuramente è un po’ fuori di testa, ma che vuole solo provare a tirar fuori Lily dal proprio guscio prima di lasciarle fare un’esperienza che potrebbe metterla in difficoltà.

Nasce così la lista della crescita rinominata la Lily la lista della vergogna in cui le si chiede di fare uno sforzo sia nei confronti della sua famiglia composta da madre, compagna della madre e il ‘fratellastro’ Cosmo, figlio della compagna. Di partecipare agli incontri con lo sciamano, per Lily lo SCIArlatano. Di sperimentare nuovi look e socializzare. Un disastro su tutta la linea. Lily detesta le persone, odia fare shopping e per quanto riguarda Cosmo non ha nessun motivo per passare del tempo extra con lui.

Lily prova a contrattare e qualcosa riesce a farselo abbonare, ma molti punti della lista devono essere spuntati e occorre far buon viso a cattivo gioco per riuscire a convincere sua madre a mandarla in Giappone per partecipare al programma estivo che sogna.

Troverà un alleato insospettabile in Nate suo compagno di classe e migliore amico di Cosmo. Nate che fin dal primo momento mi ha dato delle vibrazioni incredibili e che sarà protagonista non solo della crescita di Lily, ma anche di tutta una brutta storia che non mi sarei mai aspettata di leggere e che mi ha fatto molto riflettere sulla leggerezza con cui vengono spesso trattati certi argomenti.

E poi c’è Cosmo per cui Lily ha una cotta, Cosmo che passa da una ragazza all’altra in un attimo, ma che in cuor suo ha ben chiaro chi vorrebbe al suo fianco. Cosmo che commette un errore per cui non riesce a perdonarsi e che non riesce a vedere con chiarezza alcune situazioni arrogandosi il diritto di giudicare senza il beneficio del dubbio.

Non è facile parlare di questo libro, ma grazie a Lily, Nate e Cosmo, e tutti i ragazzi che girano loro intorno, entrerete a contatto con l’adolescenza in tutte le sue mille sfaccettature, ci saranno momenti spensierati, primi approcci, primi amori e situazioni da batticuore, ma ci saranno anche momenti difficili, paure, dubbi, bugie, tradimenti e anche violenza fisica e verbale. Lea non ci risparmia nulla, non indora la pillola, ci mostra tutto come solo chi sa scrivere può fare.

Ho visto le scene svolgersi davanti ai miei occhi, ho sentito Lily e Nate fin nel profondo, entrambi vittime, entrambi senza giustizia, ho provato a comprendere Cosmo perché quello che non è riuscito a evitare lo ha scosso e ha messo in lui il dubbio che chi denuncia sia sempre dalla parte del giusto, ma ogni storia è a se stante e sono i protagonisti a fare la differenza.

Ho apprezzato gli adulti, tutti, dal primo all’ultimo, adulti che ricoprono diversi ruoli, che si comportano in modi diversi e portano sul palcoscenico i tanti modi di approcciarsi agli adolescenti. In L.I.L.Y. #tuttasbagliata non c’è nulla di improvvisato, tutto ha una collocazione e un perché e Lea ha fatto un lavoro straordinario per rendere credibile ogni dinamica e situazione. Quindi miei cari smeraldi datemi retta, dovete leggerlo e consigliarlo a tutti perché ha molto da insegnare sia alle nuove che alle vecchie generazioni.

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