Intervista a Emma Lee Bennett

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Ciao Emma Lee Bennet e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?

Ciao! Per prima cosa vi ringrazio dell’ospitalità e per aver recensito la seconda edizione de Il condominio della signora Lia. Nella vita reale Emma Lee ha un altro nome per scelta. Ho separato i miei due mondi perché mi sento più a mio agio tenendo la scrittura come un tesoro tutto mio e delle mie lettrici. Nessuno, a parte mio marito, la mia editor, la mia agente e 2 amiche, sa chi sono. Questo è stato uno scoglio enorme al fine del lancio di Emma Lee come autrice: non ho mai usufruito del vantaggio di amici e parenti che comprano a gogo su amazon, né che recensiscono per farmi scalare la classifica! Mi dicono che sono stata sciocca… ma chi mi conosce bene comprende anche il motivo di tutto questo. Arrivare da sola e lontano. Sono una mamma indaffarata e che si muove come una gazzella (parole del mio figlio più grande!) e una moglie premurosa (parole di mio marito!). Scrivo da quando ero ragazzina, ma avere il mio primo Ipad in mano ha scaturito un effetto devastante e determinante: ho iniziato a scrivere di getto questo paragrafo, dove è nato “Il Duca”.

“Annaspava nell’acqua torbida. Non aveva aria nei polmoni e già gli sembrava di affogare ma ciò nonostante si spinse più in basso con uno slancio delle gambe, e continuò a muovere furiosamente le braccia, le mani aperte, alla ricerca disperata del fratello. Ma lui non c’era.

Sentiva il petto bruciare, eppure si girò con un moto frenetico tentando di individuare una sagoma in mezzo a quell’acqua ormai sempre più sabbiosa. Non resisteva oltre. E già l’acqua si insinuava nelle narici e senza volerlo se ne ritrovò la bocca piena…

Aprì gli occhi e osservò il pesante velluto nero del baldacchino. Affannava rumorosamente. Il sudore gli copriva il petto e una goccia scendeva lenta lungo il collo.

Si alzò bruscamente senza fiato, il cuore martellava impazzito. Barcollando raggiunse la finestra e posò i palmi aperti sul vetro ghiacciato dal gelo invernale, ma non lo sentì. Aprì con impeto la finestra e una folata d’aria gelida lo avvolse completamente. Una violenta spruzzata di pioggia andò a mischiarsi al sudore della pelle nuda, e fu allora che si calmò.

Cominciò a respirare più lentamente e gli sembrò di tornare a vivere. Si accorse del temporale che infuriava fuori e del gelo che entrava.

Indietreggiò di pochi passi e si trovò a osservarsi allo specchio alla sua sinistra: odiava quell’immagine scura, quell’uomo che era stato incapace di salvare suo fratello!

Un urlo rabbioso lacerò il buio, e il suo pugno si abbatté sullo specchio mandandolo in pezzi. Un gemito uscì e gli occhi si riempirono di lacrime che cominciarono a scendere leggere e calde. Si accasciò senza più forze, stremato e stanco. Pianse a singhiozzi violenti, inginocchiato, le ampie spalle curve.”

Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?

Sono una lettrice seriale! Prima di essere scrittrici si è lettrici, giusto? Amo i romanzi storici di Catherine Coulter, Mary Balogh, Georgette Heyer… per citarne alcune. Ma anche i contemporanei come quelli di Koraline, Deborah Fasola, Raffaella Velonero… Potrei fare tantissimi nomi, perché oltre ad aver sempre letto tanto, non mi pongo limiti quanto ai nomi degli autori.

Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?

Autrice preferita no. Ma posso dire che le autrici straniere che ho nominato mi hanno guidata molto nel modo di procedere con la mia prima opera, Il Duca. le autrici italiane nominate e anche parecchie straniere mi hanno dato l’idea di provare uno stile narrativo moderno. Il risultato è stato buono, a sentire le lettrici de Il condominio, e ottimo a sentire le lettrici beta che hanno già letto il mio romanzo inedito.

Com’è nata l’idea di Il condominio della signora Lia e in quanto tempo l’hai scritto?

Il condominio è nato per caso e scritto di getto in pochi mesi. Credo sia stato ciò che molti amano definire un “estro artistico”. La lavorazione di editing è durata poco perché in verità c’era poco da correggere.

Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro.

Tre aggettivi… intensi, veri, indimenticabili

 Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?

Non era mia intenzione trasmettere qualcosa in particolare, ma sono certa di aver trasmesso qualcosa. Ciò che le lettrici dicono è che ho dato uno scorcio di vita reale e tangibile, lasciando loro di che riflettere sul senso della vita. Sapere di essere riuscita a destare queste emozioni è per me un bellissimo traguardo!

Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?

Da sola in casa, possibilmente! Silenzio, niente musica. Devo ascoltare le voci dei miei personaggi. Li sento parlare nella mia testa e non faccio altro che narrarli.

Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo.

Allora… vale la pena di leggere Il condominio della signora Lia perché regala emozioni che ti entrano dentro e non ti lasciano più. Vale la pena di leggere la Trilogia perché è un romanzo imponente che contiene in se una miriade di generi letterari: giallo, suspence, erotico, rosa, storico, realistico… Un’opera completa insomma.

A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?

Sono molto legata al Duca perché rappresenta l’uomo ideale. Chi l’ha letto continua ad averlo nei pensieri… e a scrivermi di aver raggiunto la fase della assuefazione! Le mie lettrici hanno simpaticamente dato un nome a tale sindrome… “astinenza da Duca”!

È un uomo forte, determinato, duro, misterioso, attraente per l’aura che lo attornia. Ha una particolare capacità sensitiva che lo rende vulnerabile e al tempo stesso lo avvantaggia nei rapporti umani. Ha sofferto molto, ma nessuno lo sospetterebbe mai.

Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?

Ho molti progetti in cantiere!

Partiamo dalla continuazione de Il Duca: narrerò la storia di alcuni dei suoi figli. Il romanzo (prevedo un’altra trilogia, ma chissà?) è quasi finito da circa due anni. Sta lì fermo in attesa che la sua autrice torni da lui!

Questa paura ha portato Il condominio.

E poi ho messo mano a un’idea che avevo da molto tempo. É un inedito, di cui proprio non posso dire il titolo perché è in mano a una CE abbastanza nota e sono in attesa di decisioni…

Si tratta di un contemporaneo dove si narra la storia di due persone molto diverse, persino nei colori del loro aspetto fisico, ma che hanno in comune una cosa essenziale: la sofferenza mentale e il dolore fisico subito per mano di altri. [Se volete posso fornire alcuni teaser, giusto per stuzzicare l’appetito…]

Da cosa trai ispirazione?

Traggo ispirazione dalla vita. Quindi da tutto. Amo molto le persone, mi piace parlare con tutti, ascoltare e condividere pensieri anche quando i pareri sono opposti. Mi piace aiutare quando e dove posso. Questa empatia per il mio prossimo mi aiuta a trovare sempre spunti nuovo. Per esempio, a parte i lavori che ho “in cantiere”, ho in mente la trama ben delineata di altri tre romanzi! Dovrei avere almeno altre due mani!!!

Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?

In verità sono tanti i personaggi femminili che mi hanno fatto sospirare “vorrei essere lei”, ma solo per alcuni loro tratti specifici, per un peculiare aspetto della loro vita o del loro carattere.

Sicuramente uno di questi è proprio Eleonor Grace, la protagonista de Il Duca, perché ha un bel carattere, è una donna forte e dinamica ma molto sensibile. E ha la fortuna di avere il Duca, l’uomo per eccellenza!

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