Incantevole e proibito di Arianna di Luna
Trama Pochi mesi dopo aver compiuto diciotto anni, Haley Marshall, rimasta orfana a dodici anni, perde anche la zia Tamara, il solo punto di riferimento dalla morte dei suoi genitori. Rimasta senza casa e senza soldi, Haley, disperata, è costretta a chiedere aiuto all’unica persona che può aiutarla: Noah Marshall. Il fratellastro di suo padre. Haley non lo ha mai visto, non sa nulla di lui. Sa solo che è la sua unica speranza per non finire in mezzo a una strada. Ma le basta incontrarlo per capire che non è come lo aveva immaginato. È giovane, è ruvido, ha lo sguardo gelido. È attraente e spaventoso allo stesso tempo, e Haley vorrebbe non averlo mai conosciuto.
Noah Marshall è un uomo scontroso e solitario, con un solo grande amore: la scultura. Le sue opere lo hanno reso famoso nell’ambiente, ma lui rifiuta quella fama e non tollera rapporti umani troppo stretti. Ma all’improvviso una ragazzina che ha il suo stesso cognome, si presenta alla sua porta: è la figlia di Cameron, e ha bisogno di aiuto. Noah vorrebbe infischiarsene di lei e rispedirla al mittente per liberarsene in fretta, ma Haley ha qualcosa che lo turba, attirandolo in modo morboso: è disperata e ribelle. È ostinata e orgogliosa.
E giorno dopo giorno si insinua nella sua testa, diventando la cosa più proibita su cui Noah abbia mai voluto mettere le mani.
Incantevole e proibito di Arianna di Luna, Forbidden romance pubblicato self il 13 gennaio 2020.
Arianna di Luna è una di quelle autrici lì, quelle che riescono a farti leggere anche un libro che non è nelle tue corde solo per il semplice fatto di averlo scritto. Ho conosciuto questa autrice con “Di fuoco e d’ Ambra” e mi è piaciuto molto il suo stile di scrittura, mi sono detta, azzardo? Può la bravura di una penna farti superare un limite? La risposta è sì, può. Mi sono catapultata nella storia e devo dire che mi è piaciuta.
Leggerò altri forbidden? No, non credo. Perché comunque non è un tipo di storia con cui entro in empatia, e alla fine rischio sempre di trascorrere il tempo della lettura continuando a pormi domande sulla dubbia morale di una tale relazione, e a sperare che poi le situazioni abbiano un risvolto differente, che accada qualcosa per cui “ah ecco, beh meno male” persino un No Happy Ending mi andrebbe bene, perché comunque se non si tratta di una cosa che puoi in qualche modo “tollerare”, passi il tempo a giudicare la situazione e alla fine non ti godi la lettura fino in fondo, rischiando di penalizzare il libro per il genere, dimenticandoti del resto.
Ma diciamo che in questo caso sono stata abbastanza fortunata, oltre ad essere ben scritto, Arianna è riuscita ad equilibrare alcuni elementi che hanno reso la storia in qualche modo vincente.
Sarà stata l’anima riservata, affascinante e scontrosa di Noah o il carattere impetuoso e testardo di Haley, non lo so proprio dire, ma questi due personaggi sono una bomba ad orologeria.
Haley Marshall ha perso tutto. Orfana di entrambi i genitori, ora a soli diciotto anni si ritrova a seppellire la zia, che tra tutti i suoi problemi di droga e alcool ha cercato di prendersi cura di lei. Non ha più un soldo, sua zia ha dovuto usare anche il suo fondo del college lasciandola anche con una marea di debiti da pagare. Haley non può far altro che lasciare Boston, allontanarsi in ogni modo possibile da quel luogo che le ha tolto ogni cosa e cercare di ricominciare tutto da capo. La sua unica speranza è suo zio Noah, il fratellastro di suo padre. Loro non si sono mai visti, e non sanno nulla l’uno dell’altro, ma lui è la sua ultima possibilità e non può non giocarsela.
Noah Marshall è uno scultore di successo. 35 anni, fisico muscoloso e tatuato, capelli lunghi biondi, barba incolta, sguardo diffidente e impenetrabile, tutto di lui trasuda testosterone e virilità, certo non è lo zio che una ragazza di 18 anni può immaginarsi di avere. Noah è tendenzialmente allergico ai rapporti sociali, vive infatti isolato tra i boschi con il suo cane iperprotettivo che non ci pensa due volte ad attaccare l’ennesimo intruso nel suo giardino. Certo Noah mai si sarebbe aspettato che il ladro in questione fosse proprio la figlia di Cameron, il suo fratellastro.
Lei ha bisogno di un appoggio per almeno un paio di giorni, un modo per iniziare, ospitarla qualche notte non dovrebbe essere un problema per il fratello di suo padre, no?
Lui non vuole avere nulla a che fare con la famiglia dell’uomo che l’ha messo al mondo facendolo poi sentire rifiutato, la ragazzina non era sei suoi piani e tutto di lei lo riporta al suo passato, un passato di dolore che si è poi trasformato in rancore.
Ma Noah non può sbarazzarsi di Haley in modo così semplice, lo sguardo di lei dice già tantissimo su tutto quello di cui la vita le ha chiesto il conto. Ha solo 18 anni, e i suoi occhi raccontano cose che una ragazza della sua età non dovrebbe aver vissuto.
Bastano pochi giorni ad Haley per insinuarsi nella testa di Noah, e pochi istanti a Noah per diventare il chiodo fisso di Haley. E non importa che tutto ciò sia malato, proibito, sbagliato, tenere a bada l’istinto, la voglia di concedersi l’uno all’altro sembra essere impossibile.
E se Noah tenta ogni mossa possibile per prendersi cura di lei senza rovinarsi la vita e rovinarla a lei, Haley certo non gli renderà le cose semplici, con quell’atteggiamento spregiudicato, a tratti immaturo che solo una ragazzina di diciotto anni che non riflette sulle conseguenze, può avere.
“E fosse solo mia, questa inclinazione disturbata, forse potrei riuscire a controllarla. Posso tenere a bada una perversione. Non due. Non anche la sua.”
Quanto può farti spingere oltre la passione? Quanto i sentimenti che si scatenano possono indurti a fare la cosa più sbagliata al mondo?
“Qualunque scelta io faccia con lei, sarà sempre la scelta sbagliata”
Chi dei due cederà per primo? Chi dei due farà il passo falso? Questa relazione è davvero la cosa più sbagliata che potesse capitare loro, perché oltre alla differenza di età notevole – differenza accentuata dal fatto che lei ha 18 anni e non in senso assoluto – c’è anche la questione parentela, che rende tutto immorale e proibito. Forse a volte la ragione dovrebbe poter prevalere sull’istinto.
Il personaggio di Noah è affascinante, forse perché è decisamente incoerente. Sì, detta così sembra assurda la cosa, ma lui è un misto di azioni controllate e non, di razionalità e gelosia, di luce e tenebre. Deve respingere in ogni modo possibile ciò che prova per Haley, ma non riesce mai a lasciarla andare del tutto, ha trentacinque anni, è uno scultore di successo, un artista con un mondo dentro tutto da esprimere, rifiuta le relazioni sociali, fatta eccezione per la sua migliore amica e suo figlio, salvo poi perdere la testa per la nipote ribelle e cocciuta, che si insinua all’improvviso nella sua vita.
È forte e fragile allo stesso tempo, è in un perenne limbo tra cosa è giusto e cosa non lo è. Avrebbe semplicemente potuto lasciarla andare? Certo che sì! Eppure quell’attrazione insensata proprio non riesce a controllarla ma forse perché in fondo sa di poterselo permettere.
Quella che maggiormente mi ha dato da pensare è stata proprio Haley, invece. Perché io posso anche capire che se ti trovi davanti uno come Noah ti si azzerano le sinapsi e perdere la testa per tuo zio è già di per se strano, ma fare di tutto per non contrastare questa attrazione, anzi, cercare in tutti i modi di far cedere lui, di provocarlo, farlo ingelosire, sfiorarlo, controllarlo, nonostante lui più volte ha messo in chiaro le cose, l’ho trovato abbastanza “inquietante”. Tra i due mi sarei aspettata maggior risolutezza da lei invece che da lui.
Ma tralasciando questo, perché entra davvero molto nell’analisi del genere, mi è piaciuto molto come l’autrice ha saputo gestire la storia, come ha giocato con il continuo avvicinarsi e allontanarsi, come ha continuamente ricordato nel contesto che “è tutto profondamente sbagliato” e non ha reso le cose per nulla facili spingendo i personaggi, tanto quanto il lettore, ad una lotta estenuante.
Noah è un uomo pieno di ombre che aveva bisogno di qualcuno totalmente diverso da lui, dal suo modo di fare, per riempire quei vuoti oscuri di luce. Haley dopo aver perso i suoi genitori e trascorso la sua adolescenza ad occuparsi di sua zia e di se stessa, aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei, che le ricordasse di essere speciale.
Entrambi hanno bisogno dell’altro, ma si sono trovati nel momento sbagliato della loro vita.
I suoi occhi sono scuri e spesso impenetrabili. Non so mai davvero cosa prova. Ma al momento giusto capisce i miei non detti, le mie paure, le mie incertezze. Sa prendersi cura di me. Erano anni che nessuno si prendeva cura di me.
Haley risveglia parti di me che credevo ormai mute. E alcune sono parti buone. Altre invece, dovrebbero rimanere sepolte.
Un romanzo forte e passionale, scritto con uno stile scorrevole, curato, preciso. Un libro che vi spingerà al giudizio e alla critica, ma che sono certa, vi terrà un po’ sulle spine, vi incuriosirà e vi conquisterà. Un libro a cui dare una possibilità anche se, come me, non siete amanti del genere, un rischio che credo possiate correre nonostante vi lascerà con molti dubbi anche una volta concluso. Insomma, se volete provare a leggere un forbidden scegliete questo. Lo so, sono molto incoerente anche io in questo caso, un po’ come Noah, ahahah però davvero a volte alcune sensazioni sono inspiegabili.