J. Skull di Irene Catocci
Che peso hanno le bugie? Per me, sono come macigni sul cuore: soffocano l’alito di respiro ancora rimasto, schiacciano perfino l’anima. Non sono più niente, adesso. Ho perso l’amore. Ho perso la voglia di vivere. Wyatt era l’unica cosa vera in questo mondo di falsi sorrisi e glitter sfavillanti e, dal momento in cui mi ha lasciato, ho scoperto il vero significato della parola “dolore”. Mi chiamo J. Skull, e sono un pornoattore.
Recensione di Pri – J. Skull di Irene Catocci – pubblicazione self genere m/m del 26 novembre 2018.
Sono tanti ormai i libri del genere LGTB che ho letto, prima di iniziare la collaborazione con il blog alternavo questo genere a quello fm, ultimamente ho letto un solo genere m/m e ammetto quindi di essere arrivata ad un punto in cui ho davvero bisogno di nuovi stimoli, di trame diverse. Ho trovato in J. Skull ciò che stavo cercando. È una storia diversa, anticonformista, in cui viene raccontata la storia di un porno attore gay. È Un libro crudo, reale, senza fronzoli.
Jayden è un ragazzo di 25 anni cresciuto in una famiglia semplice e mediocre, non gli è mai piaciuto studiare e la vita che conduce gli va decisamente stretta. Durante una festa a cui partecipa insieme a degli amici, viene intercettato e gli viene proposto di fare un provino per entrare a far parte della scuderia di attori di film per adulti. Attratto da questo mondo altamente diverso da quello che conosce, dalle luci della ribalta ma soprattutto dai soldi facili decide di intraprendere questa strada.
Ed è così che nasce J. Skull, il suo non è solo un nome d’arte con cui si fa chiamare nel mondo del porno, ma è soprattutto il suo alter ego.
“La paura del rifiuto mi fece sempre scegliere le vie peggiori, piene di buche e pericoli dietro l’angolo. Ero fatto così, e non potevo certo cambiare a venticinque anni. Ci avrebbe pensato la vita a farlo… e l’amore.”
Jay è un ragazzo debole, timoroso, fragile che ha paura del rifiuto e che probabilmente conosce se stesso meno di quello che pensa. Solo il fratello conosce il suo orientamento sessuale e ovviamente né lui né la madre sono a conoscenza della sua seconda professione. Skull è l’altra faccia della medaglia, è vanesio, arrogante e prepotente ed è la maschera che Jayden si crea per tentare di mantenere in piedi il castello di menzogne che si è creato.
Quando incontra il cognato di suo fratello tutto il falso mondo che si è costruito intorno a sé, inizia a sgretolarsi, e inizia così a mettere in dubbio tutta la sua vita. Lui è Whyatt, un veterinario appassionato di gatti e di surf, ed è proprio questa passione che li fa avvicinare. Whyatt è dolce, onesto e limpido, tutto il contrario di Jay, ma nonostante questo, l’amore tra i due sboccia impetuoso. Ovviamente le menzogne che Jay continuerà a propinare al suo compagno, alla sua famiglia ma soprattutto a sé stesso avranno delle grosse ripercussioni.
“Mentire era la mia qualità migliore, era diventato talmente naturale che non mi accorgevo neppure di inventare scuse su scuse, fino ad assuefarmi alle mie stesse bugie.”
Riuscirà Jay a sconfiggere i suoi demoni e ad essere felice?
Vi ho svelato veramente poco della trama, perché come l’autrice stessa nella sinossi è stata criptica, ho cercato di esserlo anche io. Raccontarvi qualcosa in più avrebbe voluto dire spoilerare la storia e mai come questa volta, voglio consigliarvi di andare oltre la cover e leggere questo libro. A primo impatto si potrebbe pensare di trovarsi di fronte alla classica storia di un attore gay con tutti i cliché annessi, ma vi posso assolutamente dire che non è così.
Ho apprezzato molto la penna della scrittrice, perché grazie al suo modo di scrivere, ha permesso a Jay che è l’unica voce narrante della storia, di farsi conoscere e di farci entrare a piedi pari nel suo mondo fatto di introspezione ed emozioni. Ripercorrere al contrario un anno di vita del protagonista, il periodo probabilmente più particolare della sua vita, me lo ha fatto apprezzare ancora di più. Solitamente si leggono libri la cui trama è in ascesa, qui invece avviene il contrario. Viene raccontato senza mezzi termini l’autodistruzione che una persona può arrecarsi, dove una volta raggiunto il fondo può solo ricrescere e redimersi. Il libro è crudo, nessun sentimento ci viene risparmiato ed in alcuni momenti avevo le lacrime agli occhi, cosa che succede di rado. Ho sofferto con Jayden, volevo prenderlo a testate ma poi ho capito che tutti gli errori commessi servivano per avere la famosa seconda possibilità. Irene Catocci con la sua scrittura pulita e limpida mi ha assolutamente colpita, e la ringrazio molto per le emozioni provate.
Vogliono raccontarvi un aneddoto su questo libro. Ci sono letture che vi vengono proposte dal Blog altre che abbiamo la possibilità di scovare noi. J. Skull l’ho scelto all’inizio per un effimero motivo, il prestavolto che l’autrice aveva scelto, ma poi ovviamente la trama è stata quella che mi ha fatto capitolare. È stata la sua immagine ad ammaliarmi, il ragazzo che è stato scelto ha degli occhi incredibilmente espressivi e devo ammettere che è stato azzeccatissimo. Riguardando adesso le foto, dopo aver letto la storia di Jay, ritrovo in quegli occhi debolezze e vulnerabilità di cui Irene è stata maestra nelle descrizioni.
Penso abbiate capito che è un libro di cui consiglio la lettura sicuramente.
Alla prossima, Pri