Tu leggi? Io scelgo! – Pet Sematary di Stephen King
Trama “La morte è un mistero e la sepoltura è un segreto”. Il dottor Louis Creed ha appena accettato l’incarico di direttore sanitario dell’Università del Maine, e con un certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano. Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili che coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano sulla superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente sorprendenti e, soprattutto, sogni. Sogni oscuri e terribilmente realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet Sematary, il cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da sempre i loro animali domestici. Ufficialmente. Perché oltre quella radura, nascosto tra gli alberi, c’è un altro terreno di sepoltura, ben più terrificante. Un luogo carico di presagi e di richiami, spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte è meglio essere morti… Pet Sematary, è un vero e proprio classico della letteratura horror, ispirato, parola di King, da un leggendario racconto popolare: “La zampa di scimmia”.
Pet Sematary di Stephen King, romanzo horror edito da Sperling & Kupfer per la prima volta il 25 febbraio 2014.
Chi non conosce Stephen King, scrittore prolifico che con le sue 350 milioni di copie vendute in tutto il mondo (di cui 13 milioni solo in Italia) è il re indiscusso del genere horror? Nella sua lunghissima carriera ha pubblicato più di cento romanzi e racconti, ma il record lo ha raggiunto con gli adattamenti dai suoi thriller. Celebri IT, Shining e Misery non deve morire, che hanno terrorizzato generazioni di ragazzini che pretendevano di seguire i film guardandoli attraverso le mani sugli occhi.
E dire che come maestro del brivido ci si è ritrovato quasi per caso, grazie alla moglie che recuperò dal cestino dei rifiuti il manoscritto di Carrie, il suo primo romanzo, gettato dallo scrittore perché stufatosi di una stesura che gli stava rubando troppo tempo. Eppure, molti sono gli episodi che nel corso della sua vita lo rendono particolarmente incline al genere letterario che poi lo consacrerà. Il suo passato, infatti, non è stato sicuramente tutto rose e fiori, a cominciare dal padre che lo ha abbandonato quando era molto piccolo, passando attraverso lo shock per aver assistito alla morte di un amico travolto da un treno, fino all’incidente che lo vide investito da un minivan fuori controllo. Come ha raccontato nella sua biografia On Writing: autobiografia di un mestiere, alcool e droghe lo hanno accompagnato per diverso tempo, fino al 1980, quando decise di darci definitivamente un taglio dedicandosi in tutto e per tutto alla scrittura.
Oggi parliamo di Pet Sematary, uno dei pochi horror degli ultimi anni che ha una vera e propria trama, e non il solito spirito/demone che vuole uccidere tutti. L’ultimo riadattamento cinematografico di questo libro risale al 2019 e proprio per questa possibilità data dai suoi libri, King è da ritenersi anche uno sceneggiatore di grandissimo successo.
Chi ha già letto altri libri di questo autore saprà che la sua ambientazione preferita è il Maine, suo Paese natale dove abita tutt’ora. Ed è proprio in una cittadina di questo stato che il medico Louis Creed si trasferisce con la famiglia, per cominciare il suo lavoro di dottore in un campus universitario. Durante il loro trasferimento, i Creed incontrano Jud e Norma, una coppia di anziani che vive in una casa nella parte opposta della loro strada. Tra Louis e Jud si sviluppa una grande amicizia e quest’ultimo invita la famiglia a visitare il cimitero degli animali, un luogo nascosto dietro casa dei Creed. Da questo momento le vicende del libro prendono un’altra marcia, a partire da un grave incidente nel campus che causa la morte grottesca di uno studente che segnerà profondamente Louis. Inizia così una spirale vorticosa dove paure ancestrali si mischiano con la razionalità, il mito con la normalità e questo incedere quasi sfrenato continuerà fino all’ultima pagina del libro, sospeso solo momentaneamente da sprazzi di tranquillità e dalle introspezioni descrittive tipiche di King.
Ma Pet Sematary oltre ad essere una storia che cattura fin dalla prima pagina per la trama prettamente in stile horror, ha un livello di lettura psicologico da non sottovalutare. Infatti il libro sonda i lati oscuri della personalità umana, indagando sulla morte e su come le persone stesse si pongano di fronte ad essa.
Ancestralmente la morte era una realtà che veniva completamente accettata, come un fatto di cui era necessario parlare e da avere ben presente. Un fatto a cui si attribuiva una spiegazione simbolica e per il quale l’uomo doveva prepararsi.
Oggi invece passiamo buona parte della vita a cercare di ignorarla e di eludere quel destino che, in ogni caso, tocca proprio tutti. Questo tema coglie impreparati, come succede a Louis Creed, che non riuscendo ad elaborare il lutto, tenta di eludere la morte per rivivere un presente già di per sé modificato. Non c’è però una ricetta per non soffrire, il dolore fa parte della vita e va accettato come tale, poiché la morte di una persona per noi significativa sarà sempre e comunque un dolore, una mancanza definitiva.
Inutile dirvi che questo romanzo ha la capacità di tenerti incollato fino alla fine! Nonostante in alcuni punti subisca bruschi cali di tensione, anche se brevi, questi risultano caratteristici della scrittura dell’autore. Per questo King viene osannato da orde di fans, ma comprendo che non tutti possano apprezzare.
Io non sono di certo un’amante del genere horror, ma ho colto questa sfida grazie alla rubrica “Tu leggi? Io scelgo!” e personalmente posso dire che il libro mi è piaciuto. Invece mio marito (sì sempre lui, #sichiamaPietro) devoto a Stephen King, lo osanna ma vi invita a non guardare il film.. e se lo fate, vi raccomanda prima la lettura!
In definitiva, se siete fan dell’horror, di King in generale e se vi piacicono i romanzi pieni di suspance e colpi di scena, dove assolutamente leggerlo.
Se invece avete problemi di cuore (e non sto certo parlando di innamoramento), ecco, in questo caso lasciate decisamente perdere!
Ho letto diversi king ma questo mi manca. So che dovrei rimediare ma in questo periodo sto leggendo altri generi e chissà quando riuscirò a farlo.
Io non ho letto nulla di King e non so se leggerò mai qualcosa di suo, oramai sono abituata a scrivere mai dire mai nella vita. Anche la tua recensione potrebbe convincermi, come so che Dolci stravede per King, ma non so, per il momento passo!!!
Non sono un’amante di King, ma non si sa mai, bella recensione grazie
Mi spiace davvero molto che tu abbia deciso di non partecipare alla rubrica perché lettrici come te, che vanno oltre la propria zona di comfort, sono sempre più rare.
King l’ho conosciuto ai tempi di IT, molti anni dopo che lui l’avesse scritto. Mi sono innamorata del suo stile, della crescente ansia che aumentava con il macinare pagine e pagine. Negli ultimi romanzi però è come se avesse perso smalto.
Non ho letto Pet Sematery ma avrei davvero voglia e tempo per tornare a leggere qualche suo bel capolavoro!
Purtroppo King non fa per me 🙁
Concordo con la tua opinione, un buon King.
Wow, questo titolo di King non lo conoscevo ed è subito in TBR :). Grazie mille per avermelo fatto conoscere 🙂