In anteprima – Tutta colpa del segugio infernale di Louisa Masters

Fermi tutti perché questa vola sul palco della “Hidden species” sta per arrivare l’unico, l’inimitabile, il più megagalattico di tutti, ecco a voi, signore e signori: ALISTAIR, il segugio infernale più bello, più figo, più tutto.. Pensate che sto esagerando? Assolutamente no, anche perché Alistair farebbe di tutto per convincermi di questo fatto e metterebbe in campo tutta la sua drammaticità e la sua verve per riuscire a farmi dire cose assurde. Sì, Alistair, il segugio infernale è così, un pazzoide melodrammatico che a confronto il miglior Mario Merola d’annata sarebbe solo un dilettante. Nei libri precedenti è sempre stata una figura positiva, quella che con i suoi modi di fare portava allegria e spesso stemperava i momenti pesanti, ora che è il suo turno potete solo ad immaginare cosa abbia potuto fare e dire. Il bello di questa serie è che, nonostante ad ogni libro ci sia una coppia diversa, il filone centrale rimane concentrato su quella che è la missione originale del GCC, l’agenzia composta da esseri paranormali incaricata di mantenere lo status quo tra umani e sovrannaturali, che deve fare di tutto per fermare un pericoloso scienziato disposto a tutto per soggiogare umani e sovrannaturali.
Ed è in quest’ottica che Alistair e Aidan, l’uno nelle vesti di una sorta di investigatore e l’altro in quella di capo branco, intraprendono un viaggio per cercare di scoprire il più possibile su quello che sta accadendo in alcune comunità sparse nella campagna americana. Aidan, personaggio più “normale” rispetto al vulcanico Alistair, è attratto più del dovuto da quest’ultimo, il quale, a sua volta, non riesce a capire perché fino a qualche ora prima credeva di non sopportare lo scozzese e ora sembra non poter fare a meno di guardarlo. Insomma, come accennavo prima, ci sarà da ridere anche solo a leggere quello che passa nella mente del folle Alistair e in quella del sensuale Aidan e nel mentre si avrà modo di scoprire altri e più importanti tasselli che compongono un puzzle molto più grande di quanto il GCC si aspettava e che qualora non venisse risolto in tempo potrebbe provocare la fine del mondo così come lo conosciamo ora.
Per quanto mi riguarda anche con questo terzo volume mi sono davvero rilassata, da un lato l’ho trovato particolarmente divertente e dall’altro ha provocato in me molta curiosità per l’arrivo sulla scena di alcune specie nuove che si pensava non fossero mai esistite e sto parlando di elfi e draghi e la cosa, per me, si fa molto interessante.
Quindi, se vi piacciono i libri fantasy con la presenza di specie diverse e tutte accattivanti questa è la serie giusta per voi, divertente al punto giusto e con coppie diverse che abbelliscono il filone principale della storia. Unica nota dolente è la cover che, a mio parere, non fa giustizia nè al libro nè ai protagonisti.