Iron Flame di Rebecca Yarros
Tutti si aspettavano che Violet Sorrengail morisse durante il suo primo anno all’accademia militare di Basgiath, compresa lei stessa. Ma la Trebbiatura è stata solo la prima, difficilissima prova per eliminare i candidati più insicuri, indegni e sfortunati. Ora inizia l’addestramento vero e proprio, e Violet già si chiede come farà a superarlo. Perché non sarà soltanto terribilmente estenuante, brutale e progettato per testare la capacità dei cavalieri di resistere al dolore oltre ogni limite.
Il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica, a meno che non tradisca l’uomo che ama.
Forse il corpo di Violet è più debole di quello degli altri, ma di certo non le mancano né l’ingegno, né una volontà di ferro. E soprattutto, il vicecomandante non tiene conto della lezione più importante di Basgiath: i cavalieri di draghi si fanno le regole da soli. Ma la determinazione a sopravvivere non sarà sufficiente quest’anno. Perché Violet conosce il vero segreto nascosto da secoli all’accademia militare di Basgiath e niente, nemmeno il fuoco dei draghi, potrebbe essere sufficiente a salvarli.
Iron Flame di Rebecca Yarros, secondo volume della serie romantasy The Empyrean, pubblicato da Sperling & Kupfer il 30 gennaio.
Non mi aspettavo di veder uscire così presto il seguito di Fourth Wing, credevo che la CE avrebbe aspettato qualche mese in modo da avvicinarsi un pochino al terzo volume e non lasciarci per un anno (se tutto va bene) a brancolare nel buio. La realtà è che la data di uscita non è ancora stata nemmeno annunciata e non sappiamo neppure il titolo, ma una cosa è certa: manca troppo!
Credo che tra qualche mese lo rileggerò sia per ricordare cos’è successo (tranne il finale, quello rimane impresso e non richiede riletture) sia per permettermi di vivere in modo diverso queste 735 pagine piene di azione e scene in cui innamorarsi ancora una volta di Xaden.
Perché con lui è impossibile non ritrovarsi a sospirare sognanti.
Sono tanti i colpi di scena, alcuni più prevedibili di altri, che si susseguono lunga la narrazione, ci sono personaggi che si redimono, altri che fanno il loro ingresso e ci fanno andare su tutte le furie, ma noi lettori di romantasy siamo persone semplici, dateci dei draghi e un protagonista figo e andiamo in brodo di giuggiole.
Se poi i draghi sono cazzuti come Tairn o sorprendenti come Andarna (che in questo secondo capitolo è una ‘adorabile’ adolescente) siamo già conquistati.
La cosa che mi ha molto sorpreso è la divisione in prima e seconda parte, che potrebbero essere stati benissimo due libri, nessuno si sarebbe lamentato anche perché la mole è davvero importante e c’è il cambio di ambientazione.
Nella prima parte siamo a Basgiath per la maggior parte del tempo, con alcune incursioni a Samara e non solo. Man mano che prosegue la narrazione noi acquisiamo informazioni sul world building che ci erano un po’ mancate nel primo capitolo, ma non solo, perché le rivelazioni sono tantissime in questo volume e ogni capitolo cela nuove scoperte sia sui personaggi che sulla politica e i segreti che muovono tutto.
Dopo Iron Flame siamo pronti, abbiamo una chiara idea di quali siano i pericoli, di ciò a cui i nostri tanti beniamini stanno affrontando, di quali siano i nemici da abbattere, ma sono ancora molte le domande che non hanno trovato risposta. E vorrei ben vedere, non siamo nemmeno a metà saga.
Nella seconda parte invece ci concentriamo sulla Rivoluzione.
Violet è diventata tosta, forte e determinata, si mette in gioco, lotta senza paura, mettendosi sempre in pericolo ma, ammettiamolo, per una buona parte è anche una vera lagna. I suoi ‘monologhi interiori’ potevano essere tagliati drasticamente, così come tutta la parte del ‘vorrei tornare con lui ma non mi fido perché mi ha omesso troppe cose’ che le passa per la testa ogni volta che pensa a Xaden.
Xaden che è capace di frasi ad effetto che farebbero sciogliere anche la più glaciale tra le ragazze, mamma mia quanto è innamorata di lui la Yarros, si evince in ogni singola pagina, e quanto di conseguenza lo amiamo anche noi. Lui è bello da mozzare il fiato, sexy e irresistibile, intelligente, leale, non sempre è perfetto, ma gli si perdona tutto perché ha fascino da vendere.
Per Violet e Xaden non c’è pace, sono troppe le cose che accadono che possono intaccare il loro rapporto, e di sicuro non aiuta l’inserimento di un personaggio che vuole mettersi tra loro a ogni costo e che è in grado di scatenare in Violet una gelosia incontenibile.
Il mio problema con IF è stata l’eccessiva lunghezza che mi ha fatto pensare che l’utilizzo di così tante scene ‘riempitive’ possa essere imputabile all’annuncio della serie tv. Ho avuto la sensazione che lo abbia scritto in quel modo in previsione di ciò che potrà andare sul piccolo schermo perché è inutilmente lungo, ci sono parti che non aggiungono nulla alla trama e non portano avanti la narrazione. Non so se ho avuto solo io questa sensazione o se sia un’idea diffusa, ma nella sua versione cartacea poteva essere snellito si circa 200 pagine e nessuno si sarebbe lamentato anche perché di carne al fuoco ce n’è davvero tantissima.
Cosa mi sento di suggerire alle lettrici di FW? Leggete IF adesso, prendete appunti e poi pensate ad altro perché la strada per arrivare al terzo volume sarà lunghissima e quando verrà annunciato occorrerà riprendere in mano Iron Flame e rileggere almeno la seconda parte, specie quei capitoli finali che ci hanno lasciato a bocca aperta. Ora non ci resta che attendere e sperare che almeno inizino a girare la serie tv.