Incendio bianco di Aurora R. Corsini

In principio, la Terra era fuoco.

Dal fuoco sorsero vortici e turbini di vita, vampate di fiamme senzienti che brillarono alla luce della Grande Madre Ish e dispiegarono immense ali infuocate per solcare i venti. Erano nati i Primi draghi.

Dopo aver riposato per lunghi secoli nel cuore infuocato del pianeta, il Vecchio Bianco è stato ridestato dalla madre per chiamare a raccolta i fratelli e salvare la Terra. L’impresa è impegnativa e la posizione che si è imposto solitaria. Ish continua a spingerlo verso qualcosa, ma la sua voce diventa sempre più confusa e distante. L’antico drago teme di aver sbagliato tutto e le atrocità commesse per riportare pace ed equilibrio nel mondo gli gravano sulla coscienza.

Theo ha un passato da combattente e un presente da diplomatico. Mediare tra i potenti draghi e gli umani carichi di risentimento per creare un futuro migliore è quasi peggio che trovarsi in battaglia. Il suo corpo non è più quello di una volta e lui si sente vecchio, stanco e solo. Ma presenziare alle riunioni è diventato meno opprimente, da quando un paio di occhi viola hanno cominciato a fissarsi su di lui e hanno ridestato un desiderio che era convinto di aver smarrito.

L’unione tra draghi e umani riuscirà davvero a riportare l’equilibrio, o sarà la scintilla dell’autodistruzione?

Incendio bianco  di Aurora R. Corsini, terzo volume della serie fantasy distopica “I Figli di Ish” a tematica male to male pubblicato a gennaio da Triskell Edizioni

Non ero pronta a leggere il capitolo finale di questa serie ed è stato per questo motivo che ho tergiversato prima di farlo per il solito timore di lasciare andare un gruppo di persone a cui vuoi bene. Poi, vinta dalla curiosità di scoprire chi e cosa si nascondeva dietro il traffico delle armi non ho potuto fare a meno di immergermi di nuovo in quella magica atmosfera e farmi avvolgere, ancora una volta, dal calore protettivo del fuoco dei figli di Ish. A farla da padroni in quest’ultimo appuntamento sono stati due personaggi non convenzionali che non dimenticherò facilmente per quella loro aura di malinconia mescolata a speranza e gioia che li ha contraddistinti. L’uno, è uno dei draghi più anziani e potenti, nato ancora prima del pianeta che difende a spada tratta, l’altro è un ex marine maturo con una gamba malandata che ora lavora per l’ONU in qualità di tramite tra gli umani e i draghi. Entrambi hanno rinunciato all’amore, Vetra, il drago, perché non ha mai trovato la sua anima gemella e Theodore, l’umano, perché pensa di non valere più come uomo. E, invece, hanno così tanto da donare l’uno all’altro che nel momento in cui capiscono di provare un sentimento profondo non esitano a donarsi con tutto il loro cuore.

Se dovessi dare un voto a quanto mi piacciono i draghi creati dalla penna di Aurora Corsini e, soprattutto al messaggio di cui si fanno portavoce per il bene mondo è qualcosa che dopo tre libri non riesco ancora a quantificare. Di questa serie ho amato tutto, i personaggi primari, quelli secondari, l’ambientazione, la cura nelle descrizioni ma, come già detto prima, a farmi amare tutti loro è quel grido d’aiuto del nostro pianeta che diventa sempre più attuale. Concordo con l’autrice, il nostro pianeta sta soffrendo troppo per l’incuria con cui lo trattiamo da sempre e, posso dirvi con assoluta certezza che anche per questo terzo libro ho fatto fatica a non sperare con tutte le mie forze di intravvedere nel cielo il battere d’ali di un drago venuto per riportarci  sulla retta via e a dare una nuova chance al pianeta terra e a noi umani che con il nostro comportamento stiamo distruggendo tutto in nome di potere e ricchezza.

Con Vetra e Theodore si chiude il cerchio delle indagini, il mondo è sulla via del recupero e, forse, c’è ancora speranza per la maggior parte dell’umanità, io però non sono pronta a non sentire più parlare di questi draghi e dei loro compagni umani e spero di leggere ancora nuove avventure con i figli di Ish.

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