In anteprima – Sotto le cicatrici di Mary Durante

Quando Malcolm incontra Luka Marev, il nuovo killer della gang rivale, lo inquadra subito come un pericolo: abile con i coltelli, insolente, completamente pazzo.
La scelta più saggia sarebbe ucciderlo o stargli lontano. Certo, sarebbe tutto più semplice se le loro gang non avessero appena scelto di unire le forze in una tregua, forzandoli a una collaborazione sul filo del rasoio.
O se Luka, con la sua faccia d’angelo, il fisico androgino e gli occhi innocenti fin troppo propensi a cercarlo, non fosse l’esatta incarnazione delle sue fantasie erotiche.

Quando Luka conosce Malcolm Davis, due particolari gli si imprimono sulla retina: la cicatrice che gli deturpa una guancia e gli occhi da predatore.
Potrebbe svelare il mistero che quel gigante rappresenta, sedurlo o ucciderlo. Per lui sono tre scelte ugualmente intriganti, con cui spezzare la monotonia della missione a cui ha dedicato la vita.
Quando le ombre del suo passato tornano a galla, ciò che doveva essere un semplice diversivo si rivela invece un gioco pericoloso, da cui non è certo di poter uscire vincitore. Ma il rischio è metà del divertimento, giusto?

Sotto le cicatrici di Mary Durante, contemporary romance autoconclusivo a tematica male to male in pubblicazione self il 16 settembre 2022

Raramente provo invidia per qualcosa o per qualcuno, la mia vita va bene così come è con i suoi alti e i suoi bassi che danno pepe al tutto. Ma qualche volta, soprattutto quando ho la fortuna di leggere certi libri, vorrei avere quella capacità che hanno alcune autrici di saper regalare emozioni anche quando i soggetti della storia non sono personaggi socialmente “accettabili” come in questo caso. Una di queste è Mary Durante, che scriva di studenti universitari alle prime esperienze amorose, o di guerrieri di mondi fittizi o anche di personaggi fantasy, riesce a trasportarmi nella loro storia con uno schiocco di dita. Il momento prima sono accoccolata sul divano a leggere e quello successivo, scivolo in punta di piedi accanto ai suoi personaggi, li vedo interagire, li sento parlare, colgo gli sguardi tra loro, sono testimone dei percorsi di vita che hanno avuto sino a quel momento e poi assisto della crescita personale che affrontano per arrivare ad un felice epilogo. In linea di massima sono una di quelle lettrici che fin dall’inizio si schiera a favore  di questo o di quel personaggio ma con quelli che prendono vita sotto la sua penna è praticamente impossibile farlo, sono così ben costruiti, hanno così tanto da raccontare e hanno vissuto così tante esperienza difficili, che è impossibile non amarli allo stesso modo. In questo caso specifico, pur trovandomi di fronte a due esponenti di due gang rivali di Brooklyn, entrambi esperti nell’eliminare i problemi in modo netto e preciso, mi è stato impossibile far prevalere quella parte razionale di me che dice che un malvivente lo è sempre e basta. No, non sono riuscita a dirmi che non erano personaggi capaci di dare il buon esempio e, vi assicuro che non lo fa nemmeno l’autrice, ma è assolutamente impossibile non provare una forte empatia per quello che sono diventati e per la loro paura di non far entrare nessuno nella propria vita per non rischiare di soffrire ancora. Solo la Durante poteva farmi piangere al cospetto di due assassini. Ebbene sì, i protagonisti di questa storia sono due assassini, hanno commesso più peccati di quanti se ne possano pensare ma hanno subito anche tanto e, credetemi, sarà impossibile non amare Luka Marev e Malcom Devis, due uomini che hanno tante cose in comune ma anche tante che sono all’opposto.

Non è per mancanza di voglia o di tempo che non vi racconterò molto della trama, al contrario, avrei così tante cose da dire da aver paura che facendolo potrei togliervi parte della scoperta, di strapparvi quel piacere sublime che accomuna tanti lettori che amano perdersi nei particolari di un personaggio, di scoprirne le sfaccettature attraverso qualche parola o qualche movimento. Quello che, invece, non posso fare a meno di dirvi è che avrete a che fare con due personaggi forti, duri, che si sono costruiti intorno una barriera fatta dell’acciaio più puro, uno si trincera dietro un carattere scontroso, l’altro ha una parlantina che potrebbe farti scoppiare un mal di testa atroce in tre minuti esatti. Entrambi riconoscono nell’altro un pericolo, sanno benissimo che un giorno non lontano si ritroveranno dall’altro lato della lama di un coltello o della canna di una pistola, è un fatto che non può essere evitato visto che appartengono a due clan che lottano per la supremazia, eppure, per motivi che nessuno dei due vuole spiegare né all’altro né a se stesso, continuano a cercarsi settimana dopo settimana. Pur di non esporsi e di sembrare meno forti preferiscono pensare che la loro sia semplicemente una storia di sesso a cui prima o poi diranno un semplice no. Eppure, ad ogni nuovo incontro c’è un qualcosa di piccolo, piccolissimo che cambia tra loro e, sinceramente, non trovo le parole giuste per farvi provare la centesima parte di quello che ho provato io nel notare le esitazioni nelle loro voci, gli sguardi rubati quando l’altro non guarda, il desiderio di sentire una carezza, seppur minima, senza avere il coraggio né di sognarla né tantomeno di chiederla. Luka e Malcom non sono dei Santi, non sono nemmeno degli eroi, ma li si ama per quella voglia di normalità che si portano dentro, per quel bisogno di potersi appoggiare a qualcuno anche se non riescono a confessarlo nemmeno a loro stessi e vogliamo parlare di quel qualcosa di tangibile che li lega oltre al loro lavoro? Di cosa parlo? Ma di libri, quello che noi lettrici amiamo sopra molte cose. Ebbene, Malcom fa dei libri una sorta i valvola di sfogo, li legge, li colleziona, cerca librerie in cui gli autori presentano le loro opere e vi assiste. Luka, invece, ha un libro da cui non si separa mai, è come se senza sentirlo sotto le mani non potesse vivere, non vi dico cosa rappresenta per lui, so soltanto che aver usato i libri come una sorta di filo conduttore tra due personaggi così particolari è qualcosa che mi è piaciuto da impazzire. Per quanto mi riguarda “Sotto le cicatrici” è un libro da leggere assolutamente pertanto, non mi limito a consigliarvelo, ve lo ordino! E non scherzo!

smeraldo

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