King di Jenny Anastan
Assist. Tiro. Goal. Palla al centro.
La vita di Alexander King è tutta qui, perlomeno adesso. Il suo mondo è andato in frantumi da poco tempo e, nonostante il successo, vive ogni giorno con un unico obiettivo: essere un bravo papà e giocare al meglio delle proprie possibilità. Non può, non deve lasciare spazio a nessun altro sentimento. Eppure, il destino non sempre tiene conto dei buoni propositi. Thea, la nuova e bizzarra tata di Sophie, scatena in King uno sconvolgimento destabilizzante, tanto da incrinare del tutto le sue certezze.
Ma è possibile ricominciare a sperare?
Alexander è pronto a fidarsi di nuovo?
E se il passato tornasse, presentando conti troppo alti?
Novanta minuti di gioco a volte sono sufficienti per portare a casa una partita, ma spesso si rischia tutto ai rigori. E quelli fanno male, un male terribile se non si è preparati.
Recensione di Esmeralda – King di Jenny Anastan, sport romance in uscita oggi su Amazon.
E fu così che l’amore crebbe a dismisura…non è una frase di King, ma una mia semplice constatazione, perché Jenny è ormai entrata di diritto nella top ten delle mie autrici preferite. Come si può non amare una donna che ti sforna uno sport romance coi fiocchi? Io che vivrei leggendo solo questo, io che mi sono innamorata di Susan Elizabeth Phillips grazie a questo genere e che appena ne esce uno mi ci fiondo in un nanosecondo.
Poi, se lo sport romance in questione parla del mio sport preferito, quello che seguo fin da bambina e che mi ha fatto sognare, esultare e anche piangere (ebbene sì ragazze ammetto di aver pianto copiose lacrime il 25 maggio 2005 e di non essermi mai più ripresa da quella sconfitta) e ne parla con la passione di chi lo ama quanto me…il gioco è fatto, KING SONO TUA!!!
Calma Annuccia, so che hai la prelazione su di lui ahahahah non mi permetterei mai di scavalcarti però, diciamolo, Jenny ha scelto un presta volto semplicemente perfetto per il ruolo, con quella bellezza che ti incanta e quell’espressione che ti fa venire voglia di prenderlo a schiaffi, sentimento che ammetto di aver provato molto spesso durante la lettura. Alexander King è una perfetta canaglia, ma anche il padre più tenero sulla faccia della terra e saranno proprio queste due doti irresistibili a far capitolare, come una pera cotta, la dolce, buffa e irriverente Thea Harrison.
King ha lasciato la nazionale inglese e la Premier all’apice della carriera per trasferirsi a New York alla ricerca di un po’ di pace e una vita più normale per la sua piccola Sophie. I tabloid inglesi sanno essere spietati e la pressione mediatica sulla famiglia King era divenuta insopportabile tanto da far prendere ad Alexander una scelta controcorrente che non ha soddisfatto la moglie Carolina, concentrata sulla propria carriera. Alexander non può far altro che prendere atto della decisione della ormai ex moglie e trasferirsi da solo con la piccola accettando la proposta dei New York Devils di diventare la loro star.
Sophie si è ben adattata alla vita di New York sopperendo alla lontananza della madre grazie alla tata, una signora anziana che ben presto si vede costretta ad abbandonare il lavoro e l’unico modo che trova King per avere al più presto una sostituta è quello di chiedere aiuto a Max, il suo agente. Sarà proprio grazie al simpatico Max che Thea entrerà a far parte della vita di padre e figlia e lo farà in modo quasi casuale, quasi.
Thea è fantastica, frizzante, simpatica, sempre con la battuta pronta e anche un po’ buffa, da lei ci si può aspettare di tutto e durante la narrazione riuscirà a dare del filo da torcere al bell’Alex e anche a noi lettrici con alcune sue scelte davvero folli.
Gli scambi irriverenti di battute tra i due mi hanno strappato più di un sorriso, ve ne do un assaggio…
«Hai detto a Max, molto chiaramente peraltro, che non sono proprio il tuo tipo» osservai, mettendo una mano sul fianco e alzando bene il mento. «Lo confermo» ribatté deciso, percorrendo con lo sguardo tutto il mio corpo. «Il problema è che io sono il tuo tipo».
«Ah, King» mi richiamò, facendomi girare verso di lei. «Non usare più quella stronzata della voce da strappamutande, con me non funziona».
Non so se mi sono spiegata, insieme i due sono pura dinamite e ci metteranno poco a capirlo, ma il timore di rovinare tutto e togliere a Sophie “la ragazza giusta per lei” è un rischio troppo grosso da correre, così i bollenti spiriti verranno tenuti a bada ancora per un po’ anche perché, dicendolo con le parole di Thea “Per fortuna oltre a essere un papà modello, era anche egocentrico e scontroso, così il suo concentrato di muscoli e figaggine veniva messo in ombra dai modi insopportabili che ostentava.”
Il rapporto tra Thea e King è un tira e molla continuo, 3 passi avanti e 5 indietro, si piacciono, si desiderano, si cercano, ma poi succede sempre qualcosa che li fa arretrare e tornare a rintanarsi nella loro comfort zone, mettendosi al riparo da eventuali cuori spezzati…cosa per nulla semplice e che non li tutelerà con assoluta certezza.
C’è stato un momento della lettura in cui ho molto faticato, ma non vi svelerò quale, lo capirete leggendo e sono certa toccherà nel profondo anche voi. Purtroppo, anche se ero molto piccola e i miei ricordi non sono vividi, la mia famiglia ha vissuto un evento traumatico che non dimenticherò mai e che ha segnato molto la me adolescente permettendomi di fare scelte oculate e non dettate dal puro istinto. Sono felice che Jenny abbia voluto inserire un tema così importante in un romance (cosa che anche la SEP aveva fatto nella sua serie Chicago Stars) e che abbia voluto in questo modo porre l’accento e sensibilizzare le sue lettrici. Ho davvero apprezzato il gesto.
Concludo questa recensione con una semplice constatazione, avevo un’altra lettura in corso, ma appena mi è arrivato King sul kindle ho mollato tutto e mi sono dedicata a lui, divorandolo in un pomeriggio, quindi cos’altro devo aggiungere per incitarvi a comprarlo?