Il silenzio dell’amore di Clare Empson

Trama A cosa ha assistito Catherine di così tremendo e sconvolgente da farle perdere temporaneamente l’uso della parola? Non riesce più a comunicare con il marito, i figli e gli amici. I dottori dicono che l’unico modo per superare questa situazione è affrontare il proprio passato e così, come un nastro che si riavvolge, Catherine riparte da lui, da Lucian, il suo più grande amore. Sin dal giorno del loro primo incontro, ai tempi dell’università, entra a far parte dell’esclusivo mondo di Lucian, una sfarzosa élite composta dai suoi ricchi e privilegiati amici. Questa fiaba però si sgretola la notte in cui Catherine, senza apparente ragione, decide di abbandonare Lucian, devastandolo nel profondo. Ma cosa l’ha portata a sacrificare tutto?

Dopo quindici anni, il ricordo di quell’amore continua a vivere nei suoi pensieri, nonostante sia ormai sposata con un altro uomo. E quando un giorno, prima di finire su quel letto di ospedale, ritrova Lucian, la passione tra loro esplode di nuovo, con forza travolgente. Ma entrambi non si rendono ancora conto che quanto è accaduto anni prima non può essere dimenticato e che scoprire la verità porterà a conseguenze terribili.

Recensione a cura di Dannyella – Il silenzio dell’amore di Clare Empson. Edito il 26.03.2019 da Mondadori. Genere: narrativa contemporanea. 336 pagine.

Scrivere questa recensione non è affatto facile. Mi butto su questa pagina bianca non appena terminata la lettura, ancora presa del turbinio di emozioni che questo libro è riuscito a provocare dentro di me e che mi hanno travolta, lasciandomi tramortita, una volta letta la parola fine.
Tristezza, in primis, senza dubbio, ma anche un magone di rimpianto, malinconia e una strana speranza. Questo libro insegna a non farci sfuggire mai un’opportunità nella vita, l’occasione della felicità, ma lo fa con la forza di un pugno nello stomaco e ci lascia senza fiato, allo stesso modo.

Stupidamente dura di comprendonio, il giorno in cui morì mia madre capii il significato della parola assenza. Mai più. Per sempre. Non ci avrei più parlato, non mi avrebbe più detto niente, non l’avrei più ascoltata, non l’avrei più toccata. La mia solitudine era infinita.

Clare Empson è una giornalista inglese e questo straordinario romanzo è il suo esordio. Ti prometto, Clare, che sarò tra le prime lettrici dei tuoi futuri romanzi, sperando che ce ne siano ancora molti altri, perché l’intensità della tua scrittura e della tua storia mi ha letteralmente sconvolta.
Perfetta l’edizione Mondadori, anche se ho un piccolo appunto da fare sulla copertina: perché non mettere in copertina il ritratto di Catherine? È talmente ben descritto nel libro che non sarebbe stato difficile farlo rappresentare per renderlo la copertina perfetta di un romanzo del genere. Curiosa sono andata a vedere la copertina della versione inglese, HIM, rimanendo un po’ delusa anche da quest’ultima.

Non dirò molto della trama perché è un romanzo che deve essere sorseggiato parola dopo parola con la stessa intensità con la quale j protagonisti buttano giù quintali di qualsiasi tipo di alcool.
La protagonista del romanzo è Catherine e se volessimo banalizzare potremmo dire che è una donna che ha rinunciato al vero amore della sua vita per rifugiarsi in un matrimonio sicuro, tra le braccia di un uomo che la ama, con la quale ha creato una vita felice coronata da due splendidi figli. Ma questo romanzo è molto di più. La storia si svolge su tre linee temporali: abbiamo la Catherine di oggi ricoverata in un ospedale dal momento che non riesce più a proferire una parola. È sveglia, è cosciente, ma si rifiuta di parlare. Mutismo selettivo.

Questo è ciò che fa il silenzio. Avvelena in un modo lento e soffocante, te e quelli che ti stanno intorno, marito, figli, l’amante che potresti non avere.

Abbiamo la Catherine di quindici anni prima, giovane e promettente studentessa universitaria che incontra Lucian e ha con lui una storia d’amore da favola che mai potrà dimenticare e superare. E, infine, abbiamo la Catherine di quattro mesi prima… prima dell’incidente: la causa del mutismo di Catherine, la fine di tutto. Se le mie insipide parole non fossero ancora sufficienti a spingervi alla lettura, aggiungerò un’altra piccola cosa: vi siete mai soffermati a pensare a come sarebbe stata la vostra vita se vi foste sposate con quel ragazzo che sembrava quello perfetto? Sarebbe stata una vita più, o meno felice, di quella che vivete adesso? Ecco, per quelli che sono facili al fascino del “come sarebbe stato”, questo è un libro per voi. Una riflessione sulla vita e sulla morte, sul matrimonio, l’amore è la felicità in genere, sempre tanto cercata e agognata.

Come avrebbe potuto qualunque altro uomo essere quello giusto dopo di te?

5 stelle

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