Il tuo ultimo gioco di Rachel Abbott

Trama

Non tutti i giochi sono divertenti.

Non tutti i giochi sono pericolosi come questo.

Il gioco della verità.

È passato un anno dall’ultima volta che Jem e suo marito Matt sono stati nell’imponente villa di Lucas, affacciata sulle scogliere della Cornovaglia. Lucas, l’amico di infanzia ricchissimo che ha plasmato l’adolescenza di Matt, era sul punto di sposarsi. Ma quel giorno non fu celebrato nessun matrimonio. Tutt’altro. Sulla spiaggia fu ritrovato il cadavere della giovane Alex, sorella di Lucas, irriconoscibile per un annegamento e per i colpi subiti dalle onde. Fu la fine di un’epoca per Lucas e Matt: Alex era sempre stata compagna di avventure per entrambi, finché un evento terribile ne aveva spento la gioia, e adesso viveva da sola in una piccola dependance sulla spiaggia, e ogni sera faceva una nuotata. Abitudine che le era stata fatale.

Ma quel giorno successero molte altre cose. E Jem ricorda la tensione di Matt, le parole sussurrate da Alex nel buio dei corridoi della villa, le ombre di un uomo e di una donna che si avviavano verso la spiaggia… Adesso questi ricordi tornano prepotentemente a galla, perché il caso di Alex è stato riaperto, grazie alla detective King, e Lucas ha richiamato alla villa tutti gli invitati al suo matrimonio. Sta per costringerli a un gioco in cui è molto difficile vincere, un gioco senza respiro. Il gioco della verità.

Il tuo ultimo gioco di Rachel Abbott – thriller psicologico e seconda indagine della detective Stephanie King, pubblicato da Edizioni Piemme lo scorso 5 maggio.

Sette sono le ore intercorse tra il ricevimento del file nel mio device e la lettura di questo romanzo. Dopo due mesi di lockdown, in cui mi sono allegramente smarrita in altri generi, tornare ai miei amati thriller è stata una botta adrenalinica non indifferente. Da tempo non divoravo un libro in pochissime ore, ho maledetto i pasti, gli studi dell’Adolescente in video conferenza e tutte le distrazioni che non mi hanno permesso di leggere tranquillamente. E dopo aver girato l’ultima pagina ancora in ipereccitazione, mi sono rimproverata di cotanta voracità. Ho avuto quella che io chiamo sindrome da lettore orfano, rimanendo con lo sguardo fisso al muro e cercando di metabolizzare Il tuo ultimo gioco.

E se non avessi altri impegni con il blog correrei a cercare tutti gli altri libri di questa incredibile penna. Rachel Abbott, a distanza di un anno dalla pubblicazione de La tua ultima bugia, prima indagine della detective King, torna in Italia sempre grazie a Piemme con un thriller psicologico ben costruito dalla trama ingarbugliata come le fitte maglie di una ragnatela. Ma procediamo con ordine e addentriamoci in punta di piedi dentro la storia. Siamo in Cornovaglia, Jemma e Matt sono due giovani sposi innamorati che si stanno dirigendo nella maestosa villa di Lucas Jarrett, un ricchissimo mecenate amico d’infanzia di Matt.

Lucas è sempre stato un uomo carismatico, un pianeta verso cui orbitavano tutti gli altri suoi amici come piccoli satelliti, il collante di una comitiva improbabile con poche cose in comune, il punto di riferimento di Andrew, uno skipper spiantato e dal fascino irresistibile, e anche di Nick e della sorella gemella Isabel, una donna ammaliante e con pochi scrupoli. Un quartetto di amici che si riunisce a Polskirrin in Cornovaglia per la celebrazione del matrimonio di Lucas con la bella francese Nina.

Matrimonio che non verrà celebrato per un tragico incidente, il giorno delle nozze infatti viene rinvenuto sulla spiaggia il cadavere di Alex, sorella minore di Lucas. La giovane donna era sempre stata la compagna di avventure degli amici del fratello, ma un evento traumatico durante la sua adolescenza aveva spento la sua voglia di vivere. Per questo ritrovarla priva di vita, annegata, fa subito pensare ad un suicidio, ed è così che viene archiviato il terribile incidente dalla detective King.

Dodici mesi dopo, Lucas riunisce tutti i suoi amici sotto lo stesso tetto, vuole commemorare la sorella e costringere i suoi amici ad un pericoloso gioco, una sorta di cena con delitto che ripercorra passo passo le ultime ore di vita di Alex, perché è sicurissimo che la sorella non si sia suicidata ma sia stata uccisa da uno di loro.

“Sembra la trama di un thriller: un gruppo di persone che si riunisce la stessa notte ogni anno per uccidere qualcuno.”

Voci narranti di tutto il libro sono le donne, attraverso Jemma e Nina riusciamo a seguire le vicende e a farci un’idea di ogni singolo personaggio. Ricostruire gli eventi di quella notte fatale non è affatto semplice perché tutti sembrano avere qualcosa da nascondere. Il matrimonio di Jemma con Matt pare arrivato al capolinea, dopo quel tragico incidente i due non riescono più a dialogare e Jemma non sa se rivelare a Lucas che, la notte prima del matrimonio saltato, suo marito Matt non l’ha raggiunta subito in camera, che è mancato per ore e l’ha visto discutere animatamente con Isabel, la sorella gemella di Nick. Tutti hanno mentito su quella tragica sera, non hanno raccontato la verità su dove si trovassero e soprattutto nessuno sembra intenzionato a riportare a galla il doloroso passato di Alex. Lucas ha perso il senno, vuole la verità ad ogni costo, anche rischiando di compromettere il suo rapporto con Nina. La donna sente che il compagno sta scivolando sempre più verso la follia, ma lo ama troppo per non assecondare i suoi piani irrazionali. Segreti e intrighi riemergono piano piano in un crescendo di suspense e colpi di scena, che convergono in un finale perfetto che avevo parzialmente intuito.

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