Julia Somerford di Karen Aminadra

Julia Somerford di Karen Aminadra

Bath, 1840. Una tazza di cioccolata calda: è questa ormai l’unica cosa che può riuscire a sollevare l’animo di Julia Somerford. Ma non una tazza di cioccolata qualsiasi, solo quella preparata alla Casa del Cioccolato gestita dai coniugi Foster. È in questo delizioso locale, tra l’aroma pungente delle spezie e del cacao, che Julia trascorre il suo tempo, seduta vicino alla vetrina per poter guardare la gente che passa e sognare altre vite e altre possibilità. È in questa graziosa cioccolateria, infatti, che la fanciulla viene lasciata dal padre mentre lui si allontana per badare ai propri affari. Ma non si tratta di lavoro, Julia l’ha capito: il padre va a giocare d’azzardo e, poco alla volta, sta perdendo tutti i loro beni. E proprio dopo l’ennesima perdita, Julia è costretta ad accettare di sposare un perfetto sconosciuto che subito le sembra un essere spregevole. Il suo destino, insomma, appare segnato e il futuro una vita senza amore.

Julia Somerford è il primo libro della saga sulla famiglia Somerford.

Julia Somerford di Karen Aminadra, primo volume della serie di romance storici dedicata ai Somerford, pubblicato dalla Vintage edizioni.

Ammiro l’attenzione ai particolari di questa giovane casa editrice, amo moltissimo le introduzioni che inseriscono in ogni pubblicazione perché ti donano una chiave di lettura alla storia che stai andando ad affrontare. Il libro di cui vi parlo oggi è breve, ma questo non significa che la storia resti in superficie, nonostante le poche pagine l’autrice ci presenta le molte sfaccettature dei protagonisti e ci mostra il quadro della situazione in modo esaustivo. Certamente Julia, nonostante la giovane età, ha solo diciassette anni, è una ragazza che nella sua ingenuità possiede un forte temperamento che le permetterà di tener testa sia al padre che al futuro marito. Lo stile dell’autrice è diretto, la sua penna è fluida e avvolgente, proprio come la cioccolata calda coprotagonista di questa storia e tratto distintivo della giovane Julia.

Si rilassò sulla sedia dell’unico posto nel quale si sentiva felice: la Casa del Cioccolato sulla Milsom Street, a Bath.

Particolare che una ragazza si trovi a suo agio solo in una cioccolateria, altrettanto particolare che passi le sue giornate seduta sola davanti alla vetrina a osservare tutto ciò che accade fuori. Se avesse potuto scegliere avrebbe fatto altro, sarebbe nella sua vecchia dimora e non a Bath dove non conosce nessuno e il padre sta sperperando tutto ciò che era loro rimasto. Il padre, colui che dovrebbe prendersi cura di Julia, è infatti al piano superiore a giocare a poker con un gruppo di ragazzi molto più giovani di lui e con molte più possibilità. In soli cinque mesi si erano trasferiti diverse volte e ormai erano sul lastrico, ridotti a vivere in una pensione. Da quando la madre di Julia è venuta a mancare, sette anni prima, niente è più stato lo stesso, né la loro vita, né l’umore del padre, colto da una malinconia che lo ha portato a essere irriconoscibile agli occhi della stessa figlia.

Potrebbe però arrivare la soluzione a tutti i loro problemi, certo una soluzione drastica e giunta in modo decisamente poco consono, ma pur sempre di una soluzione si tratta e ha il nome di Stephen Lockley.

Era figlio di mercanti nel Lancashire. Suo padre era un commerciante di finissima porcellana e l’assegno di Stephen era generoso tanto quanto la sua eredità. Eppure era attento e scaltro con i soldi. Il suo unico vizio erano le carte. Lì giocava senza pensieri, perché su dieci partite, era certo di vincerne otto.

Stephen disprezza gli stupidi come Sir Francis Somerford, ma ancor di più apprezza la sua giovane figlia e così propone all’uomo di azzerare tutti i suoi debiti se vincerà la prossima mano, in caso contrario dovrà cedergli casa, tenuta e Julia in sposa.

Sì lo so starete pensando che questo Stephen è un gran farabutto, ma le sue intenzioni potrebbero essere molto più onorevoli di ciò che credete e vi consiglio di concedergli una possibilità perché potrebbe stupirvi. Sul padre invece meglio stendere un velo pietoso perché se è vero che Julia gli perdona tutto è colpa sua se è finita in un matrimonio combinato in quattro e quattr’otto, che poi non sono nemmeno certa che nel 1840 esistessero matrimoni non combinati, ma non fissiamoci troppo su questo aspetto. Stephen potrebbe essere la salvezza per Julia e starà a lei rendersene conto e permettergli di mostrare che uomo è e se è degno di starle accanto.

Ho trovato interessanti le personalità di Julia e Stephen e avrei voluto poter leggere ancora di loro perché hanno molto da dire e da dare quindi spero che il prossimo libro li riguarderà in modo più approfondito perché per adesso abbiamo scoperto solo le ragioni del gesto e li abbiamo visti avere un timido approccio nulla di più.

Julia Somerford è una bella introduzione alla storia che andremo a scoprire e ci dà modo di conoscere Julia e Stephen come individui prima che in coppia. Lui è un gentiluomo che vuole conquistare la ragazza che da subito ha destato in lui così tanto interesse, Julia è una ragazza che si fa guidare dal proprio spirito combattivo e non gli renderà le cose semplici, ma si da, dalle situazioni complicate può nascere il grande amore e io sono qui, pronta a gustarmelo insieme a una tazza di cioccolata calda.

4 stelle

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