In anteprima – FrostBurn – Vicino al cuore di Mary Durante

Si può odiare la stessa persona per cui avresti dato la vita?

Passato.
Territorio dei Ravik.
Kairan ha dodici anni quando risveglia il potere del ghiaccio e diventa un Portatore.
Lucien ne ha tredici quando trova qualcuno in grado di capirlo, che riesce a vedere oltre le sue cicatrici e il suo potere.

Presente.
Palazzo reale.
Per Kairan doveva essere una missione come tante altre. Uccidere il Reggente, far perdere le proprie tracce, ottenere la ricompensa. Nulla di impossibile, almeno fino a quando a sbarrargli la strada non trova un Portatore del fuoco che conosce fin troppo bene: Lucien, l’uomo che più di ogni altro gli si è insinuato tra i pensieri e ha plasmato la sua esistenza.
È specchiandosi in quegli occhi cremisi che ogni sua certezza crolla e capisce di non poter evitare uno scontro, a costo di vedere ridurre in cenere il proprio mondo.
Perché il passato che condividono non è mai stato dimenticato, nemmeno dopo che l’odio ne ha corrotto tutti i ricordi, tutte le risate che si sono scambiati, tutti i baci.
E Lucien non se ne andrà senza aver avuto il suo sangue.

FrostBurn – Vicino al cuore – di Mary Durante, fantasy romance autoconclusivo a tematica male to male pubblicato in self il 5 maggio 2022

Chi legge le mie recensioni sa benissimo che di questa autrice leggerei con gioia e aspettative anche la lista della spesa semplicemente perché riesce a coinvolgermi nelle sue storie fin dalle prime righe di un racconto, per quanto piccolo possa essere. Il suo è un dono di cui sono contenta di poter approfittare per viaggiare con la fantasia attraverso mondi che di volta in volta assumono connotazioni sempre diversi e mai banali. Il più delle volte sono del tutto frutto della sua fantasia ma talmente realistici da sembrare veri. Nel  caso specifico ho avuto l’impressione che i personaggi si muovessero persi nelle brume del tempo, ci sono spostamenti a cavallo e combattimenti con le spade che fanno pensare ad un periodo medioevale poi, però, si ha a che fare con i poteri sovrannaturali  dei due protagonisti e ci si perde nuovamente nelle spire del tempo.

Kairan e Lucien, infatti, sono entrambi “portatori” di un Exous e visto che sono convita che vi starete chiedendo cosa sia, vi dico subito che nella realtà creata dall’autrice, ci sono giovani che vengono “benedetti” dagli Dei ricevendo in dono dei poteri speciali. Loro due sono i portatori del ghiaccio e del fuoco. Due poteri diametralmente opposti che riescono comunque a completarsi a vicenda. La storia si sviluppa tra passato e presente, dando modo al lettore di vedere come è iniziato il loro rapporto. Quando si incontrano per la prima volta l’uno è il figlio di un capoclan, l’altro una sorta di “randagio” eppure sono accomunati dal fatto di  aver ricevuto questo potere che è considerato un dono di grande valore e significato in quanto consente a chi è stato “benedetto” di migliorare la propria vita. Poi, però, le cose cambiano e nel momento in cui la storia entra nel vivo, i “portatori” di questi poteri vengono perseguitati per essere eliminati.

Per molti versi i poteri che hanno rispecchiano le loro personalità. Lucien, portatore del fuoco è un personaggio accomodante, passionale, incline a lasciarsi travolgere da quello che sente, da quello che prova, per amicizia scalerebbe il monte più alto e per amore farebbe anche di più. Kairan, al contrario, in quanto portatore del ghiaccio è freddo, distaccato, di difficile interpretazione. Tanto ironico da dare l’impressione di essere strafottente mi ha fatto venire più volta la voglia di scuoterlo per riportarlo a più miti consigli. La loro è una storia che attraversa il tempo. Si conoscono da bambini, imparano a conoscersi e a fidarsi l’uno dell’altro per poi arrivare ad odiarsi e ad allontanarsi. Solo che né quello che è successo tra loro, né il tempo trascorso è riuscito a scalfire il nucleo centrale di quel rapporto nato quando non erano altro che due bambini anche se ci sarà da capire quanto sono disposti a rimettersi in gioco per ottenere qualcosa di diverso.

In generale con i libri di questa autrice faccio sempre fatica a prendere le parti di questo o di quel personaggio, ha un modo tutto suo di delineare le loro personalità che davvero non riesco a non intenerirmi per questa o quella cosa di questo o di quel personaggio e anche questa volta non è stato diverso almeno per una parte della storia. Ho compreso la voglia di Lucien di essere qualcosa in più del fatto di essere solo un “portatore”, mi ha conquistato la sua stupenda capacità di aprirsi al suo vecchio amico e ora acerrimo nemico ma, chi mi ha lasciato senza fiato, è stata la figura di Kairan non tanto attraverso quel poco che l’autrice ci dice di lui e delle sue scelte, quanto per tutto quello che nasconde dietro l’ironia, dietro quegli sguardi che lancia di sottecchi all’amico di un tempo, per quel desiderio di averlo nella sua vita senza però riuscire ad ammetterlo nemmeno con se stesso. Ecco, mentre leggevo il libro mi sembrava che al personaggio di Kairan mancasse qualcosa, pensavo che l’autrice ne avesse un po’ offuscato la figura e non riuscivo a spiegarmene le ragione, poi mi sono fermata e ho capito che non avevo bisogno di sapere una cosa piuttosto che un’altra, semplicemente perché a parlare di quello che sentiva erano quegli strali di ghiaccio che si faceva apparire tra le mani, che non erano altro che gli stessi strali che lo ammantavano. È  dietro una corazza fatta di ghiaccio creata solo per combattere l’amico-nemico che si nasconde la sua fragilità, la sua paura di non essere abbastanza, quella di ritornare ad essere un “nessuno” che non ha nulla.

Questo libro racchiude tra le sue pagine la fragilità di quando si è troppo giovani per comprendere i sentimenti che proviamo o troppo impauriti di non essere abbastanza per l’altra persona. E poi c’è la forza di chi ha capito cosa vuole ed è disposto a mettersi in gioco per ottenerlo, così come la bellezza dei primi battiti impazziti del cuore e quella del fuoco della passione che sconvolge anche le persone più razionali.

Un difetto? Troppo breve per i miei gusti anche se devo ammettere che non ne ho mai abbastanza  di questo tipo di scrittura e di storia.

Perché dovete assolutamente leggere questo o uno qualsiasi dei libri di questa autrice? Perché i suoi protagonisti, a prescindere dai tormenti cui andranno incontro, non hanno mai dubbi riguardo la loro sessualità, né li ha il resto dei personaggi delle sue storie. E in un mondo che ancora fa fatica ad accettare tutti, a prescindere dal sesso di un essere umano,  le sue storie sono davvero una boccata di aria fresca.

  

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