Kiss me here di Valentina Ferraro

Trama Non sono andata a quella festa per incontrare lui. Lui, è capitato.

Uno sguardo di troppo, un mezzo sorriso da canaglia, un rum e cola al quale dare la colpa dopo e, come per incanto, mi sono ritrovata in uno sgabuzzino delle scope, avvinghiata al corpo nudo e bellissimo di questo sconosciuto.
E Sconosciuto ci sa fare.
Sconosciuto mette in discussione la mia indole diffidente, mi fa provare emozioni contrastanti, mina le mie certezze.
Ma per fortuna non lo rivedrò mai più… o almeno era quello che pensavo.
Lui è il diavolo in persona.
Quando mi guarda, mi spoglia.
Quando mi parla, mi ferisce.
E io devo mettere una distanza infinita fra di noi, prima di lasciarci il cuore.

Non pensavo mi avrebbe assecondato. Nemmeno per un attimo ho creduto che sarebbe bastato un cenno del mento per convincerla a seguirmi.
Dieci secondi ed è riuscita a mettermi K.O.
C’è solo un problema: adesso che ho scoperto chi è, capisco che non la posso avere. Tutte, ma non lei.
Cybil MacBride è pericolosa, imprevedibile, intoccabile.
Eppure, ogni volta che chiudo gli occhi, le uniche cose che vedo davanti a me sono una cascata di capelli biondi e un tattoo minuscolo all’altezza dell’inguine, che rimane, ad oggi, la cosa più eccitante sulla quale abbia mai messo le mani.
Peccato che quei capelli e quel tatuaggio appartengano entrambi a una grandissima manipolatrice.
E si sbaglia: il diavolo in persona non sono io. È lei!

Kiss me here di Valentina Ferraro, New Adult pubblicato selfpublishing il 20 luglio.

Come si affronta la lettura di un romanzo di Valentina Ferraro? Io ormai l’ho capito, non apro il libro senza prima aver fatto scorta di Maalox o, in alternativa, di qualcosa di forte da mandare giù durante la lettura, altrochè divano, copertina e tisana calda! Valentina anche questa volta ci regala un libro di quelli da mal di pancia, una di quelle storie che ogni due pagine vorresti lanciare il kindle per aria, ma poi te ne pentiresti subito dopo, perché devi assolutamente sapere come cavolo va a finire. Questa volta a farci saltare i nervi e sentire le farfalle allo stomaco nello stesso momento, sono Cybil e Lucas, due calamità naturali intenzionate a lasciare un segno evidente del loro passaggio, dinamite pronta ad esplodere in qualsiasi momento.
Vi ho incuriosito? E spero proprio di sì, perché se amate i libri pieni di angst, hate to love e tutto il disagio possibile e immaginabile, Kiss me here e quello che fa per voi.

Lucas è un vero e proprio Str***o, permaloso, vendicativo ma passionale, non è uno che ha la testa sulle spalle, non vuole impegni, ama divertirsi fino a notte fonda ed è dannatamente bello, bellissimo, sexy, magnetico. Insomma, è chiaro che uno così non passi inosservato ad una festa del college.
Cybil è bellissima, ironica, intelligente, sofisticata, testarda e caparbia, è una a cui la vita ha già creato troppi ostacoli che l’hanno resa diffidente, ma non per questo si è lasciata intimorire, e tutto ciò che è, e vuole essere, è tatuato in modo indelebile sulla sua pelle. Anche una così, ovviamente, non passa inosservata ad una festa del college.
Galeotto uno sguardo, un sorriso da canaglia, dell’alcool e uno sgabuzzino delle scope e Lucas e Cybil finiscono insieme, travolti dall’attrazione reciproca. Solo il tempo di questo colpo di testa tra sconosciuti e poi ognuno per la sua strada. Nessun nome e nessun’altra informazione.
Cybil , però, era alla festa per incontrare Rob, il ragazzo che le piace e che finalmente è disposto a darle una possibilità, non aveva messo in conto di finire tra le braccia di uno sconosciuto, che questo sconosciuto l’avrebbe confusa e conquistata a tal punto e soprattutto, non aveva messo in conto che lo sconosciuto fosse una persona molto legata a Rob. E Lucas non avrebbe mai potuto immaginare che la ragazza che in così poco tempo era stata in grado di sconvolgerlo, fosse l’unica con cui non poteva assolutamente provarci.

Continuo a dimenticarmi che, in questa “storia”, siamo sempre stati in tre

Risultato?
Lucas odia Cybil.
Cybil odia Lucas.
Dal momento in cui hanno messo piede fuori da quello sgabuzzino, mischiandosi con il resto degli invitati alla festa, cercandosi con lo sguardo, e capendo immediatamente che quello commesso era il più grosso errore della loro vita, tra di loro ci sono state solo battute al vetriolo, accuse pungenti, parole respingenti, sguardi taglienti, perché nessuno dei due può perdonare l’altro. Se Lucas non può lasciar passare il fatto di averla avuta per un tempo troppo breve e averla persa subito dopo, lei non può perdonarlo di trattarla come la peggiore delle sgualdrine.

Il suo profumo mi fa perdere i sensi. Mi fa venir voglia di spogliarla, di dirle che la detesto tanto quanto la desidero.

Perché lui non può accettare che lei ora è ovunque, nella sua testa, sotto la sua pelle e lei non può accettare di non poter tornare indietro, quando era Rob quello che le faceva battere il cuore.
Quell’incontro è stato uno sbaglio, un enorme errore, impossibile da cancellare ma facilmente domabile se stanno lontani, odiandosi. Perché a volte l’odio è più facile dell’amore.

«Non hai capito proprio niente, Cybil», le sussurro all’orecchio. Il suo profumo mi fa seccare la gola, la sua pelle morbida, che sfioro a ogni parola, mi fa tremare le gambe. «Se potessi tornare indietro, io non ti degnerei nemmeno di uno sguardo».

Mai avrebbero pensato che “lontani” non sarebbe stato il loro “per sempre”, mai avrebbero creduto di dover condividere lo stesso tetto, e proprio grazie all’unica persona che entrambi stavano cercando di proteggere.
Un mese, trenta lunghissimi giorni ad inciampare uno nell’altro, condividendo gli spazi, respirando la stessa aria.
Come sopravvivono insieme due persone che si odiano? Come fanno a dimenticare il momento più bello di sempre se finiscono sempre uno addosso all’altro?
Semplice… respingendosi, insultandosi, vomitando odio sull’altro fino a ferirlo, perché farsi male sembra essere l’unica soluzione possibile per allontanarsi, l’unico modo per ridimensionare le cose e cancellare ogni emozione. Lucas può avere chiunque, ma non Cybil, lei non può essere sua, è intoccabile e non vale il suo rapporto con Rob. Eppure è l’unica che vorrebbe, l’unica che è in grado di entrargli sottopelle.

Con Cybil è sempre una fottuta guerra. Mi gratta sottopelle, così in profondità da lasciare il segno ogni volta. Tocca dei nervi che non pensavo nemmeno di avere. Lei mi provoca, io rispondo a tono. Lei alza gli occhi al cielo, io rincaro la dose. Lei mi viene sotto e io le vado incontro.

Lucas e Cybil si respingono e poi si cercano, si desiderano e poi si detestano, giocano complici e poi si feriscono, si vogliono e poi si allontanano. Valentina ci fa respirare tutta l’elettricità dei due protagonisti, tutta l’attrazione che provano e rinnegano, che vivono e sopprimono. Non riescono a comunicare, cercano di trovarsi e poi dicono la cosa sbagliata, vogliono ricominciare e poi fanno un passo falso. Un massacro ai fraintendimenti, alle parole non dette alle emozioni taciute. Loro esistono insieme solo quando si scontrano.

Ho un disperato bisogno di scontrarmi con lei, di portarla al limite e trovare quel maledetto punto d’incontro fra di noi.

Sono due personaggi forti, decisi, che si provocano e tengono il punto, orgogliosi e testardi allo stesso modo, distanti e simili in egual misura.
Catturano l’attenzione, ti coinvolgono, ti tengono col fiato sospeso, perché quando pensi che andrà tutto per il meglio, tutto si rompe nuovamente a pezzi.

Un New Adult degno di questo nome. Una storia di odio/amore e amicizia in pure stile Ferraro. Emozionante e divertente allo stesso momento, con battute da pelle d’oca e altre irriverenti, tocca le giuste corde, parte subito col botto portandoti di peso all’interno della storia, ai tempi dell’università, degli esami e delle feste, nella vita mondana di New York, e ci presenta due personaggi che saranno difficili da dimenticare, tanto prepotenti da incasinare noi lettrici oltre che loro stessi.

Senza darle il tempo di ribattere, la bacio. Ed è un bacio irripetibile. È la somma di mille baci che avrei voluto darle in questi anni e che ho dovuto ingoiare.
È liberatorio. È il bacio che mi spedirà dritto all’inferno. E glielo do come se fosse l’ultimo della mia vita

Allora, pronte ad entrare in un nuovo tunnel?

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