Intervista a Alessandra Angelini
Ciao Alessandra e grazie infinite per essere ospite del mio blog, come prima cosa vorrei che ti presentassi alle lettrici. Cosa fai nella vita e quando è iniziata la passione per la scrittura?
Ciao a tutte voi ragazze, e a te Sonia per l’ospitalità sul tuo blog. Mi chiamo Alessandra, vivo con il mio compagno e il mio gatto in una piccola cittadina vicino a Bologna. Per lavoro mi occupo di chimica ma la mia vera passione sono sempre stati i libri. Leggo sin da quando ero piccola, allora canalizzavo la fantasia nei giochi; crescendo, le storie che immaginavo sono divenute sempre più complesse e la fantasia non bastava più tenerle a ‘bada’. Ho iniziato a scriverle per gioco, solo anni più tardi mi sono accorta di non poterne più fare a meno. Ora è una sorta di medicina contro lo stress del lavoro, della vita di tutti i giorni.
Da lettrice a lettrice, quale libro/i consiglieresti e perché?
Da lettrice consiglierei “Il buio oltre la siepe”, di Harper Lee, questo libro mi ha fatto appassionare alla lettura. Ancora oggi è un libro profondamente attuale.
Hai una scrittrice/scrittore preferito? Cosa vorresti rubargli?
Seguo molte autrici, alcune hanno la grande capacità di affascinarmi libro dopo libro, non mi stancano mai e per un autore riuscire a rinnovarsi, portare alla vita nuovi personaggi e nuove storie, facendo appassionare ogni volta i lettori è quanto di meglio si possa chiedere. Posso farti qualche nome, ma sono solo alcuni di tanti: Katie McGarry, Jay McLean, J.R. Ward, J.K. Rowling.
Com’è nata l’idea di “Non dirgli che ti manca” e in quanto tempo l’hai scritto?
La storia di Denis e Isabella mi ronzava in testa da diverso tempo, avevo preso diversi appunti ma c’era sempre qualcosa che non mi convinceva. Mi lasciava una sensazione d’incompiuto poi, ascoltando una canzone per radio, ho capito cosa mancava: la musica. Così ho unito due mie grandi passioni: la scrittura e la musica. La stesura del libro ha richiesto circa sei mesi, per le revisioni e correzioni ne ho impiegati altri sei. Sono pignola di natura, mi auguro di aver fatto il miglior lavoro possibile.
Descrivimi con tre aggettivi i protagonisti del tuo libro
Questa domanda è difficilissima! Provo a risponderti, dato che Denis è un cavaliere lascia la parola a Isabella: lei è insicura, determinata e altruista. Denis è testardo, senza dubbio, leale e molto passionale. Potrei continuare ma sforerei.
Quale messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Nel mio piccolo volevo cercare di trasmettere un messaggio di speranza, nei sogni che sono alla nostra portata, se non ci facciamo scoraggiare dalle nostre paure. Perché a volte l’importante è dare il meglio di noi, di non avere rimpianti. I sogni non sono che l’ultima parte di un viaggio, a volte riusciamo a realizzarli, altre ci sfuggono ma quello che è davvero importante, quello che resta con noi, è il percorso. La determinazione e la volontà di lottare restano con noi.
Quando scrivi e in quale “atmosfera”? Silenzio totale, tv accesa, musica?
Sono un pessimo esempio, quando scrivo ascolto musica e tendo a distrarmi facilmente: ad esempio lotto costantemente con il mio gatto che cerca di rendersi protagonista, piazzandosi sul portatile.
Parlami un po’ di “Non dirgli che ti manca” e dimmi un motivo per cui credi valga la pena leggerlo
“Non dirgli che ti manca” è un libro di seconde possibilità, come quella che Isabella coglie grazie a Denis, costruendo un futuro a sua misura, libero dalle regole impostele dalla sua famiglia. O come Denis, che non credeva di meritare l’amore di qualcuno. E poi è un libro pieno di musica e di vita, un libro che ti fa sentire la musica sulla pelle e ti porta in prima fila al concerto della band più rock di sempre.
A quale personaggio uscito dalla tua penna sei maggiormente affezionata e perché?
Uno scrittore è come un genitore per i suoi personaggi, mi è davvero impossibile sceglierne uno. Li amo tutti e, di tanto in tanto, assesterei a ognuno di loro un bel calcetto.
Hai qualche progetto in cantiere? Se sì puoi darci qualche anticipazione?
Al momento sto lavorando su un nuovo romanzo, LMdA, di cui spero di potervi parlare presto. Intanto aspetto notizie sulla pubblicazione di “Nati sotto la stessa stella”, il libro dove prosegue la Bad Attitude. Rispetto a “Non dirgli che ti manca” ci sarà qualche novità, spero che vi piacerà la piega che ho dato alla storia.
Da cosa trai ispirazione?
Le storie che racconto sono frutto della mia fantasia, non nego però che la vita di tutti i giorni di tanto in tanto mi fornisce degli ottimi spunti!
Quale personaggio, di qualsiasi libro tu abbia letto, vorresti essere e perché?
Se dovessi scegliere, vorrei essere Hermione Granger, perché senza di lei Harry e Ron non sarebbero sopravvissuti un solo anno a Hogwards!