Intervista a Angela Castiello
Ciao Angela e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao a te e grazie per avermi reso partecipe di questo giveaway. Non amo molto parlare di me. Sono un’assistente alla comunicazione, mi occupo di assistenza scolastica per bambini sordi. Sono il cosiddetto “ponte comunicativo” tra loro e gli insegnanti, traduco in simultanea le lezioni attraverso la Lingua dei Segni.
La mia passione per la scrittura è nata con me. Sin da piccola inventavo storie, le disegnavo all’asilo e quando ho imparato a leggere a scrivere ho iniziato a raccontarle attraverso la scrittura. Solo due anni fa ho avuto il coraggio di rendere pubblica una delle mie storie 🙂
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Questa è una domanda difficilissima. Ne avrei una marea da consigliare perché ultimamente ho scoperto storie meravigliose che mi hanno lasciato senza parole, autrici bravissime che vorrei conoscessero tutti. Uno che, però, mi sento di consigliare è “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini, una storia che ho letto tanti anni fa ma che ricordo come se l’avessi conclusa ieri. È forte, ci racconta di amore e amicizia senza filtri e ci riporta a una realtà purtroppo attuale in città come Kabul. Ho chiuso quel libro con un grande sospiro!
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Il mio scrittore preferito è, appunto, Khaled Hosseini. Amo il suo modo di catapultare il lettore in realtà difficilissime, mettendoci il dolore, il desiderio, la vita. E amo poi il suo modo di chiudere le storie dando sempre quella speranza che i suoi protagonisti bramano dall’inizio alla fine.
Poi ci sono tantissime Autrici che ho avuto modo di conoscere anche di persona e che ammiro moltissimo. Non ruberei niente perché abbiamo in comune l’amore per la scrittura e questo è sufficiente per essere simili.
Com’è nata l’idea di Uno scatto per sempre e in quanto tempo l’hai scritto?
L’idea del mio ultimo libro, “Uno scatto per sempre”, è nata grazie alla mia editrice editoriale. Mi ha proposto la trama dandomi la libertà di svilupparla secondo i miei gusti. Dopo un attimo di titubanza, mi sono innamorata della storia anche perché mi ha dato modo di raccontare cose personali, sentimenti e tante altre cose che, in altri libri non era stata capace di fare. O forse non ero pronta. Ci ho messo un po’ a finirlo perché non è stata una passeggiata affrontare certi argomenti, nonostante sia stata io a scegliere di trattarli. Non smetterò mai di ringraziare Argeta Brozi per quella meravigliosa trama e per aver deciso di affidarla a me.
Il tuo libro prima di approdare alla Butterfly era stato pubblicato self?
Ho avuto due esperienze in self e il mio ultimo libro non è tra queste 🙂
Cosa stavi facendo quando hai ricevuto la proposta di Argeta Brozi?
Una coincidenza? Non lo so ma quando mi arrivò il messaggio inaspettato di Argeta ero in salotto e parlavo con la foto di mio padre.
Com’è lavorare con un editore? Quanto è cambiato il tuo libro dalla prima versione a quella definitiva?
Sceglierei Argeta Brozi come editore sempre e per sempre. Il suo modo di lavorare – senza togliere nulla ad altri – è pulito, professionale, onesto. Non mette mai sotto pressione ma consiglia, aiuta, vede solo il meglio per l’autore, si sacrifica perché crede fortemente in quello che fa.
Non c’è stato alcun cambiamento al libro, come l’ho scritto così è stato pubblicato – a parte le dovute correzioni a orrori grammaticali di cui si è occupata la CE! – 😀
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro
Tre aggettivi… Per Madison direi assolutamente forte, coraggiosa e sensibile. Per Jayden, invece, bello, caparbio e sincero.
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
🙂 Il dolore non deve essere tenuto nel cuore. Bisogna raccoglierlo e buttarlo fuori. Non vuol dire che poi passa, che non lo sentiamo più, ma si deve parlare di questo sentimento, si deve scrivere, si deve urlare. Condividerlo, non subito, lo fa SEMBRARE più sopportabile.
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Scrivo ovunque e l’ho fatto in posti meno adatti a un’atmosfera di riflessione! 😀 è che quando sono ispirata e ho voglia di mettere per iscritto quello che affolla la mia mente non c’è nulla che me lo impedisca. Tv, chiacchiere, urla io mi isolo e vado dove la mano mi porta. La musica mi aiuta, cerco delle canzoni in cui vedo bene determinate scene, tipo film 😀
Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo
Il mio primo libro è stato “Le tue mani mi parlano d’amore”, lì c’è la voglia di far conoscere la Lingua dei Segni, il mondo dei Sordi e le inutili barriere che noi udenti creiamo con questo mondo. Ho rinunciato ai miei diritti di autore per donarli all’Agop, un’associazione che si occupa di bambini malati oncologici, e ho dedicato la storia a un’amica che ha conosciuto quel male e ci ha lasciati.
“Gli animali… si amano!” è un’antologia che ho scritto a quattro mani con un’altra autrice, è gratuita ed è dedicata ai bambini, ma non solo. Tratta di quattro storie sugli animali e sull’amore.
“Ho vinto te”, riedito da Rizzoli, lo consiglio per la forza che il protagonista mostra dopo aver mandato all’aria la sua carriera di tennista. Anche lì viene trattato il tema del dolore che Andrea, il protagonista, affronta grazie all’amore paziente di una donna.
“Quattro zampe” è una raccolta di racconti che ho scritto insieme ad altri bravissimi autori e che ha uno scopo benefico, il ricavato è devoluto a “La casa del randagio onlus”. Per chi ama gli animali il divertimento è assicurato 🙂
“Un raggio di Sole”, è una storia complessa. Affronta le difficoltà di fronte alle quali la vita spesso mette gli uomini e il loro coraggio di rialzarsi. Una veterinaria e un ortopedico, con animali annessi, ve le faranno vedere delle belle 😀
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Sono legata a due personaggi: Tina che troviamo ne “Le tue mani mi parlano d’amore” perché ho creato questo personaggio pensando alla mia amica incontrata durante un percorso di studi sulla Lingua dei Segni, solo che lei era udente e nel libro è sorda.
L’altro personaggio è Madison, senza dubbio. Il suo carattere è un po’ anche il mio e la sua sofferenza è la mia messa per iscritto.
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
Tanti progetti! Scrivo anche solo per tenere chiuse le storie nel mio pc o sull’agenda. Se mi fermo sono perduta! Tante trame, tanti personaggi, tante difficoltà, tanto amore 😀
Da cosa trai ispirazione?
Traggo ispirazione da tutto. Dalla mia vita, dalla vita delle persone che amo e dalla vita in generale. Ci sono talmente tante cose che la quotidianità ci regala che è impossibile non crearci una storia. Il bello è proprio il potere che abbiamo noi di decidere la piega che può prendere. A volte – forse troppo spesso – la vita è molto cattiva e se nella realtà non possiamo cambiarla, su un foglio e con una penna sì.
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
Virginia Collins, conosciuta come (S)Miley di “Regalami un sorriso” scritto da Antonella Maggio. Perché vorrei svolgere il suo lavoro e, soprattutto, vorrei avere il suo dono di regalare sorrisi. Sorridere è la forza per tutto.