In anteprima – Dreams of 18 di Saffron A. Kent
Violet Moore è innamorata di un uomo che la odia.
Beh, a dire il vero, in qualche modo se lo merita.
Il giorno del suo diciottesimo compleanno si è ubriacata e si è gettata tra le sue braccia, provocando uno scandalo enorme nella sonnolenta cittadina di periferia in cui vivono.
Ora tutti pensano che lei sia una sgualdrina, mentre lui è sparito. Gira voce che sia andato a vivere tra le montagne del Colorado, lontano da tutto e tutti.
Ma Violet sistemerà tutto.
Lo troverà e lo riporterà a casa.
Non importa quanto lui sia stato vile e crudele, quanto l’abbia ferita con i suoi modi bruschi e il cuore di ghiaccio. Lei non si arrenderà.
Né penserà a quelle labbra provocanti, ai muscoli scolpiti o alle mani forti. Quelle mani che desidera sentire sul suo corpo mentre la accarezzano, le sfiorano la pelle…
Quelle mani che le fanno venire voglia di dimenticare tutto e baciare un’altra volta Graham Edwards, il signor Edwards per la precisione.
Perché non te ne vai in giro a baciare il padre del tuo migliore amico, giusto?
Anche se è tutto ciò che sogni.
In anteprima – Dreams of 18 di Saffron A. Kent secondo volume stand alone della serie “Heartstone” genere erotico ma non solo, in uscita il 30 aprile grazie alla Triskell Edizioni
Nel bene e nel male, la Saffron sa come mettere in piedi una storia che spinge e costringe il lettore a divorare una pagina dopo l’altra, senza preoccuparsi del tempo che scorre, né di quello che lo circonda. Le storie d’amore che intreccia con maestria non sono semplici, in esse il tormento cola letteralmente attraverso l’inchiostro che usa per scriverle. Sono storie in cui troviamo spesso dei tabù, un linguaggio esplicito e scene erotiche belle forti, ma sotto tutto questo, non si può fare a meno di avvertire tutto l’amore che provano i suoi protagonisti che sembrano essere legati da un filo magico, che nulla può spezzare. Ed è così anche per la storia di Violet e il signor Edwards, due persone completamente sbagliate l’uno per l’altra, eppure, indissolubilmente legate.
È il giorno del suo sedicesimo compleanno quando nella casa accanto alla sua va ad abitare un uomo bellissimo con suo figlio. Violet lo guarda dalla finestra e, da quel momento in poi, la sua vita non sarà più la stessa. Non è amata da nessuno, specialmente dalla sua famiglia che fa quasi finta non esista. Figlia di un tradimento della madre viene ignorata sia da lei che da quello che, per la legge, è suo padre, per non parlare dell’odiosa sorella che non sa fare altro che denigrarla e deriderla. Troppo timida ed introversa si è resa invisibile sia in casa che a scuola, vivendo la sua vita con un paio di cuffie nelle orecchie e i lunghi capelli che le nascondono il viso. Ogni gesto ha il fine di non essere notata e “calpestata” dal bullo di turno. Un diario in cui scrive tutti i suoi pensieri è l’unica cosa che la tiene ancorata alla realtà, per il resto vive quasi in un mondo tutto suo. Ma guardare il signor Graham da lontano e scrivere cosa prova sono un balsamo per la sua anima ferita. Non desidera nulla da lui, non osa nemmeno pensarci, si accontenta di guardarlo e pur essendo diventata la migliora amica del figlio fa di tutto per evitare un confronto faccia a faccia. Ma tutto questo finisce quando, la sera del suo diciottesimo compleanno, pur di avere qualcosa di suo, raccoglie una rosa appassita dal suo giardino. Quando si accorge che l’uomo è lì, che la sta vedendo per la prima volta e le prestando un minimo di attenzione, la voglia di avere qualcosa di più la spinge a rubargli un bacio. Nulla di trascendentale, è un semplice sfiorarsi di labbra ma tanto basta a gettare entrambi in un vortice di pettegolezzi ed illazioni che costringono il signor Edwards a lasciare il suo impiego di insegnante e a gettare Violet nel più amaro sconforto. Sembra tutto finito lì, ma il suo gesto l’ha esposta al pubblico ludibrio e fragile come è, Violet viene rinchiusa ad Heartstone un ospedale psichiatrico. Dieci mesi dopo, pur essendo uscita dalla struttura, la mente della giovane è ancora troppo sconvolta, aggravata dalla consapevolezza che pur non volendo ha distrutto la vita del signor Edward. Decisa a tutto, anche a dimenticare tutte le sue fobie pur di aiutarlo a rifarsi una vita, è decisa a subire qualsiasi sopruso pur di restituirgli quello che ha perso.
Graham Edwards, è un uomo di poche parole, duro, inflessibile, capace di far piangere i suoi studenti con qualche semplice commento. Tutto quello che ha avuto dalla vita lo ha conquistato con la forza delle sue braccia. Ha cresciuto un figlio da solo, ha fatto in modo di non fargli mancare mai nulla gestendo tutto in sua funzione e quando lo stesso figlio, che ama sopra ogni cosa, lo accusa di essersi approfittato di una ragazza di cui lui è innamorato, si vede il mondo crollargli addosso. Scosso e furioso con se stesso, abbandona tutto e tutti, per ritornare dal paesino in cui è nato e da cui ha sempre voluto scappare. Ed è lì che Violet lo ritrova.
Bene, anche se sembra che vi abbia raccontato metà libro, posso dirvi che quello che vi ho detto è la base da cui parte la storia vera e propria. Il ritrovarsi di loro due insieme, come non lo sono mai stati, ma divisi da tutto quello che è successo dieci mesi prima e dalla grande differenza di età che c’è tra loro e i tanti segreti che si nascondono.
Come dicevo prima, l’autrice sa creare delle belle storie, non convenzionali, non banali e lo fa scavando a fondo nella personalità dei due protagonisti. Lei, fragile e insicura ma capace di trovare il coraggio per sistemare le cose. Lui, burbero e duro perché nessuno gli ha mai insegnato a desiderare, a sognare. Nel centro il divario costituito dalla differenza d’età e dal senso di colpa di volere qualcosa che pensano di non meritare. Loro due guardano il mondo con occhi diversi, lei con la lente rosa dei suoi diciotto anni, lui con la consapevolezza che il mondo non è tutto rosa e fiori. Forse qualcuno potrà pensare che Violet sia solo una vittima, certo, non posso negare che lo sia almeno per quello che riguarda il modo in cui viene trattata dalla famiglia, ma dalla sua c’è il fatto che non si arrende, che consapevolmente o meno, decide di lottare per il bene di qualcuno a cui tiene. Ed è proprio grazie a questa sua voglia di lottare che, poco per volta, riesce a prendere consapevolezza di se e di quanto vale. E, facendolo, dà modo a Graham di capire che si può imparare a sognare, si può imparare a desiderare e che questo non ci rende deboli. Insomma, il loro è un lungo percorso e, a mio parere, l’autrice ha sviscerato bene le loro personalità. L’unica nota dolente, almeno per me, è il dirty talking, usato a iosa nella seconda parte del libro. Per il resto è un libro che consiglio sia alle amanti del leggero forbidden, quelle a cui piace l’age gap e di tutte coloro che amano le storie romantiche, perché di romanticismo ce ne è da vendere
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