Kári di Monica B
Kári, gigante norreno del vento, non si è mai guardato indietro da quando il suo Pantheon gli ha voltato le spalle, preferendo vivere tra gli umani come cantante di una rock band conosciuta a livello mondiale.
Partecipare al torneo che lo vede come uno dei Quattro Divini Re in grado di salvare il mondo è solo un vanto in più al suo curriculum. Peccato che lui non abbia nessuna intenzione di rischiare la vita per gli altri, mortali o meno.
Cora Ivanova è un geofisico pluripremiato e la sua vita gira attorno alla sua carriera. Negare tutto ciò che è paranormale è per lei una legge inviolabile, finché il mondo che conosce non viene minacciato proprio da ciò che lei crede impossibile.
Fidarsi del gigante norreno piombato nel suo ufficio sarà l’unica soluzione per salvare ciò che ama e ciò in cui crede. Riusciranno i due a mettere da parte le loro diffidenze per salvare il mondo?
Kári di Monica B, quarto volume della serie Urban Fantasy “The Crimson Thrones” pubblicato in self il 1 settembre 2023
L’estate è quasi finita e lo è anche questa serie che è giunta al suo ultimo capitolo bollente come l’estate e frizzante come dovrebbero esserlo tutti i giorni di un periodo così festoso, capace di regalarmi sia dei bei momenti di svago che di cultura. Eh sì, perchè le storie raccontate mi hanno incuriosito così tanto che ho cercato più notizie di quanto mi aspettassi di fare sui vari pantheon di cui le autrici ci hanno parlato. A tal proposito, confesso che prima di leggere quest’ultimo libro ero quasi del tutto ignorante in merito ai Giganti norreni.
Ah, ma non vi preoccupate perché il bel protagonista, ha rimediato a tutte le mie lacune.
Kári, è bello, è figo, è una rock star, un uomo che con un solo schiocco delle dita potrebbe avere tutte le belle donne che desidera, uno a cui non potrebbe importare di meno del suo essere “Divino”, né di salvare il mondo da questa orda di mostri che la minaccia. In effetti, fra tutti i protagonisti incontrati fino ad ora lui è quello che sembra il più umano di tutti, non fa uso delle sue abilità nè si pavoneggia di averle ma allora, per quale motivo ha voluto partecipare al torneo ed essere un dei quattro Divini che dovrebbero salvare il mondo? Beh, lui racconta a se stesso di averlo fatto solo per fare dispetto alla propria famiglia che molti e molti secoli prima, a causa di un suo errore, gli ha voltato le spalle. Ma sarà davvero così? Certo è che lui, da allora, ha preferito non pensare più a loro, escludendoli completamente dalla sua vita: il padre, i fratelli amati, il suo stesso figlio. Per troppo orgoglio ha voltato le spalle a tutti come loro le avevano voltate a lui. Eppure, eppure, il fatto di aver partecipato a quel torneo forse significa qualcosa di cui ancora non si rende conto. Accanto gli è rimasta solo Mjol, la nipote, e sarà proprio lei a metterlo di fronte alle sue responsabilità e anche alla donna che dovrà accompagnarlo nella disfatta dei nemici: Cora Ivanova.
Non c’è donna più diversa da quelle che frequenta Kári di quanto lo sia Cora, una geofisica che basa tutto sulle prove scientifiche, una donna battagliera e forte, una che non crederebbe ad un evento paranormale nemmeno se lo vedesse con i propri occhi. Ah no, scusate, Cora il fenomeno paranormale lo vede proprio dal vivo ma non è disposta a crederci senza che la sua amata scienza non gli sia da supporto. Tanto lei è rigida, inflessibile e altruista quanto Kári è burlone e menefreghista, insieme sarebbero una coppia molto male assortita se non fosse che, conoscendosi più a fondo, riescono a vedere nell’altro quelle qualità a cui si sentono più affini. Cora è una giovane donna che si è nascosta per anni dietro la sua intelligenza e il suo lavoro per non soffrire ancora e sarà Kári a fargli capire che in lei c’è molto di più di un cervello da guinnes dei primati e che la parte più bella di lei è quel cuore grande che non esita a mettersi in pericolo pur di aiutare il prossimo. A sua volta sarà la bella dottoressa a far capire a Kári l’importanza del perdono sia verso sé stesso sia verso quella famiglia che inconsciamente non ha mai dimenticato. Quello che mi ha commosso di più in questo libro, non è stato solo l’amore dolce e puro nato tra Cora e Kári ma, soprattutto, quel senso di famiglia così profondo che si avverte in tutta la storia. E, a mio parere, non poteva esserci finale migliore di una storia che parla dei rapporti familiari in tutte le sue sfaccettature, di quanto sia importante dare e ricevere il conforto di una famiglia, perché in fondo questa serie ha creato più famiglie di quanto forse le stesse autrici pensavano all’inizio del loro percorso. Prima fra tutte la loro che è cresciuta mese dopo mese con la stesura dei romanzi, poi quella di noi lettori che ci siamo affezionate ai loro personaggi ad ogni loro nuova informazione su questa o quell’altra cosa. Quindi, ben vengano iniziative simili. Non aggiungo altro sulla trama questo è un libro che va letto e assaporato sotto ogni sfaccettatura, sappiate solo che vi divertirete con i battibecchi tra Cora e Kári, vi innamorerete delle loro fragilità e anche dei loro punti di forza, vorrete essere al loro fianco nella battaglia finale e forse, inconsciamente lo faremo tutte perché la scrittura dell’autrice consente al lettore di vivere tutto con i proprio occhi, come se fosse lì, su quel ghiacciaio o dentro una grotta a combattere per la salvezza dei due protagonisti e del mondo intero.
Quindi che aspettate? E, soprattutto, se non lo avete ancora fatto vi consiglio di recuperare tutta la serie, nè varrà la pena!!