Intervista a Deborah Fasola
Ciao Deborah e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao e grazie a te, è un onore per me essere qui.
Mando da subito anche un saluto caloroso a tutte le lettrici e i lettori. Nella vita – oltre a scrivere – sono una mamma, una moglie e un editor. Ho la grandissima fortuna di lavorare sempre nel campo dei libri e per me è un vero e proprio onore, quindi posso affermare che al momento faccio quello che più mi piace e amo per la maggior parte del giorno (e della notte!). La mia passione per i libri, proprio per questo è in continuo aumento, nata quando ero solo una bambina, da lettrice ho cominciato a scrivere da ragazzina e da lì non mi sono più fermata. Come dico sempre io: Sono fatta di pagine piene di parole!
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Un romanzo da consigliare? Ce ne sono tanti davvero ma L’ombra del vento, di Zafon, è uno di quei romanzi che, a mio parere, tutti dovrebbero leggere prima o poi.
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Ne ho molti, a dire il vero, ma non credo che gli ruberei niente, credo invece che gli chiederei dei consigli, che gli farei umilmente leggere qualcosa di mio, che gli chiederei qualcosa sui suoi libri che ho adorato. Nel corso degli anni mi sono entrati nel cuore così tanti scrittori che per me sarebbe un onore conoscerne davvero anche solo uno, nonostante penso che leggendoli, in fondo io già lo faccio.
Com’è nata l’idea di Sceglierò sempre te e in quanto tempo l’hai scritto?
Sceglierò sempre te è nato come un uragano: avevo l’idea chiara in testa, due e ormai più anni fa, però per metterla nero su bianco è stata ardua impresa. Ho iniziato e buttato questo romanzo almeno cinque volte, prima di renderlo ciò che conoscete anche voi. Ci tenevo così tanto che niente andava mai bene: una volta l’incipit, l’altro gli eventi che avevo impostato – spesso sono arrivata anche a metà per poi buttare tutto! – altre volte ancora cancellavo decine di pagine o riscrivevo da capo.
E’ stato una vera impresa titanica per me. Perché io lo sentivo. Dentro. Perché credo nell’amore impossibile e so che non finisce. Perché credo nei cuori che provano dolore e che distruggono quelli altrui e poi si redimono. Perché credo nell’amicizia e nell’amore.
Ci ho messo tanto a scriverlo, quindi, ma anche tanto a pubblicarlo perché non era mai come lo desideravo. E poi è rimasto a lungo nel mio cassetto perché temevo di esporlo al giudizio dei lettori. Questo romanzo è un pezzo del mio cuore e sebbene non sia autobiografico, me lo sono sentito sulla pelle sin dal principio.
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro
Tre aggettivi sono pochi ma ci provo! Tessa è insicura, simpatica e superironica. Dexter è stronzo, duro ma fondamentalmente ha un cuore grande.
Entrambi sono il rovescio della stessa medaglia, hanno caratteristiche contrapposte che li legano.
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Volevo far conoscere al mondo l’amore che non muore, romanzato, ma che poi alla fine è la base di quello che penso. L’amore che sa tornare a casa, che sa esserci anche nell’assenza. Quindi volevo lanciare anche, in un certo senso, un messaggio di speranza.
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Scrivo in silenzio, senza musica o televisione, però se l’ispirazione è impellente so scrivere anche con il caos intorno, per esempio con i miei figli che giocano e urlano, oppure anche tra la gente. Se sono ispirata credo che riuscirei a scrivere persino nel bel mezzo di una discoteca!
Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo
Ho scritto davvero tanti romanzi e molti di loro sono già pubblicati.
Faccio una veloce carrellata con titoli e mie motivazioni, nella speranza di incuriosire i lettori ma anche te!
Sceglierò sempre te è il mio ultimo contemporary romance, una storia che, come dicevo prima, per me rappresenta il mondo. Le sono affezionata e sono certa che leggendola proverete le mie stesse emozioni…
Tradiscimi se hai coraggio è un romanzo che ha visto molte albe, l’ultima delle quali grazie a una grande casa editrice, la Newton Compton, finendo in libreria. È un romanzo ironico e divertente sul tradimento, che spero possa incuriosire e far sorridere tutti.
Quel mostro di mia cugina è stato recentemente pubblicato nella collana di Rizzoli, You Feel ed è un romanzo che tratta il tema della vendetta e dei difficoltosi rapporti parentali. Fa ridere e spero anche riflettere.
Un adorabile bugiardo parla d’amore in modo divertente e dissacrante. È stato uno dei primi romanzi di genere romance che ho scritto! Anche lui affidato come il precedente e il successivo, a You Feel.
Tutto quello che volevo da te?, credo sia una delle storie a cui sono più legata e che più mi ha divertito a scrivere. Solo poche parole per questo romanzo: un pornodivo, una giornalista e uno spermatozoo!
Mitochondrial è un mio vecchissimo horror, dove vengono trattati gli zombie come non li avete mai visti…
La foglia di Ambra è un’altra delle storie a cui tengo di più. Un romanzo di denuncia, forte, crudo e cattivo, cha parla della famiglia e di dolore.
Ambrosia è un urban fantasy, uno dei miei primi. Penso sia originale nonostante sia antico, per questo consiglio di sbirciare almeno la sinossi!
Crimson Moon è il mio romanzo d’esordio: un paranormal romance che parla dell’eterna lotta tra mannari e vampiri ma in un modo del tutto originale. È davvero un vecchio lavoro, recentemente rilanciato in ebook, narrato di pancia e di cuore.
Il potere del sangue è invece un paranormal romance intenso e romantico.
Mamma istruzioni per l’uso è soltanto un piccolo manuale ironico e divertente sul mondo dei genitori, che spero però possa aiutare o far ritrovare qualcuno, in un clima di divertimento e condivisione.
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Sicuramente Tess, di Sceglierò sempre te, perché lei è una parte di me e in lei ho messo le mie emozioni, i miri pregi e anche molti dei miei difetti.
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
Per il 26 marzo è prevista la mia nuova pubblicazione. Toccami l’anima, un contemporary romance molto particolare…
E attualmente sto per cominciare a scrivere un nuovo romanzo la cui trama per il momento è ancora top secret ma che sono certa che potrà lasciarvi qualcosa!
Da cosa trai ispirazione?
Da tutto quello che sono, che provo, che vedo, a cui penso… praticamente la mia vita è tutta fonte d’ispirazione continua. Come diceva un grande: anche quando guardo fuori dalla finestra e basta, sto lavorando.
E amo questa cosa, amo pensare e costruire, inventare vite, viaggiare, scrivere. Per me è come respirare, è vivere. È salvezza.
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
Credo che sceglierei Sookie Stackhouse dell’omonima serie della Harris. Amo quei libri che mi hanno avvicinato di nuovo alla scrittura, e amo i personaggi che li popolano, lei compresa!
Parlami della differenza tra self e CE
CE e self, due campi per me carissimi e difficili. Le prime che mi han fatto tanto penare, il secondo che mi ha salvato.
È vero che pubblico sia da indipendente che con le case editrici e devo ammettere che amo entrambe le vie – specie se sono oneste – ma il self per me ha una marcia in più. È qualcosa di mio e basta, io sono artefice di quello che faccio e nessuno mi può ferire oppure obbligare; non vengo delusa come in passato è spesso accaduto, rimettendoci di fegato e anche di portafoglio. All’oggi affidandomi a CE big le cose vanno meglio ma resto comunque un’autrice che è diventata indie e ne vado profondamente fiera. Amo il mondo del self, amo le colleghe self, italiane e non (leggo anche le self straniere) e amo come questa possibilità di espressione sia diventata concreta e ormai sia anche accettata da molti lettori.
Ve ne siamo grati, noi autori self, ogni giorno. E speriamo di potervi dare sempre di più.
Perché non è vero che self publishing significa il pubblicare o ogni costo o la bassa qualità del prodotto. Self significa lotta, significa umiltà, sacrificio, passione.
Ma soprattutto amore, folle e infinito amore per quello che facciamo, siamo e scriviamo.
E nonostante sia un mondo difficile, è anche bellissimo.
WOW !!! Bellissima intervista , e sempre bello conoscere qualcosa del romanzo e sopratutto dell’autrice !!!
Grazieeeee