Intervista a Mew Notice
Buongiorno e soprattutto GRAZIE! Grazie per la recensione, grazie per aver letto il mio ultimo libro e grazie per il tuo tempo <3
Ciao Mew Notice e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao Sonia e grazie per ospitarmi nel tuo blog. Mi presento: Mi chiamo Tiziana Marie Galofaro ma ho scelto di usare uno pseudonimo, Mew Notice, perché sono una persona timida e molto riservata. Amo circondarmi di storie lette dai miei tanti libri sparsi per casa e soprattutto cerco di trasformare tutto ciò che mi circonda in avventure fantastiche. Posso affermare di scrivere da tanto tempo (tantissimo!), a dieci anni ho vinto il premio per “Il miglior tema di fantasia” alle elementari e poi alle medie sono stata selezionata per una raccolta di racconti. La situazione è peggiorata alle scuole superiori, la mia ex prof. mi ripeteva sempre: “Non è farina del tuo sacco”. Secondo lei una ragazza di quindici anni non poteva scrivere un tema in mezz’ora, ma anche all’epoca la mia fantasia era molto attiva. La situazione, invece, è migliorata all’università. La mia tesi di laurea, “Mary Shelley: Frankenstein or the modern Prometheus” è stata scelta come testo di lettura per gli studenti dell’ultimo anno della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere.
Sono laureata in Lingue e Letterature straniere e vivo, da qualche mese, in Sicilia dove insegno inglese in una scuola media. Sono mamma di tre splendidi bimbi e nel mio tempo libero, oltre a dedicarmi alla mia famiglia, scrivo come freelance recensioni cinematografiche, romanzi e, sotto altro pseudonimo, collaboro per un’importante case editrice.
Il mio primo romanzo, Come un batter d’ali, è stato pubblicato dalla Sesat Edizioni nel 2012. Con “Lasciati toccare” mi sono classificata quinta al concorso letterario “Femme pour femme” (2015) edito dalla Elister Edizioni. Attualmente scrivo per la Butterfly Edizioni.
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Ci sono tantissimi libri che consiglierei e non saprei decidermi, così propongo l’ultimo libro che ho letto, un libro dolce e allo stesso tempo amaro. Una storia forte, intensa e scritta con il cuore: “L’ultimo battito del cuore” di Valentina Cebeni. Una grande storia d’amore, di gelosia, di rancori e segreti mai confessati. L’autrice racconta le vicende romantiche e struggenti di Penelope in cerca della sua nuova strada.
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Mi piacciono molto i libri di Lisa J. Smith, credo che sia una delle poche scrittrici a farmi apprezzare i libri sui vampiri.
Vorrei avere la sua fluidità nel raccontare, la sua semplicità nel descrivere l’ambiente e la passione che riesce a tirar fuori dai suoi personaggi, ma soprattutto riuscire a rimanere così attuale nel corso degli anni.
Com’è nata l’idea di “Mr. Troublemaker, accanto a te non ho paura” e in quanto tempo l’hai scritto?
L’idea di Mr. Troublemaker è nata da un mio ex alunno: Martin Borg (nome inventato) che mi ha trafitto il cuore con la sua storia. La sua vita è per fortuna cambiata, ma lui conserva ancora quel dolore che ha marchiato per sempre la sua fanciullezza. La storia è stata scritta, prima bozza, in due mesi circa. All’inizio avevo deciso di ambientarla in Piemonte, luogo dove Martin ha vissuto da ragazzo, poi insieme abbiamo deciso Malta, la sua attuale residenza.
Un giorno mi piacerebbe pubblicare una sua intervista 😀
Il tuo libro prima di approdare alla Butterfly era stato pubblicato self?
No, ma aveva partecipato al Concorso Nazionale di IoScrittore, indetto dal gruppo editoriale più grande d’Italia GeMs, ed era arrivato tra i fortunati 300 (partecipavano 3500 incipit). In seconda fase, il Torneo ha due selezioni, non è rientrato tra i primi dieci perché aveva ricevuto la media dell’8,33. Si passava, credo, con il nove.
Mr. Troublemaker è arrivato anche in finale al premio Marcelli.
Cosa stavi facendo quando hai ricevuto la proposta di Argeta Brozi?
AhAh… ti rispondo banalmente, stavo scrivendo il mio ultimo romanzo
Com’è lavorare con un editore? Quanto è cambiato il tuo libro dalla prima versione a quella definitiva?
Con Argeta mi sono trovata benissimo, le dico sempre che è una zia (racconta sempre le storie dei suoi nipoti) meravigliosa, ma oggi colgo l’occasione per dirle che è anche un’editrice molto attenta e in gamba.
Per la seconda domanda…
Vi svelo un segreto, ho scritto ben due volte (Argeta ti ricordi?) i capitoli 33 e 34 più l’epilogo. Perché? Perché all’inizio volevo che la storia terminasse come un sogno, volevo dare un tocco fantasy, poi è degenerato un po’ troppo nel drammatico e infine, d’accordo con Argeta, abbiamo trovato la soluzione migliore. Forse un giorno pubblicherò le due versioni precedenti 😉
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro
Martin Borg: Sognatore, bravissimo Chef e tanto sensuale.
Annalisa Brincat: Sfortunata, misteriosa e tanto tenera.
Evelyn Brincat: Maliziosa, superficiale, seducente.
Dallas Ross: Deciso, ambizioso e… Dallas è Dallas 😉
Phil Brincat: uno solo: demoniaco.
Suor Adelaide: premurosa, affabile e soprattutto materna.
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Di non smettere mai di sognare, anche quando tutto sembra perso, ci si rialza, si stringono i denti e si va sempre avanti.
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Io scrivo la notte, quando riesco a circondarmi del silenzio, quando metto a letto la mia piccola ciurma. Mi piace ascoltare la musica e, per ogni libro che scrivo, creo una play list.
Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo
Inizio con “Come un batter d’ali” anche se è stato ritirato dal mercato editoriale in quanto la Sesat Edizioni ha chiuso. È un libro young adult che forse un giorno pubblicherò in self o rinvierò ad altre case editrici. È la storia di due angeli ribelli che condizionano la vita di due adolescenti italiani. Ne combinano di tutti i colori.
Un libro a cui sono molto legata è “Lasciami toccare” un young adult urban fantasy che tratta della violenza fisica e psicologia sulle donne. Fiamma, la protagonista, soffre di una malattia, la disnomia che la rende diversa, ma lei è diversa perché legge il pensiero, legge ciò che gli altri pensano di lei. Poi ci sono Daniel, che ha chiuso il suo cuore, ha perso la persona che ama, e Nena, presenza evanescente e misteriosa del libro.
“Questo romanzo è un incontro di anime. Una luce, quella delle stelle che non ci abbandonano mai, nonostante ci sia il buio intorno a noi.” Cito le parole di Maura del Blog “Amiamo i nostri libri”.
“Lasciati Toccare” è arrivato quinto al concorso letterario “Femme pour femme” (2015) edito dalla Elister Edizioni.
Sempre per la Elister Edizioni ho pubblicato “Sweet December” una storia d’amore ambientata a New York nel periodo natalizio. Fa parte di un libro che poi ho diviso in due racconti. Il secondo racconto “Sweet February” è uscito nel periodo di San Valentino ed è stato pubblicato in self.
Perché leggerli? Perché la storia di Scoop è una storia di coraggio e di determinazione.
Cosa faresti se perdessi la persona più importante della tua vita e tutti i tuoi sogni si riducessero solo a un triste ricordo? Scoop, il protagonista maschile, ha perso ogni speranza e così ha deciso di abbandonare la sua vita e vivere come un senzatetto, vagabondando per Central Park, ma nonostante tutto, un briciolo di illusione gli fa credere che nelle persone ci possa ancora essere del buono. Poi c’è Olimpia, una bellissima ragazza newyorkese, che lavora come fotografa. È ambiziosa, ricca e sempre pronta a mettersi in gioco. Sembra felice, ma in lei c’è come una costante sensazione di insoddisfazione.
Un giorno i due s’incontrano e nasce subito una tenera amicizia.
Loro ancora non lo sanno, ma le loro anime sono intrecciate dal magico filo del destino… e dell’amore. Si incontreranno per poi ritrovarsi e non lasciarsi mai più.
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Noir, senza alcun dubbio, tanto da chiamare mio figlio di due anni così. Noir Bernardi è il personaggio maschile di “Come un batter d’ali”.
Lo amo, lo adoro e rimarrà sempre nel mio cuore.
La sua lealtà, la sue determinazioni e soprattutto la sua immensa capacità ad amare la sua donna, dovrebbero essere dosi inestimabili in ogni uomo.
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
Mi è venuta voglia, dopo questa intervista, di riprendere “Come un batter d’ali” e di editarlo per presentarlo alle case editrici.
Da cosa trai ispirazione?
Dico sempre che a volte mi sento una ladra, rubo le emozioni altrui, sottraggo le loro storie per poi riportarle nero su bianco. Ascolto molto i racconti dei miei amici, dei miei alunni e di tutti quelli che mi circondano. Cerco di dar vita ai loro pensieri, ai loro stati d’animo. Cerco, come nel caso di Nena in “Lasciami toccare”, di renderli ancora vivi tra noi o come Martin, di mostrare a tutti che si può sempre trovare una soluzione ai momenti bui.
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
Stamattina vorrei essere Clarke di The 100 per vivere una avventura fantastica con Bellamy e soprattutto per smarrirmi nel bosco con lui. Sempre se le radiazioni non ci uccidano prima 😉
Bellissima *_*
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