Intervista a Simona Busto

Ciao Simona Busto e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?

Ciao. Sono Simona e nella vita faccio l’impiegata commerciale.

La passione per la lettura, è iniziata quando ero ancora piccolissima. Cominciare a scrivere è stato piuttosto naturale, quasi un passaggio obbligato, visto che, da brava sognatrice, amo creare i miei mondi immaginari. Da qui al volerli condividere il passo è stato breve.

Ho iniziato con brevi racconti, poi qualche romanzo talmente sconclusionato che credo non lo pubblicherò mai.

Solo nel 2012, quando è iniziata la mia collaborazione con la rivista “Confidenze tra amiche” (Mondadori) ho pensato che forse avevo la possibilità di raggiungere davvero un pubblico, di arrivare alle persone. Così mi sono messa a lavorare con impegno al mio primo romanzo: “La nave di cristallo”.

Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?

Uh, tantissimi! Questa è davvero una domanda difficile.

Visto che è in procinto di uscire in questi giorni, e visto che ultimamente leggo soprattutto nuovi autori, citerei senz’altro “Fino all’ultimo respiro” di Aurora Ballarin, che ho avuto la fortuna di leggere in anteprima. Un romanzo molto toccante e intenso, che mi ha colpita nel profondo.

Poi anche Daniela Jannuzzi e Deborah Fasola, senza dubbio. I loro lavori, tutti, sono strepitosi, che siano fantasy o romance.

Ci sono molti altri autori che mi sentirei di consigliare però. Una recente scoperta è stata Sagara Lux. Il dark romance non è il mio genere preferito, però “Inganno” ha una forte carica emotiva e una trama così avvincente che non potrei non consigliarlo.

Stesso discorso vale per i romanzi di Anna Chillon. Ne ho letti tre e non riuscivo a staccarmene. Parlo della serie di “Alakim”, ma anche di “Nobili Parole. Nobili Abusi”.

Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?

Visto che prima ho nominato le italiane, qui cito un grande nome internazionale. La lista di autori sarebbe lunga. Però per me un posto speciale viene occupato da Anne Rice, soprattutto per la serie sui vampiri.

Vorrei avere la sua abilità narrativa e la sua capacità di creare personaggi e storie credibili pur partendo da un universo totalmente inventato e surreale. Lei è una maestra in questo.

Per lo stesso motivo cito anche Marion Zimmer Bradley.

Com’è nata l’idea di “Una Maschera Sul Cuore” e in quanto tempo l’hai scritto?

Come tutti i miei romanzi, anche questo è nato un po’ per caso e un po’ per gioco. In realtà mi è venuta prima l’idea per un libro che ancora non ho scritto, ma che verrà, quello su Sabrina, l’amica di Eva in “Una Maschera Sul Cuore”. Tutto è partito da una frase del mio compagno. Poi ho pensato che ci sarebbe stata bene un’altra storia, antecedente, e da lì Christian ed Eva hanno iniziato a nascere e a modellarsi.

Io sono molto lenta nello scrivere, a causa di una vita personale e lavorativa piuttosto intensa, senza contare che tengo molto alla revisione del testo, cosa che m’impegna davvero a lungo. Il romanzo è stato concepito oltre un anno fa, ma ho iniziato a metterci mano veramente a marzo 2016.

Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro

Christian: bello, arrogante, disperato

Eva: forte, fragile, testarda (so che i primi due termini accostati sembrano un ossimoro, ma Eva è l’unione di entrambe le cose)

Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?

Un messaggio piuttosto semplice: bisogna sempre credere nei sogni e avere il coraggio di osare, di lasciarsi andare alle emozioni e ai moti della propria anima.

Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?

Atmosfera… delirio! In genere a casa mia c’è la TV costantemente accesa e mio figlio che vuole giocare, vuole mangiare, vuole farmi vedere qualcosa. La musica era una volta il sottofondo alle mie storie, questo prima che diventassi mamma ovviamente.

Invece quando rivedo il testo pretendo il silenzio assoluto. Infatti lo faccio di solito quando tutti ormai dormono.

Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo

Il primo è “La nave di cristallo”, ed è il romanzo iniziale di una trilogia urban fantasy intitolata “The Winged”. Abbiamo una ragazza umana, Megan, circondata da angeli, demoni e creature sovrannaturali. Può sembrare la solita storia romance, invece vi assicuro che non lo è. In questo romanzo sono stata attenta a spazzar via qualsiasi cliché. I protagonisti non sono buoni o cattivi, ma racchiudono in sé un dedalo di emozioni e pulsioni contraddittorie che li rendono controversi dalla prima all’ultima pagina. La storia poi è fitta di colpi di scena (mi auguro riusciti), che la rendono imprevedibile.

Motivo per leggerlo? L’originalità è sempre ciò su cui punto maggiormente. Cerco di sorprendere e di non essere mai scontata. E poi perché questo è l’inizio di un progetto di ampio respiro, che trascina il lettore in un mondo nuovo.

Poi viene “Il grido di una farfalla”, breve racconto spin-off disponibile gratuitamente su Amazon e Kobo. Se volete calarvi nell’atmosfera della serie “The Winged” questo racconto è l’ideale, perché vi permette di conoscere meglio uno dei personaggi minori del primo romanzo, la sua storia e ciò che muove le sue azioni.

“Neve Scura” invece è un breve racconto romance, ambientato in un passato recente. Consigliato alle lettrici più romantiche, che però amino scoprire storie un po’ diverse.

“The Vampire Community” è un romanzo breve, che ha l’ambizione di unire la tematica classica dei vampiri a un’impostazione moderna. Il mio vampiro, Konstantin, va a caccia sul web, e sceglie le sue vittime tra gli iscritti a una nota community locale. Anche questo romanzo ha l’ambizione di essere innovativo e originale, per lettori che non temano di affrontare qualche nota oscura e horror.

“Infernal Party” invece è lo spin-off gratuito di “The Vampire Community”. Un racconto collaterale e del tutto indipendente dalla trama principale, in cui ho tentato di evitare gli spoiler. Resta la meccanica di base: vampiri tradizionali in un contesto moderno e tecnologico, in questo caso un rave party.

Viene poi “Dark Metal”, secondo volume della serie “The Winged”. Qui l’attenzione si sposta su altri personaggi, rispetto al primo libro, in particolare su Patrick ed Ellinor. Lui è un umano dalle doti speciali, per metà nativo americano, al servizio dell’angelo Rehevael, e perennemente accompagnato dal suo cane Moondancer. Lei è una creatura sovrannaturale la cui vera essenza è sconosciuta a chiunque. Questo romanzo dà una svolta alla narrazione e mostra molti elementi nuovi. La storia si fa ancora più oscura e inattesa. Da leggere perché imprevedibile.

Infine vi parlo un po’ del mio ultimo romanzo: “Una Maschera Sul Cuore”.

Stavolta sono tornata al genere romance, che amo tanto quanto il fantasy. Anche in questo lavoro spero di essere riuscita a inserire qualche elemento di originalità, pur seguendo i canoni del genere. Con Eva e Christian ho voluto creare due personaggi che nulla abbiano di patinato o scontato, ma che riescano a conquistare grazie alla loro complessa emotività.

Lo consiglierei a chi ama sognare sulle pagine di un libro, ma che in un romance cerca anche qualcosa di nuovo e inatteso.

A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?

Direi senz’altro Patrick, anche se Konstantin e Christian occupano un posto importante nel mio cuore.

Patrick rappresenta uno dei miei sogni più intensi e vividi perché è un nativo americano, perché ha un forte legame con la terra e la natura, perché tutto in lui è forza, coraggio, ma anche umanità e compassione. In pratica tocca le mie corde più di qualunque altro personaggio.

Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?

Ho molti progetti.

C’è un racconto già pronto, di genere fantasy-ma-forse-anche-no. Sto pensando di renderlo disponibile gratuitamente. È qualcosa di particolare, non so come potrebbe essere recepito dai lettori, però amo le sfide e intendo buttarmi anche stavolta.

Nell’immediato sto concludendo la trilogia “The Winged”. Anche il nuovo volume, come i precedenti, riserverà molti colpi di scena e forti emozioni. Unica anticipazione: vedremo il ritorno in scena di un personaggio precedentemente svanito. Chi ha letto tutti i precedenti lavori della serie senza dubbio se ne ricorderà bene.

Poi vorrei scrivere il libro dedicato a Sabrina, già apparsa in “Una Maschera Sul Cuore”. Credo che lei abbia molto da raccontare ai lettori e, come dicevo, è in effetti “nata” prima di Christian ed Eva.

Infine ho un romanzo che mi frulla per la testa da un po’. Stavolta mi piacerebbe creare un mondo di lupi del tutto non convenzionale.

Insomma ho materiale per tenermi impegnata a lungo.

Da cosa trai ispirazione?

Da tutto! Come dicevo prima, la storia di Sabrina ha preso forma partendo da una semplice osservazione del mio compagno.

Le mie storie e i miei personaggi nascono da uno sguardo, un gesto, un incontro casuale. Da lì poi trovano la vita, si sviluppano e diventano, direi quasi, autonomi.

Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?

Do una risposta che forse non vi aspettate: la rosa del Piccolo Principe. Vorrei essere accudita con altrettanto amore e attenzione. So per certo che mostrerei una maggiore gratitudine.

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Una risposta

  1. Simona ha detto:

    Ciao!
    Vorrei ringraziarti, con tutto il mio cuore, per questa splendida intervista.
    Mi sono divertita moltissimo a pensare le risposte alle tue domande. <3

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