Il silenzio della pioggia d’estate di Dinah Jefferies
Trama Dopo la morte del marito, Eliza, una giovane fotoreporter, si sente persa. A tenerle compagnia c’è soltanto la sua macchina fotografica. La solitudine viene un giorno interrotta da una chiamata e da un incarico inaspettato: il Governo britannico decide infatti di inviarla in un ricchissimo stato indiano per fotografare la famiglia reale. È l’occasione della sua vita e deve sfruttarla a ogni costo. Ma, al suo arrivo, una sorpresa l’attende: giunta al palazzo, conosce il fratello del principe, Jay, un ragazzo giovane, affascinante e dai modi gentili. Uniti dal desiderio di migliorare le condizioni della popolazione locale, che vive in estrema povertà, Jay ed Eliza scopriranno di avere più cose in comune di quanto potessero mai immaginare. Eppure la società indiana, molto tradizionalista, e le loro famiglie la pensano diversamente. E questo li costringerà a una scelta: fare ciò che tutti si aspettano da loro oppure seguire ciò che dice il cuore…
Recensione di Veronica – Care lettrici, vi lascio alla pausa estiva con la recensione di un romanzo storico, “Il silenzio della pioggia d’estate” nato dalla penna di Dinah Jefferies, edito Newton Compton.
Con questo romanzo facciamo un viaggio in una terra esotica, lontana, la cui cultura è, ancora oggi, totalmente diversa dalla nostra.
Ci troviamo agli inizi del secolo scorso, la nostra eroina si chiama Eliza, è una giovane fotoreporter, nata in India, vissuta a Delhi e poi da lì fuggita in Inghilterra, terra di origine dei suoi genitori, dopo la morte del padre, avvenuta durante una parata guidata dal vicerè, per mano di una bomba lanciata da un rivoluzionario.
Eliza oggi è una donna che desidera riscoprire sé stessa, ma soprattutto fuggire. Scappare dal senso di colpa che la opprime per la morte di suo marito Oliver , di cui per altro non era innamorata, allontanarsi da una madre apatica e alcoolista, che non si è mai ripresa dopo morte del marito. Eliza accetta quindi una proposta di lavoro del governo britannico, che ha bisogno una reporter in india per documentare la vita della popolazione del luogo e farne un reportage di un intero anno da conservare negli archivi, un documentario completo sulla vita di uno stato principesco. La fotografia per Eliza era il solo conforto per un matrimonio non voluto,solo attraverso la lente riusciva a esprimere se stessa, e l’occasione di realizzare il suo sogno di far carriera in quel settore, una carriera che avrebbe reso suo padre orgoglioso e soprattutto un modo per non diventare come sua madre. Voleva diventare una donna di successo anche se questo avrebbe significato vivere in solitudine e rinunciare ad avere una famiglia.
Arrivata alla reggia del Maharaja, si imbatte nel fratello del principe, Jayant che inizialmente scambia per un mercante o un domestico. Jay non sembra appartenere a quel mondo, appare di più come uno spirito libero, che ama vivere all’aria aperta e rifugge i doveri della corona, con tutti i suoi divieti ed obblighi.
Jay ha studiato in una scuola in Inghilterra, e viene quindi proposto come guida per Eliza. E così, attraverso le parole di Jay e della madre Laxmi, entriamo appieno nell’atmosfera esotica ed affascinante dell’India e pagina dopo pagina scopriamo grazie all’autrice cosa questo mondo ha da offrire, conoscendo le sue usanze e i suoi costumi.
Ed è proprio una delle peggiori usanze del paese a sconvolgere la trama. Durante un’escursione insieme a Jay al villaggio di Indi, giovane indiana orfana che vive alla reggia sotto la protezione di Laxmi, Eliza assiste impotente ad un “suttee”. Questo rito prevede che, una volta morto il marito, la vedova si bruci viva sulla pira funeraria del marito. Il rito era percepito come un atto di devozione verso il marito quindi, cosa più sconvolgente, molte di queste donne lo realizzavano senza nemmeno essere costrette. Il rito viene praticato nonostante l’Inghilterra abbia messo al bando la pratica barbara di questa usanza. A nulla servono i tentativi di Jay di fermare il misfatto, la ragazza brucia viva ed Eliza rimane profondamente scossa
“ti avevo avvisato che le vecchie usanze non erano scomparse, ma erano state semplicemente celate. Ecco contro cosa stiamo combattendo”
Sarà proprio questo episodio a creare il primo legame tra i due giovani che all’apparenza diversi, sembrano più simili di quanto credono. Rifugiati al palazzo di Jay per riposare e cercare di dimenticare quanto accaduto, Eliza propone al fratello del principe di elaborare qualcosa di più concreto per aiutare la povera gente. Jay possiede l’acqua e con opportuni lavori di edificazione del territorio che permettano di costruire dei canali artificiali, sarebbe possibile farla arrivare nei paesi vicini. L’idea colpisce immediatamente il giovane che si attiva subito, con l’aiuto di Eliza stessa, alla realizzazione del progetto. Tuttavia questo espone sia la famiglia di Jay a livello economico, che si troverà ad impegnare i gioielli di famiglia a garanzia dei fondi, che Eliza, la quale si rivolge al suo capo Clifford, l’unico che al momento può , attraverso le sue conoscenze, intervenire per la richiesta di finanziamenti inglesi. Eliza infatti diventa protagonista di un ricatto nemmeno troppo velato. Clifford vorrebbe sposarla e le fa capire che i finanziamenti arriverebbero più velocemente se lei accettasse di diventare sua moglie.
Con questo impegno nel progetto di Jay, Eliza comincia a diventare una figura scomoda, sia per sentimenti che lei e Jay provano l’uno per l’altra ormai chiari a tutti e da fermare prima che sia troppo tardi, sia per il fatto che lei è un’inglese all’interno del regno del maharaja, cosa che desta qualche sospetto.
“Eliza, so che sembra una domanda strana, ma tu credi nel destino? “
“Non sono neanche sicura di sapere cosa sia”
“Crediamo di poter modificare il nostro destino, ma ci sono cose che sembrano dover accadere, che non hanno altra opportunità se non quella di accadere”
Quale destino attende i nostri protagonisti? Potranno davvero intervenire in modo da modificarlo? La cultura di entrambi è molto rigida e biasima le unioni tra razze diverse, eppure tra loro si è creato un legame molto forte al quale sembrano non poter rinunciare.
Jay inoltre al momento non è un sovrano ma dovrebbe regnare nel caso accadesse qualcosa a suo fratello Anish, il quale non ha figli maschi. Oltre a ciò, se anche Jay decidesse comunque di sposare Eliza, i loro figli non avrebbero diritto di ereditare il trono in quanto lei è inglese, senza contare il fatto di essere rimasta vedova. Tutto ciò esporrebbe la famiglia alla perdita del regno, con grande piacere degli inglesi che non attendono altro. E’ proprio la madre di Jay a mettere Eliza di fronte alla dura realtà. Per loro il matrimonio come unione nata dall’amore non esiste, “non è una faccenda romantica, ma una complessa strategia che può incrementare le ricchezze di entrambe le famiglie e migliorare il loro status sociale”
Potrà mai Eliza a rinunciare ai sentimenti per Jay? “quell’uomo le toccava l’anima, la faceva sentire più vera, come se ci fosse un posto per lei nel mondo” . Proprio lei, che nulla sapeva dell’amore, lei che non avrebbe mai pensato di potersi perdere in qualcuno, si ritrova ora a dover rinunciare. E lui riuscirà a sposare una donna di pari rango con un matrimonio combinato solo per dovere verso la famiglia e nel rispetto delle usanze dopo tutto il vissuto insieme a lei?
Tra intrighi, fughe, tranelli e viaggi l’autrice ci trasporta in un mondo affascinante e mistico.
Il romanzo è scritto in terza persona , dal punto di vista della protagonista. Eliza è una donna apparentemente fragile, che ha bisogno di riscoprire sé stessa, che dopo tante delusioni , tante rinunce ha deciso fosse giunto il momento di dedicarsi a sè stessa e alla sua passione per la fotografia, ma deve ancora imparare molto sul mondo. Eliza parte alla volta dell’India per ritrovare un po’ di quell’identità perduta, e una volta li, non solo riscopre sé stessa e l’amore, ma dovrà fare i conti con alcune verità che la sconvolgeranno e le cambieranno l’esistenza minando anche il suo passato.
Jay è un sovrano moderno, aperto, impossibile da relegare dentro la vita prestabilita a corte e con il desiderio di essere utile alla sua gente; ma a che prezzo?
Troveranno un punto di incontro che possa tenerli uniti senza rinunciare ai loro desideri e alle loro origini? Il romanzo è assolutamente ben scritto, la lettura è piacevole e scorrevole, ricca di descrizioni che vi faranno un po’ viaggiare con la mente in un mondo che poi così vicino a noi non è, un viaggio che vi terrà incollate alle pagine del libro.
Beh visto che si avvicinano le vacanze che ne dite di inserire anche questo da portare con voi sotto l’ombrellone? Non credo ve ne pentirete. Buone vacanze ragazze!