Instinct di James Patterson e Howard Roughan

Trama Il professor Dylan Reinhart, ex agente della CIA, è uno stimato docente della Ivy League nonché massima autorità in fatto di comportamento criminale. Ma, quando una copia del suo bestseller sull’argomento viene rinvenuta sulla scena di un omicidio raccapricciante insieme a un messaggio minaccioso dell’assassino, la polizia inizia a pensare che qualcuno possa aver «preso appunti».

Elizabeth Needham, brillante e determinata detective della polizia di New York responsabile del caso, recluta Dylan per assisterla nelle indagini e in particolare per decifrare il significato di un altro souvenir lasciato sulla scena: una carta da gioco. Ma la scia di sangue non sembra fermarsi: a ogni omicidio corrisponde una nuova carta. Così il professor Reinhart inizia a sospettare che le carte non siano una firma, ma piuttosto un punto di riferimento, un indizio del killer che punta direttamente alla prossima vittima. Mentre i titoli dei tabloid sull’assassino conosciuto come Il Mazziere spopolano in edicola, New York è in preda al panico. La polizia sembra perdere terreno e può puntare ormai solo su Dylan per dare la caccia a un serial killer letale e imprevedibile. E se, dopo essersi addentrato sempre più nella mente dell’assassino, dopo aver pensato davvero come un criminale, Dylan non riuscisse più a tornare indietro?

Instinct di James Patterson e Howard Roughan, Thriller suspense pubblicato da Longanesi lo scorso 27 giugno.

Sono passata dall’ignorare per anni la penna di James Patterson a leggere una decina di libri suoi negli ultimi mesi. E sia che scriva da solo o a quattro mani come in quest’ultimo romanzo, l’autore è capace di annullare quello che è stato un terribile blocco del lettore. Adoro le storie partorite da lui, amo la sua capacità di incatenarmi alle pagine dei suoi romanzi, e come obiettivo di quest’anno mi sono imposta di recuperare tutto ciò che è stato pubblicato finora. Di “Instinct” posso dirvi una cosa con assoluta certezza: al momento lo considero il libro più bello tra quelli che ho letto di James Patterson. Non sapevo che ne avessero tratto una serie televisiva, già trasmessa in chiaro in Italia, e anche quella non vedo l’ora di recuperarla. Dylan Reinhart è uno stimato professore di psicologia a Yale e un ex agente della Cia. La sua vita privata, invece, sta subendo qualche scossone. Con il marito sta cercando da anni di adottare un bambino, ma le lungaggini burocratiche si scontrano con il muro dell’omofobia. Lui e Tracy cercano di non perdersi d’animo, ma ogni rifiuto è sempre un colpo al cuore. In qualità di esperto in comportamenti criminali, durante una sua lezione universitaria viene interrotto da una determinata agente di polizia. Elizabeth Needham lo coinvolge in un caso piuttosto spinoso. Il giornalista di cronaca nera Allen Grimes ha ricevuto per posta una copia del bestseller del professore e all’interno del libro una carta da gioco con una macchia di sangue. Il sangue è di un gruppo molto raro, ma ciò che preoccupa l’Fbi è che il libro possa essere una sorta di avvertimento del killer e che il professore Reinhart sia la prossima vittima designata. Per questo Elizabeth Needham non solo lo mette in guardia, ma lascia che il professore l’aiuti a sbrogliare la matassa intricata del caso. Caso che diventa ancora più ingarbugliato quando un’altra serie di omicidi scuote la Grande Mela. Hanno tutti un particolare raccapricciante. In ogni scena del crimine viene rinvenuta una carta da gioco diversa, che non viene lasciata in maniera casuale. Ogni carta rappresenta un indizio per l’omicidio successivo.

Il serial killer viene denominato “Il mazziere” e in una corsa contro il tempo Elizabeth e Dylan cercheranno di fermarlo.

“Per te è un gioco, vero? Un gioco malato, perverso, contorto… e hai appena cominciato. Le carte in un mazzo sono cinquantadue: le vuoi giocare tutte o vuoi soltanto farcelo temere?”

In quella che sembra una interminabile partita di poker si muove una mano oscura pronta a colpire come un feroce giustiziere e dall’altro lato troviamo uno stimato professore universitario che ha rinunciato alla sua carriera alla Cia, ha riposto le sue ambizioni in una più calma vita accademica ed è in cerca di quella che rappresenta la realizzazione massima della sua vita: riuscire ad adottare un figlio con il marito Tracy. Che cos’altro aggiungere alla perfezione? James Patterson, ancora una volta, ci consegna un romanzo che divorerete, avrete voglia di leggere i successivi volumi della serie che spero arrivino presto in Italia e vi fionderete sulla serie televisiva. L’autore, che ha venduto oltre 380 milioni di copie dei suoi libri, dimostra ancora una volta la sua bravura con un genere, il thriller suspense misto al poliziesco, di cui è re assoluto. Uno degli autori più prolifici del panorama letterario e sempre al passo con i tempi. Ho amato alla follia l’intreccio di questo romanzo e la caratterizzazione dei personaggi. Ho apprezzato la delicatezza con la quale è stato approcciato il tema delle adozioni tra coppie dello stesso sesso. Questo è uno di quei libri che mascherati dietro il genere thriller lanciano messaggi belli e che fanno ben sperare per il futuro. L’amore non ha sesso, è solo amore. Bello l’intreccio nel suo insieme, non sarebbe James Patterson se non trovassimo all’interno dei suoi romanzi anche quel pizzico di intrigo politico e poteri forti. Insomma, gli ingredienti per un buon libro da portare in vacanza, al mare o in montagna ci sono tutti. Io ho trovato in Patterson la mia personale copertina di Linus, quando non so che cosa leggere o ho voglia di una storia che mi faccia evadere. Voi che aspettate?

5 stelle

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