Intervista a Emanuela Riva
Ciao Emanuela Riva e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao Sonia, grazie mille per questa opportunità di far conoscere il mio scritto a tutti. Oddio mi sento come al primo giorno di scuola 😀
Piacere a tutti, mi chiamo Emanuela Riva, sono nata a Milano, classe ’85. Convivo con il mio ragazzo, e da una settimana la nostra vita si è allargata con l’arrivo di Anakin, 5 mesi di gattone (Adottato). Nella vita cerco di “sopravvivere” nel lavoro, all’ente fiera Milano, e ovviamente come “scrittrice” tra virgolette perché sono ancora esordiente e con molte cose ancora da imparare.
La passione per la scrittura mi è arrivata alla soglia dei trent’anni anche se fin da piccola avevo una fantasia fuori dalla normalità. Adoro disegnare a mano libera e trascorrere il mio tempo libero nella lettura di ogni genere perché se fosse solo un genere… che monotonia. Essere arrivata fin qui lo devo all’insistenza di mia cugina, Micaela, non finirò mai di ringraziare. Sono una persona particolarmente testarda, solare e anche un po’ pazza (così dicono i miei amici) e mi piace far amicizia con tutti.
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Quale libro consiglierei? Beh, se amate volare con la fantasia come la sottoscritta, consiglio: La storia infinita di Michael Ende. È per merito suo se ho iniziato ad Amare il genere Fantasy, della sua straordinaria bravura di far incantare il lettore immergendolo completamente nelle avventure meravigliose di Bastiano e Atreyu nel mondo di Fantasia.
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Beh, diventando più grandicella ho scoperto il mio autore preferito: Stephen Edwin King. Ebbene si, stravedo per gli horror e per il suo stile di scrittura. Mi piacerebbe rubargli la sua maestria nel saper incutere terrore, di farti venire il cardiopalma e al tempo stesso di farti provare quel brivido di ansia sotto pelle che, appena chiudi il libro continua a persistere.
Com’è nata l’idea di Una scintilla nell’Oscurità e in quanto tempo l’hai scritto?
L’idea di scrivere una scintilla nell’oscurità è nata grazie al mio spassionato amore per i vampiri ma anche perché sono affascinata dell aldilà. Di cosa ci aspetta dopo la morte e se esiste veramente un Dio che la maggior parte delle volte chiude tutte e due gli occhi lasciandoci in difficoltà. Ho pensato: Visto che ormai ci sono già mille storie sui vampiri, perché non farne solo uno, creato proprio da Dio a sua immagine e somiglianza? Il Dio come lo vedono i mie occhi e la mia penna è proprio come il mio protagonista Adam, dolce ma al tempo stesso spietato. Mettiamoci anche la chiesa che l’abito non fa il monaco, Et voilà, il gioco è fatto.
Ci ho impiegato un annetto per scriverlo anche perché lo scrivevo a mano sul block notes e poi mi mancava sempre la voglia di riportare tutto a pc. Sono nata pigra, ahahah. Diciamo che ho più ispirazione quando sono in giro oppure a casa mentre faccio i mestieri o ascolto la musica. Prendo carta e penna e scrivo.
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro
I tre aggettivi di Emma sono sicuramente la testardaggine che ho anche io nella vita quotidiana, Umiltà perche grazie alla sua spigliatezza riesce a fare amicizia con tutti. Per Adam, eh, qui altro che tre aggettivi. In primis è molto arrogante e sicuro di sé per la sua bellezza da vampiro e anche lui molto testardo come Emma, scanzonatorio e leale con le persone che ritiene meritevoli.
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Nel mio scritto ho cercato di inserire un monito ai giovani ma anche agli adulti di non fare uso di sostanze stupefacenti. Ho descritto gli effetti collaterali di cosa comporta e cosa ti porta a fare. Certo, io non sono né un medico, né una psicologa per essere credibile, però mi sono informata con il mio medico. Spero che prendano in considerazione le mie parole. Non solo, ho voluto inserire che l’abito non fa il monaco e che tutti, nessuno escluso siamo peccatori. Nel senso: Chi non ha mai fatto qualche marachella?
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Parecchie canzoni di Nek mi hanno stimolata nel creare le vicende dei miei personaggi nei momenti più romantici. Spesso per scrivere e rilassarmi ascolto musica rock e metal. Ok, so già quello che penseranno le persone: Ma come… per rilassarsi ascolta musica rock?! Ebbene si e a tutto volume. Con il silenzio non riesco a pensare però se non ho la più totale silenziosità non riesco a dormire.
Parlami delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo
La mia pubblicazione di “Una scintilla nell’oscurità” è abbastanza travagliata. Quando l’ho terminato ho chiesto in giro e, tramite amici di amici, mi avevano consigliato una ragazza che faceva lavoro di correzioni bozze e grammaticali. Bene, io impulsiva di carattere mi sono subito affidata a lei prima di pubblicare con una casa editrice che faceva solo digitale e nessun lavoro di editing. Il risultato è stato pessimo. Ho speso soldi e mi sono trovata un lavoro insufficiente e non ero nelle facoltà di verificare le vendite effettive. Dopo quasi sette mesi di contratto, la C.E. è fallita. Così, grazie ai consigli di varie autrici self che ho tra gli amici di Facebook (Ringrazio tantissimo) mi hanno dato delle dritte per come fare a pubblicare da sola. Devo ringraziare Sara, una blogger sempre conosciuta sul social, ci siamo viste l’anno scorso alla fiera del libro di Torino. Mi ha presentato la sua amica Alice, e raccontandole le mie disavventure mi ha consigliato, Daniele, un editor veramente fantastico e soprattutto al giorno d’oggi economico e umile.
Ora pubblico con la piattaforma di StreetLib per il digitale e createspace per il cartaceo. Sono pienamente soddisfatta per come stanno procedendo le vendite. Nettamente superiori di quando stavo con la C.E. Ovviamente cerco di pubblicizzare la mia opera su vari gruppi social, mettendo vari estratti del libro e sulla mia pagina:
Se volete immergervi in una storia sui vampiri che non sia scontata, Una scintilla nell’oscurità è il libro che fa per voi.
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Se devo essere sincera mi sono particolarmente affezionata a Jason, il fratello di Emma. Mi sarebbe piaciuto avere un fratello come lui, non ci si annoierebbe mai.
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
Sto scrivendo un altro Urban Fantasy che sarà auto-conclusivo. Posso solo rivelare che è ambientato a Londra.
Da cosa trai ispirazione?
Traggo molta ispirazione dalla musica. Per me è il mio “Nos”
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
Questa è una domanda un po’ difficile perché ho parecchi personaggi che vorrei essere. Se devo scegliere però è decisamente: Yvaine di Stardust, un romanzo di genere fantasy scritto da Neil Gaiman. Perché no? Sarebbe bello essere una stella come lei.
Ho letto l’intervista con molto interesse, anche perché i romanzi sembrano davvero interessanti. 🙂