Intervista a Sadie Jane Baldwin
Ciao Sadie Jane Baldwin e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao a tutti e grazie per l’invito. Allora, sono sposata e mamma di tre figli, di cui due nati lo stesso giorno ma a distanza di dodici anni. E se ve lo state chiedendo, sono diversi come l’acqua e il fuoco anche se sono dello stesso segno zodiacale. Per quanto riguarda la passione per la scrittura, vi devo rivelare che non ho mai pensato di scrivere nulla che non fosse la lista della spesa o l’elenco dei lavori da fare in giardino o nell’orto. Poi, due anni fa, dopo un periodo doloroso della mia vita, ho sentito la necessità di mettere sulla carta tutte le emozioni che provavo, di sfogarmi con la scrittura, di vivere, attraverso dei personaggi inventati, in un mondo dove non c’era dolore. È nato così il mio primo romanzo, e mentre lo scrivevo mi sentivo meglio, era come se fossi immersa nella loro storia d’amore e ne beneficiassi pure io. E “I love my boss” è sì una storia d’amore ma è scritta in modalità ironico on! Perché è risaputo che ridere è terapeutico!
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Sono stata e lo sono tutt’ora un’assidua lettrice, e sono molti i libri che consiglierei. Per quanto riguarda il genere storico: “Il lupo e la colomba” il mio preferito della Woodiwiss, una storia d’amore sofferta ma ricca di fascino. Adoro anche la penna di Adele Vieri Castellano e tutti i suoi romanzi ambientati nell’antica Roma. Per il fantasy consiglierei la saga “Night Huntress World” di Jeniene Frost, un romanzo più bello dell’altro. Se parliamo di Humour la mitica Kinsella con il suo “Sai tenere un segreto” che mi ha fatto ridere moltissimo.
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Sono molti i miei scrittori preferiti, adoro la Hoover, ma quella che in assoluto amo di più è Kathleen Woodiwiss. Vorrei avere la sua capacità di narrare i sentimenti in una maniera toccante, con dolcezza e semplicità.
Com’è nata l’idea di I love my boss e in quanto tempo l’hai scritto?
L’idea mi è arrivata di notte, in sogno, e poi è stata ampliata aggiungendoci qualcosa di inventato oppure preso in prestito da eventi capitati a me o alle persone che conosco. Ci ho messo poco a scriverlo, meno di due mesi, ma devo dire che avevo molto tempo a disposizione in quel periodo e che scrivevo per ore e ore.
Il tuo libro prima di approdare alla Butterfly era stato pubblicato self?
No, è stato subito pubblicato con la Butterfly che lo aveva trovato adeguato alle loro esigenze.
Cosa stavi facendo quando hai ricevuto la proposta di Argeta Brozi?
E chi se lo ricorda, è successo l’anno scorso, io non ricordo nemmeno cosa ho mangiato per cena ieri sera!
Com’è lavorare con un editore? Quanto è cambiato il tuo libro dalla prima versione a quella definitiva?
Io posso parlare solo dell’esperienza con Argeta Brozi, ed è del tutto positiva. Lei è sempre disponibile e pronta al confronto, sono decisamente fortunata ad averla trovata. Per quanto riguarda la trasformazione del libro, è stato fatto un lavoro di editing che lo ha migliorato. Sono molto distratta quando scrivo e sono stata persino capace di lasciarmi sfuggire “settant’ani”!
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro.
Adam: sexy, testone, dolce. Alice: imbranata, spassosa, sognatrice.
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Nel romanzo affronto il tema dell’incomprensione, della differente interpretazione che due persone possono dare alla stessa parola o al medesimo gesto.
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Scrivo quando capita e, di solito, lo faccio ascoltando musica classica.
Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo.
Lo scorso settembre è uscito “Tutto in otto giorni”, un romantic suspense dove ho messo molto di mio. Lì ho cercato di affrontare il delicato tema dello stalking, ma senza allontanarmi molto dalla storia d’amore che è sbocciata in soli otto giorni. E non sono pochi, credetemi sulla parola, parlo per esperienza! Lo consiglio a chi cerca una storia d’amore e di suspense. Per quanto riguarda “I love my boss”, si legge in poco tempo ed è un romanzo leggero e divertente. E infine, il romanzo in uscita oggi, il secondo volume della serie delle “Coincidenze dell’amore” nel quale parlo di Helen e Ethan, una coppia che si trova anche in “I love my boss”. Qui c’è un po’ di tutto, amore, passione, ironia, e anche un pizzico di suspense.
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Sicuramente a Eva di “Tutto in otto giorni” perché è stata la prima e perché abbiamo molte cose in comune. E no, non sono alta, bionda e gnocca come lei.
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
In fase di scrittura c’è il terzo volume della serie delle “Coincidenze dell’amore”, che avrà per protagonisti Jayden e Monica.
Da cosa trai ispirazione?
Ebbene sì lo ammetto, per i personaggi maschili da mio marito. Poi vado di fantasia che, per fortuna, non mi manca. Poi ci sono anche i ricordi, miei o di chi li ha condivisi con me. Anche un film o un libro possono darmi uno spunto.
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
Non ho un personaggio preferito, ma se chiudo gli occhi e ci penso mi ritrovo in un’ambientazione medioevale con tanto di abito lungo. Forse un effetto dei molti storici che ho letto negli anni. Strano come non senta la necessità di scrivere il genere che di più amo.