Intervista a Alessia Litta
Ciao Alessia Litta e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao Sonia, grazie a te per avermi invitata sul tuo bellissimo blog! Allora, cosa posso dire di me? Intanto che le storie hanno sempre fatto parte della mia vita, sono sempre stata una sognatrice, fin da bambina, e la fantasia ha cominciato a galoppare molto presto. Forse ho iniziato a scrivere relativamente tardi (i primi anni dell’adolescenza) rispetto a certi standard, ma nella mia testa le storie ci sono sempre state (e sempre ci saranno!). Prendere in mano la penna per mettere su carta tutti quei “deliri” (all’inizio erano davvero storie senza capo né coda XD) è stata la normale conseguenza.
Per quanto riguarda la sfera privata, da qualche anno vivo in Francia. Mi sono trasferita per seguire il mio compagno che è di nazionalità francese (espatriata per amore, quindi), e divido il mio tempo libero tra la scrittura, la lettura e la fotografia (altra grande passione).
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Domanda difficile, perché ci sono tanti libri che ho amato, e mi sarebbe impossibile fare una lista. Mi sento di citare “Orgoglio e Pregiudizio” e “Jane Eyre” perché mi pento di averli letti tardi. Ma sono libri che ho adorato a tal punto che sono diventati i miei preferiti. Un altro libro che mi ha colpito è “Q” di Luther Blisset, un romanzo storico con più livelli di lettura, che a distanza di anni continua a tornarmi in mente. Poi la saga di Malaussene di Daniel Pennac (soprattutto i primi volumi), storie di un’ironia intelligente scritte benissimo. E ancora “La fine del mondo e il paese delle meraviglie” di Haruki Murakami, da perdercisi dentro. Ma ce ne sarebbero talmente tanti di cui parlare… Ho appena toccato la punta dell’iceberg.
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Considerando solo gli scrittori moderni, tra gli italiani mi piacciono molto: Francesco Dimitri, Luca Tarenzi e Cecilia Randall; tra gli stranieri: Brandon Sanderson, Patricia Briggs, Daniel Pennac, Philip Pullman.
Cosa vorrei rubargli? La capacità di scrivere storie complesse senza annoiare, l’efficacia di certe scene, a volte lo stile perfetto.
Com’è nata l’idea di Il sussurro del lago e in quanto tempo l’hai scritto?
In generale le idee partono sempre da spunti improvvisi o scene che saltano nella testa nei momenti più impensati (e che sul momento non hanno nessun senso XD). La prima scena che ho visto de “Il Sussurro del Lago” è stata quella di Manon e Raoul su un marciapiede a litigare. In realtà poi la storia si è sviluppa ed è cambiata, tant’è che quella primissima immagine fugace dei protagonisti è diventata poi la scena durante la Festa delle Luci, quando Manon scambia Raoul per il suo amico.
La prima stesura de “Il Sussurro” l’ho scritta in tre mesi, poi ce ne sono voluti altri sei per le revisioni, ma considerando che lascio sempre passare un paio di mesi tra la fine della prima bozza e l’inizio delle revisioni (per cominciare le correzioni a mente lucida), alla fine ho impiegato quasi un anno. Lo so, sono lenta (ma anche molto puntigliosa XD).
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro
Monica: solare, onesta, coraggiosa.
Raoul: tormentato, ombroso… sexy!
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Onestamente non cerco di proposito di far passare messaggi attraverso le mie storie, questo lo lascio fare ai veri scrittori J. Io cerco solo (o almeno ci provo!) di parlare di personaggi veri che, pur muovendosi in contesti fittizi, possano raccontare emozioni reali. Emozioni che ognuno di noi può provare. Come il dolore per un passato difficile, il rimpianto di certe scelte, o la voglia di rimettersi in gioco e darsi nuove opportunità.
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Cerco di essere una scribacchina disciplinata e di dedicare del tempo alla scrittura ogni giorno (anche se non sempre è possibile), e scrivo rigorosamente immersa in un silenzio assoluto. Niente tv o musica, mi distrae tutto. XD
Parlami un po’ delle tue pubblicazioni e dimmi, per ognuno dei tuoi libri, un motivo per cui credi valga la pena leggerlo
Il mio primo romanzo è stato “Vite sospese”, un urban fantasy pubblicato con Triskell Edizioni. È la storia che ha dato via al tutto, che mi ha spinto a tentare questo percorso. L’elemento magico è molto presente, ma ha anche una forte vena thriller, in più è ambientato a Roma. Ecco, penso che tutti questi elementi messi insieme lo rendano una storia piuttosto originale.
La mia seconda pubblicazione (come self, stavolta, perché avevo voglia di provare a gettarmi nell’arena) è “Vento di Kornog”, un mystery spruzzato di soprannaturale ambientato in una terra che amo alla follia: la Bretagna (Kornog in bretone vuol dire ovest). È una storia a cui tengo tantissimo, perché racchiude tutto ciò che desidero trovare in un romanzo: intreccio complesso, segreti, personaggi intensi e tormentati, paesaggi mozzafiato e… una bella storia d’amore! Ecco, se questi elementi piacciono anche a voi, allora vi consiglio di provarlo. J
La mia ultima fatica è “Il Sussurro del Lago” un romance puro che mi sta dando parecchie soddisfazioni. È un romanzo più leggero rispetto ai precedenti, ma che racconta sempre di “vite” che cercano di trovare un loro posto nel mondo. Perché lo consiglio? Perché ci sono due tipetti che più sexy non si può!
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Se dico tutti, la risposta vale? Non posso scegliere, amo per forza tutti i miei personaggi. Va bene, se proprio dovessi tirare fuori un nome sotto tortura, direi Nico, il protagonista maschile di “Vite sospese”. Un uomo che in passato ha compiuto errori dai quali è difficile redimersi e che va avanti nonostante tutto, cercando di convivere con i rimorsi. Ma amo anche Claire e Damien, i due protagonisti di “Vento di Kornog”. Claire per il suo coraggio, Damien perché è un uomo diviso a metà tra il dovere che il suo ruolo impone e ciò che sente di essere realmente. E poi non posso non citare Raoul, l’uomo dalla mille sfaccettature… Lo so, lo so, dovevo sceglierne uno solo, ma lo avevo detto che non sarei stata capace!
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
In realtà ho talmente tanti progetti in cantiere, che non so se riuscirò mai a scrivere tutto!
Vediamo, attualmente sto lavorando alla prima stesura di “Rosso Ghiaccio”, un thriller con una punta di soprannaturale in cui sarà presente una tormentata storia d’amore. Un romanzo complesso che spero di riuscire a rendere come voglio.
Poi ho già buttato giù gli appunti per la storia successiva, un nuovo romance puro ambientato a Roma, dal titolo e trama top secret per adesso. 😉
Poi prevedo lo spin off di “Vento di Kornog” e sto valutando di scrivere il seguito de “Il Sussurro del Lago”, ma su questo sto ancora riflettendo.
Ci sono altri progetti ancora, ma di quelli è prematuro parlare.
Da cosa trai ispirazione?
Da qualsiasi cosa. Film, libri, scene che accadono per strada, parole captate durante delle conversazioni, musica… Ma, di solito, l’idea per una storia non è mai conseguenza diretta di questi spunti. Spesso tutto si mescola nella mia testa finché una lampadina non si accende e nasce la prima scintilla. A quel punto, se ne ho la possibilità, organizzo dei sopralluoghi nel posto scelto per l’ambientazione, perché l’ispirazione diventi davvero autentica. È stato il caso della Bretagna (per “Vento di Kornog”) e di Annecy (per “Il Sussurro del Lago”).
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
In realtà il personaggio che vorrei essere appartiene a una fiaba. Ebbene sì, non mi dispiacerebbe essere Belle de “La bella e la bestia”, ma devo davvero spiegare il perché? XD